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 Oggetto del messaggio: GEOGRAFIA
Messaggio da leggereInviato: 12/03/2014, 1:59 
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PREMESSA
sto terminando e rivedendo le indicazioni per la lezione di geografia e per il 12° anno consiglia questo:

……………… “per geologia, raccomanderei di andare a ritroso dall’alluvio al diluvio, poi far conoscere il periodo glaciale, dare un’idea d’insieme di questi periodi, il periodo glaciale già si produce con il cambiamento dell’asse terrestre; poi da lì ritornare al periodo terziario; chiarire ai ragazzi quando appare il primo periodo della comparsa dei mammiferi e quando il secondo periodo. Si può, riandando al periodo carbonifero, semplicemente considerare la trasformazione : sarebbe ideale considerare il passaggio: alle formazioni più tarde…………………. si è distinto il minerale, inoltre anche il vegetale e l’ animale hanno assunto sostanze minerali. Poi il periodo carbonifero in cui non c'è l’aggiunta di minerali al mondo animale e solo il vegetale assume minerali. Tutto il periodo carbonifero è costituito da vegetali e cessano altre trasformazioni, non c’è più null’altro che piante. Riandando ancora più indietro si incontra un mondo completamente indifferenziato.”………………………… (12.7.23, p. 122)

CHE NE DITE ?
qualcuno di voi sa anche se gli scienziati moderni hanno verificato se sotto l'Inghilterra non ci sono rocce, ma solo mare? RS dichiara proprio nella didattica per la geografia che il regno unito nuota, non è collegato alla terraferma, insomma, galleggia. L'AEREONAUTICA MODERNA LO HA VERIFICATO E RISCONTRATO?




LA LEZIONE DI GEOGRAFIA
Dal 4° al 6° anno scolastico: 4 settimane di lezione principale
Dal 7° al 12° anno scolastico: 3 settimane di lezione principale
Nelle tre conferenze sulla pedagogia Steiner si espresse sull’educazione della volontà:
……………….. “Particolarmente a questo proposito si deve procedere razionalmente. Si creeranno delle relazioni in seno alla materia stessa con delle speciali novità, per esempio la interdisciplina tra la lezione di disegno e geografia. Sarebbe di incredibile importanza per l’uomo in formazione ricevere una razionale lezione di disegno tracciando i complessi montani e fluviali della terra, poi addirittura l’astronomia, il sistema planetario, ecc. naturalmente queste conoscenze più avanzate dovranno essere proposte alla giusta età, non cominciando con i bambini di sette anni bensì ai 14-15 anni con particolari speciali proposte; si può iniziare anche qualche anno prima, dal 12° anno di vita”…………… (n. 9, conf. di ped., I conf. p. 17).
Nelle conferenze pedagogiche di Stoccarda la geografia viene citata all’ottavo pomeriggio di seminario. Si dice:
…………… “Se si impartisce la lezione di geografia razionalmente e con delle figure geometriche indicando nazioni, tipo di vegetazione presente nei territori e regioni e anche i prodotti della terra con icone adatte, allora si impartisce una lezione ricca di figure e immagini e si rimedia così facilmente ad una certa ottusità del materiale scolastico. Se si vivifica tutto ciò cercando proprio nella lezione di geografia innanzitutto di descrivere una nazione, disegnarla, farla disegnare alla lavagna, assieme a fiumi, montagne, tipo di vegetazione, boschi e prati, e poi si leggono con gli scolari delle descrizioni di viaggi, allora si nota la presenza di nuove abilità. Se si può rendere la lezione di geografia interessante, si possono proprio attivare negli alunni nuove speciali abilità”…………………. (n. 13 Seminario 8° esercizio).
