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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 09/04/2013, 16:01 
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Iscritto il: 21/07/2011, 18:17
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Allora si fa la banda?
Buona musica a tutti!


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 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 09/04/2013, 18:00 
ginogost ha scritto:
nel canto gregoriano il ritmo (le stanghette ecc) non c'era.

No. Nel canto gregoriano il ritmo c'è, come massima potenza spirituale! Certo non c'erano le stanghette nella scrittura, ma questo non significa niente per il ritmo. Il ritmo è vita, vitalità, e nel gregoriano essa c'è, eccome!
Quanto dici a proposito degli intervalli è comunque esatto, ma non perché lo dice Steiner. Semplicemente perché anche l'esperienza di una tonica è l'esperienza di un intervallo di prima, cioè di una nota rispetto a se stessa, che se non ci fosse non sarebbe neanche una nota ma un semplice rumore. D'altra parte, qualsiasi rumore, se campionato, diventa nota tramite l'intervallo, appunto con se stesso, o di prima. E questo, per tornare al discorso sulla metrica, non c'entra nulla con la metrica.
“La metrica non è libertà dello scrivere, né arbitrario incasellamento. Può dar luogo alla poesia, la quale - l’analogia insegna - è opera creativa dell’artista, cioè libera. L’opera creativa non nasce dalla metrica la quale è semplicemente un mezzo” (A. Olivetti, “Democrazia senza partiti”, Ivrea, 2013).
Ciao!


  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 09/04/2013, 20:32 
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Iscritto il: 26/01/2013, 19:51
Messaggi: 8
Pincopallinoblues ha scritto:
La veste della metrica è convenzionale. Se l'uomo vuole liberarsi (dato che può liberarsi) dovrebbe occuparsi dello spogliarsi degli abiti della convenzione sociale, anziché preoccuparsi della metrica.


Anche io amo l'originalità; amo le tinte proprie del modo di ogni individuo; fintanto che non ledano la libertà altrui.
La libertà riposa in seno ad ogni uomo, ma va anche voluta per poter essere; e viene voluta, certo, ma anche in modi diversi.

Fintanto che un certo grado di libertà non sia realizzata, continuerà a rendersi necessaria quella convenzionalità per cui l'essenza della musica, per essere musica, venga vestita di metrica.


Ultima modifica di C.Levan il 09/04/2013, 23:13, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 09/04/2013, 21:21 
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Iscritto il: 26/01/2013, 19:51
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ginogost ha scritto:
C.Levan ha scritto:
Il tempo è organizzato in frazioni uguali, o battute, mentre le note, nella loro diversa altezza, sono suddivise secondo l'ordine della scala cromatica ove ogni semitono si distingue dal precedente per il fatto di avere una frequenza di lunghezza d'onda doppia.


Rientro a leggere dopo un periodo in cui non me ne restava il tempo (per farlo bene, intendo, e per rispondere). Come prima cosa, scusa, ma devo correggerti, la parte sottolineata è errata. La frequenza d'onda raddoppia di ottava in ottava, cioè il do otto note sopra ha frequenza doppia rispetto a quello inferiore.


Ti ringrazio infinitamente per questa correzione.

Innanzitutto perché da la possibilità al lettore di non far proprio un pensiero errato.
E poi per me, in quanto dall'errata conoscenza ne avevano dipeso altre.

Consentimi a mia volta di correggere una inesattezza, o una distrazione, perché di questo si tratta e nulla più, e solo per i lettori, dato che l'idea corretta ti appartiene.

ginogost ha scritto:
La frequenza d'onda raddoppia di ottava in ottava, cioè il do otto note sopra ha frequenza doppia rispetto a quello inferiore.


La frequenza d'onda raddoppia di ottava in ottava, cioè il do sette note sopra ha frequenza doppia rispetto a quello inferiore.

Ed allora, dopo aver accolto quanto hai scritto, diciamo che:

Nella scala diatonica l'intervallo di ottava comprende otto note, di cui l'ultima è una ripetizione della prima ad un livello di frequenza doppio.

Nella scala cromatica l'intervallo di ottava comprende tredici note, di cui l'ultima è una ripetizione della prima ad un livello di frequenza doppio.