Poi si cita la geografia nella 10a conferenza del corso di metodo didattico. Nel breve epilogo del piano di insegnamento che è inserito in questa conferenza, si dice che intorno al 12° anno si deve trattare il regno minerale “soggetto continuamente alle condizioni fisiche” , e che si possono collegare dei periodi storici, poi aggiunge:
…………….. “La geografia può avere facilmente interdisciplinarietà con storia naturale, geometria, disegno di carte geografiche, concetti di fisica e storia dei diversi popoli e loro caratteristiche. Trattiamo questo durante i due settenni della vita giovanile”…………………………… (12 met.-did., 10a conf., p. 175).
La geografia ha così una particolare posizione nel piano d’insegnamento, si accompagna, come la matematica, alle altre materie in continuo mutamento ed ascesa, viene messa in luce ed accolta da tutte, ed essa stessa porta al progresso cognitivo.
Nell’’11a conferenza fa una dettagliata rappresentazione del metodo e del sistema di insegnamento per la geografia, è perciò da considerarsi un breve corso di metodica e di didattica. Si raccomanda al lettore di studiare questa conferenza accuratamente prima di entrare nelle particolarità della lezione di geografia, essa contiene in breve l ‘ essenziale adatto al percorso evolutivo; si nota altresì il passaggio alla propedeutica di geografia del 4° anno di scuola, e si consiglia poi di disegnare la cartina delle regioni. Quindi si propone lo studio dei segni cartografici e delle carte geografiche con gli influssi tra zone terrestri e il loro rapporto con la vita delle popolazioni e i loro insediamenti, si traccia un elementare quadro di vita dell’ambiente immediatamente circostante , anche con mappe o ausilio di mappe. Nel 5° anno scolastico la vita dell’ambiente circostante, secondo Steiner, diventa quella economica, si estende ad una più vasta regione della terra, e infine, al 6° anno di scuola, a tutta la terra. Al 7° ed 8° anno scolastico si insegna, trattando le zone della terra, a collegare la storia con la vita spirituale e a far osservare i rapporti tra il carattere degli uomini e le diverse zone della terra. Quello che s’intende per “rapporti spirituali dell’uomo” viene chiarito con un esempio: “…trattando il Giappone, si deve cercare di farlo dipingere dai bambini proprio come lo fanno i Giapponesi…”, ecc. Alla fine di questa conferenza chiarisce in modo particolare, con le seguenti frasi, come si dovrebbe impostare la lezione di geografia al termine della scuola dell’obbligo:
………….“Dapprima descriviamo al ragazzo dai nove ai dodici anni, durante la lezione di geografia, i rapporti con il mondo esterno e l’economia; lo portiamo poi alla comprensione delle qualità culturali e spirituali dei diversi popoli e dirigiamo la sua attenzione, lasciando tutto il resto per un periodo successivo, sui diversi sistemi legislativi vigenti presso le popolazioni… perché il giovane non ha ancora piena comprensione per la vita giuridica.”…………. (p. 188, p. 198)
Steiner consiglia, nel corso di studi di geografia, di osservare le realtà sociali ed antropologiche nelle diverse regioni della terra – iniziando dalla patria e terminando con gli altri popoli - , la loro situazione economica e la loro vita spirituale, ed infine, ma soltanto in minima parte, la vita giuridica , come ha fatto presente nel suo libro “La questione sociale (capisaldi dei problemi sociali)”. (n. 7).E’ una tappa importante dell’età evolutiva , e qui si evidenzino i consigli essenziali dati per la lezione di geografia:
……………… “Si comincia con il rapporto dell’uomo con la natura, poi si continua con i procedimenti per trasformare i prodotti naturali e per portarli al consumo; tutto questo permette la comprensione dell’ordinamento sociale sano e della sua vita economica.” …………………………(p. 32)
…………………….. “Si deve considerare come un secondo elemento dell’organismo sociale, la vita del diritto pubblico, la vera vita politica, quello che alla luce dell’antico diritto pubblico si potrebbe dire la vera vita statale.”…………………………(p.31)
……………. “Il terzo elemento che si deve porre altrettanto autonomamente accanto agli altri due deve comprendere tutto quello che si riferisce alla vita spirituale. Forse perché la denominazione “cultura spirituale” e tutto quanto si riferisce alla vita spirituale, non è ben definibile, più precisamente si potrebbe dire che si tratta di talenti propri ad ogni singolo individuo umano che devono essere immessi nell’organismo sociale, luogo di attività dei talenti innati e spirituali del singolo individuo.”…………………… (p. 32)
Dovrebbe essere superfluo accentuare che non si intende insegnare ai bambini “La tripartizione dell’organismo sociale”, ma si deve per lo meno dire qualche cosa per evitare incomprensioni. Il vero compito che l’insegnante dovrebbe svolgere è soprattutto quello di far notare agli alunni, nel modo più adatto, che ci sono questi tre campi della convivenza umana sulla terra, e che essi hanno le loro proprie leggi e il loro sviluppo. A ciò dovrebbe tendere l’insegnante di geografia. Così per lui e per i suoi ragazzi la terra diventa un quadro da cui si rende evidente in modo semplice come gli uomini possono vivere insieme. E’ da notare che Steiner, nei due punti in cui parla del disegno di carte geografiche, dà lo stesso ordine di successione: “Fiumi, monti, suddivisione delle vegetazioni, boschi e prati”, e nell’11a conferenza del corso di metodica-didattica dice:
…………… “Disegniamo la mappa dei fiumi e dei ruscelli circostanti, e disegniamo anche in questa carta i rilievi montani.”…………………….. (n.12 Met. did., p. 189).
Si può porre la domanda: perché si deve proprio mantenere questo ordine? Nel secondo di questi passaggi citati ci si attiene chiaramente a questo ordine; nel primo può essere casuale; c’è anche un punto dove ci si attiene ad un ordine contrario – anche se non viene particolarmente accentuato – ma il passaggio dell’11a conferenza del corso di metodica-didattica non può venir considerato un caso. Il sistema fluviale e montagnoso non si devono separare; inoltre il sistema montagnoso può essere visto, in grande come la causa, in piccolo come l’effetto del sistema fluviale. Formando la carta geografica ci si può porre la domanda se le montagne debbano venire disegnate per prime come causa, ed in seguito i fiumi. Ci sarebbe poi una osservazione che si affianca al vero avvenimento. Si dovrebbe partire da qualcosa di completamente indeterminato, da un ipotetico ceppo montagnoso originario unitario, si dovrebbero poi citare i movimenti della crosta terrestre che poi si sono originati, e che devono necessariamente restare delle teorie – in breve, tutto quello che la geografia concepisce come finalità scientifica, deve venir presentato ai ragazzi. Quando invece si premette il disegno del sistema fluviale e dei ruscelli, si conducono i ragazzi a comprendere la vita terrena immediatamente presente, e si ottiene una prima suddivisione della zona terrestre in singoli concreti paesaggi con la loro conformazione – le alture, le valli, le creste, spartiacque, selle, tutte le forme sono leggibili quando c’è la rete dei corsi d’acqua. Passo per passo giungete a leggere i singoli elementi di geografia, e comunicate i concetti . La montagna è quasi già terminata quando ci sono i corsi d’acqua. Anche tutte le particolarità diventano visibili, le biforcazioni, gli scoscesi, le infiltrazioni. E il susseguirsi di fiumi e montagne corrisponde ai consigli che Steiner dà a proposito degli strati della terra, propone di iniziare dagli strati superiori. (25.9.19, p. 18). Un importante contributo alla comprensione si trova nel corso metodico- didattico, in assemblea , nella terza delle otto conferenze tenute da Steiner in estate 1921:
…………………..“Pensate ora a quello che ho disegnato alla lavagna con il piccolo attrezzo: quando vediamo l’uomo che pensa, si rende attivo, come si inserisce nel mondo intero e non si libra solo con la sua testa nel mondo, quando ci rappresentiamo questo uomo, non lo si può astrarre dal suo spazio perché assolutamente gli appartiene . E’ un membro del mondo circostante nella misura in cui è un uomo con i suoi piedi e le sue mani. Quando insegniamo geografia e osserviamo lo spazio, per il nostro corpo astrale significa sempre uno stare in piedi . Il corpo astrale diventa veramente quaggiù più potente e più spesso. Comprendendo così lo spazio ambientale consolidiamo l’animico - spirituale dell’uomo in terra. In altre parole: lo portiamo ad un certo consolidamento proprio per il fatto che insegniamo la geografia in modo figurato, ma facciamolo in modo da rendere coscienti che il Niagara non si trova nel fiume Elba e che un grande spazio si trova tra il Niagara e il fiume Elba.”…………………… (n. 2 Stuttgart 1921, 3° conf. p.48).