Infine, di quanto discusso, si può trovare una spiegazione essenziale e coincisa qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Ottava_%28musica%29

Se mi capitasse ancora di sbagliare, e penso proprio che capiterà, vi sarei sempre grato di una correzione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 10/04/2013, 15:13 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Guarda, la tua correzione, caro Levan, è giusta, ma io non ho sbagliato!

:?: :?: :?: :?: :?:

Semplicemente, in musica si usa contare le note dell'intervallo mettendoci dentro anche la prima. Un'usanza che all'inizio mi procurò anche una certa confusione.
Intendiamoci, l'argomento è minimo; comunque, tu stesso dici un'ottava, cioè distanza tra do e do sup o inferiore.
Semplifichiamo.
do
a distanza di una nota c'è il re
a distanza di due note c'è il mi. Ma si dice che il do-mi è un intervallo di terza.
Allora, due o tre?

Scrivendo do-do intervallo di ottava tra il do sotto e quello otto note sopra, come hai ovviamente fatto anche tu, basta intendersi se conto il primo do come 1 o no.
Se, come dico prima, a distanza di una nota c'è il re, il do sup è certamente a distanza di sette note. Resta che a distanza di sette note c'è un intervallo di ottava, perché con la parola intervallo comprendo sia la prima che l'ultima, mentre con la parola distanza ... beh, si usa dire "alla distanza di un'ottava" :o
Insomma, basta indendersi - e ci si intende. Infatti questa piccola e pignola digressione non è né per te né per me, ma per tutti coloro ai quali la cosa può anche essere sembrata intricata. Non lo è.
Ciao.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 11/04/2013, 1:20 
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Iscritto il: 26/01/2013, 19:51
Messaggi: 8
In effetti questa discussione è minima, ed è per i lettori.

Come dici, gli intervalli prendono il nome dalla posizione di una nota rispetto ad una fondamentale, conteggiata anch'essa.
Ovvero, in una scala diatonica maggiore di do, il do è la fondamentale, il fa è la quarta, e l'intervallo tra do e fa è di quarta.

Ho riletto la tua frase e mancano le virgole, per cui, ho capito.
In effetti è vero, hai ragione tu.
Scusami. :)
Avevo inteso la frase con questo senso:

cioè il do otto note sopra a quello inferiore, ha frequenza doppia.

In buona fede. :)

Un grazie invece per quanto hai scritto nel post precedente.
Trovo bellissimo ciò che hai colto a riguardo dell'aspetto musicale del parlare:

ginogost ha scritto:
Ed anche l'antico linguaggio era un canto. Oggi dovremmo cantare di più mentre parliamo, invece spesso ce ne vergogniamo. E parliamo come dei depressi. Oppure ci facciamo portare dall'accento dei dialetti, o anche delle lingue, invece che determinare noi l'aspetto musicale del nostro eloquio.

Infatti nel parlato c'è una musicalità, personale, e rivelatrice dell'anima. Espressione profonda di se.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 11/04/2013, 11:49 
C.Levan ha scritto:
Fintanto che un certo grado di libertà non sia realizzata, continuerà a rendersi necessaria quella convenzionalità per cui l'essenza della musica, per essere musica, venga vestita di metrica.


Chi o cosa stabilisce secondo te la mancanza di quel "certo grado di libertà" per giustificare il convenzionalismo dell'essenza della musica? E poi, i musicisti che non conoscono le leggi musicali di armonia, e/o che non sanno leggere la musica, che rapporti dovrebbero avere con tale convenzionalismo? Delle due l'una: o li accetti, ed allora ti rendi conto - almeno nella musica - che il convenzionalismo è insensatezza; oppure non li accetti o non li si vuole fare esistere in nome della libertà condizionata della convenzione. Allora che facciamo: un disegno di legge per la loro soppressione?


  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 11/04/2013, 11:54 
Ginogost, ho inviato da tempo un messaggio privato sia a te che ad Antroponordest, chiedendo la rimozione della mia iscrizione come utente di questo forum. È possibile?


  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il tempo non cambia
Messaggio da leggereInviato: 12/04/2013, 1:43 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Sei stato accontentato, scusa il leggero ritardo, ma è normale per i tempi di questo forum.


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