Dichiarazioni analoghe sono espresse anche in una delle conferenze del 1921 che si riferiva alla mancanza di memoria nei ragazzi (26.5.1921, p. 23)
…………….. “Vi ricordate delle piramidi e degli obelischi. Dovete chiedervi anche se avete veramente in ogni situazione fatto in modo di presentare ai ragazzi un quadro della posizione reale dell’Egitto in modo che non abbiano vuoti di immagini quando giungono a conoscerlo, cioè non dovrebbero considerare semplicemente l’Egitto senza avere un’idea di come vi si possa giungere . Quando non hanno una immagine spaziale vera e propria, allora è facilmente possibile che possano dimenticare tutto di nuovo. Forse si deve fare attenzione che vengano fatti degli accorgimenti per produrre in loro un’immagine veramente plastica ,loro potrebbero sapere qualche cosa delle piramidi e degli obelischi ma non sapere che questi si trovano in quella terra di Egitto. Si deve veramente riflettere e proprio tutte queste cose devono venir fatte per evitare immagini troppo evanescenti. Fate disegnare ai bambini solo l’Africa? Forse si dovrebbe far disegnare in carte speciali anche l’Europa per creare una visione d’insieme… forse si devono cercare anche le città che si attraversano quando si va da qui all’Egitto. Questo tipo di vuoti di memoria deriva da qualche lacuna nel sistema di rappresentazione adottato. Quando i ragazzi hanno immagini ben precise, senza dubbio la loro memoria migliora.”…………………………. (26.5.21, p. 23).

Si possono leggere nel testo stesso i brani successivi riguardanti lo sviluppo di immagini concrete in geografia, ma anche in storia, e confrontarli con quanto appena espresso. Questo rapporto tra la geografia e il consolidarsi interiore dell’uomo nello spazio terreno dovrebbe penetrare nella coscienza dell’insegnante di geografia intensamente, in modo che non lo consideri solo un concetto, ma lo accolga nella sua coscienza come un’esperienza necessaria oppure, espresso in altro modo, non si senta legato con l’ambiente circostante in nessun altro modo se non con il suo corpo. Allora diventerà anche importante per lui quello che Steiner ha espresso qui sopra nel corso complementare.
……………… “Quando trattiamo ciò veramente per immagini, con figure, poniamo l’uomo nello spazio, formiamo in lui soprattutto quello che gli provoca un interesse per il mondo, e ciò si mostrerà utile per diversi aspetti. Un essere umano, che ha appreso la geografia così sensatamente, sta di fronte agli altri uomini più ricolmo di benevolenza di uno che non ha imparato a conoscere bene il suo ambiente ; lui impara a stare insieme agli altri uomini e più facilmente ha una buona considerazione del prossimo . Queste cose entrano fortemente nella formazione morale, ed il regresso della geografia non significa altro che un’avversione nei riguardi dell’amore per il prossimo che si dovrebbe far penetrare sempre più nella nostra epoca. Non si notano queste connessioni, ma esistono. Perché nelle manifestazioni della vita civile agisce sempre una certa ragione inconscia o irrazionalità.”………………….. (n. 26, Stuttgart 1921, p. 49).
Riguardo il nesso da stabilire tra la lezione di geografia e la storia (secondo quanto già citato nella 10a conferenza del corso di metodica-didattica), Steiner ha detto quanto segue nel cosiddetto corso di Basilea del 1920, dopo aver parlato dettagliatamente della lezione di storia e della sua giusta preparazione con nozioni abbinate alle scienze naturali:
………………..” Abbiamo preparato gli allievi alla vita della terra trattando la botanica nel modo che ho caratterizzato. Poi si può in questo periodo anche passare alla geografia. Questa geografia si dovrebbe basare su ogni tipo di descrizione, tenuta in forma narrativa, di regioni, anche lontane, per esempio dell’Africa o dell’America. Così, anche per mezzo della storia naturale già trattata, in cui è stato rappresentato il rapporto del regno vegetale con tutta la terra, il giovane è preparato a comprendere dopo, verso il 12° anno, la vera e propria geografia, e in questa disciplina è il momento ora di indicare come dal terreno, dal clima, da tutte le formazioni e strutture terrestri, regolari o meno, presenti nei diversi punti, dipende lo sviluppo della storia; dopo il concetto già espresso sul rapporto tra mare e terra e anche sul clima nell’antica Grecia, ci si può riallacciare a quei semplici concetti sviluppati sul percorso interiore dell’umanità nell’ambito della Grecia antica e delle sue particolari qualità. Si può trovare un rapporto stretto tra la conformazione geografica del territorio e il divenire storico. In geografia, in fondo, non si dovrebbe conoscere il territorio americano prima di aver conosciuto in storia la scoperta dell’America. E’ necessario considerare che l’orizzonte dell’uomo si è esteso nel corso del progresso, e che, vorrei dire, non si deve condurre l’animo umano ad un assoluto statico.”……………………. (n. 23 Basel 1920, p. 175).
A questa considerazione sui nessi tra geografia e storia si affiancano quei contributi educativi che non devono mancare quando si conduce alla conoscenza concreta dello spazio, allo sviluppo dell’immagine e del concetto di spazio terrestre:
………………. “Così non è bene, nell’ abbinamento geografia- matematica, procedere dogmaticamente da un disegno del sistema planetario di Copernico o di Keplero, è utile invece riportare il modo in cui gli uomini sono giunti a questo assioma proponendo accenni adatti ai giovani allievi , così essi non ricevono dei concetti eccessivamente complessi e superiori al loro livello di sviluppo . E’ necessario che per lo meno si fornisca loro la conoscenza, il concetto di una porzione, di un luogo preciso e certo del cielo stellato che diviene poi una chiave di indagine di tutti i luoghi della carta celeste, in realtà un sistema di osservazione , in modo che non pensino: quella tale scoperta è stata ottenuta da qualcuno che stava seduto su una sedia qualsiasi, estraneo e avulso da questo nostro universo copernicano. Come possono immaginarsi il percorso dell’umanità verso quella sapiente scoperta? Il ragazzo deve avere un’immagine vivente di come queste cose si formano, altrimenti prosegue per tutta la vita con concetti confusi e li sente solo come qualche cosa di straordinariamente pesante, si formerebbe così in lui una falsa fede nell’autorità, riceverebbe un’impressione confusa dell’autorità nel periodo tra i 7 e i 14 o 15 anni.”……………..(p. 175)
A questo proposito si riferisce qui anche un’osservazione sulla lezione di astronomia nell’8a classe tratta dai dibattiti:
…………….. “vere e sicure conoscenze si ottengono innanzitutto con una reale immagine del cielo; ma si cercherà, come avete fatto per le classi precedenti, di rinforzare la memoria con l’immagine. I ragazzi avvertono una certa venerazione se ogni tanto li si conduce veramente sotto la volta celeste e la si descrive . E’ più difficile sentire venerazione di fronte alle nostre carte piuttosto che di fronte al cielo stellato. Le carte allontanano la venerazione.”…………… (22.6.22, p. 49).
Anche le indicazioni del corso di Ilkley illustrano nuove proposte per la lezione di geografia e fanno seguito ad un’osservazione sulla lezione di botanica:
…………. “E allora si sviluppa nell’allievo una appropriata visione della superficie terrestre se lo si introduce così vivacemente nel mondo della crescita vegetativa, della scienza botanica e delle piante . L’aspetto della terra è diverso dove ci sono piante gialle e fiorenti, e ancora diverso dove ci sono piante piccole; dalla botanica si trova il passaggio a nuove e molto importanti conoscenze, se così si inserisce nei vari periodi dell’età evolutiva. Insegnate ad osservare l’aspetto della terra individuando il modo in cui crescono e fioriscono le piante in una certa zona terrestre e In questo modo svilupperete nel giovane un intelletto vivente invece che morto.”……………. (n. 25 Ilkley 1923 p. 140).
Le conferenze sul piano d’insegnamento del settembre 1919 danno i seguenti dati per il periodo scolastico evidenziato e in accordo con il piano di studi
Quarto anno scolastico:
…………….. “Si inizia dapprima, come appena detto, con la geografia più prossima.”………. (il riferimento è l’11° conferenza del corso metodico-didattico – n. 12 met.-did., p. 188, n. 16 conf. sul piano d’insegnamento).


Quinto anno scolastico:
……………“Inoltre (si trattava della storia) si comincia con la geografia nel modo che ho indicato cioè osservando la configurazione del terreno in una certa parte della terra, insegnare i riferimenti economici più vicini all’allievo.”…………………. (n. 16 conf. sul piano d’insegnamento, 1. V).
Sesto anno scolastico:
………….. “In geografia si continui con i temi già introdotti al quinto anno scolastico prendendo in considerazione altre parti della terra, e si cerchi poi di trovare il passaggio dai rapporti climatici a quelli atmosferici e del cielo, ieri abbiamo qui eseguito qualche saggio.” (non pervenutici, però il piano d’insegnamento sulle scienze naturali lo propone al 6° anno scolastico):”…….…Si passi allo studio dei minerali, ma che sia proprio in relazione con la geografia.”………………… (2a conf.).
Gli influssi climatici caratterizzano le regioni della terra, quelli atmosferici e celesti differenziano questi ultimi e sono essi stessi dipendenti sulla terra dalla posizione della regione, si conquista così una più chiara coscienza spaziale e ad una vera completa conoscenza della terra.
Settimo anno scolastico:
…………….. “Si cerchi poi, in geografia, di continuare i temi sugli influssi atmosferici e celesti, e di iniziare con l’osservazione degli scambi culturali e spirituali tra gli abitanti della terra, sempre tenendo conto delle conoscenze già acquisite dai ragazzi nei due anni precedenti , cioè delle abilità materiali e dei rapporti economici.”……………. (n. 16).
Sulla lezione di geografia senza integrazioni , nella seconda di queste conferenze, si trova ancora un’osservazione riferita al settimo anno scolastico.
Settimo anno scolastico:
………………..“Si cerchi di far presente una visione completa con riferimenti ai concetti già appresi di chimica e di fisica, dei rapporti di lavoro nelle diverse aziende e dei mezzi di comunicazione. Dunque collegare i vari temi delle discipline scolastiche di fisica, chimica, geografia e scienze naturali.”……………… (2 conferenze).
Queste frasi si riferiscono apertamente alla lezione di geografia al 7° anno scolastico, e la trasformano in qualche cosa che si muove tra fisica, chimica, storia naturale, tecnica e storia. Questo carattere rimane anche nelle lezioni dell’anno seguente, perché le conferenze sul piano d’insegnamento vi contengono solo una breve osservazione che riportiamo come piano d’insegnamento per l’8° anno scolastico.
Ottavo anno scolastico:
dopo un’ osservazione sulla lezione di storia naturale che può far presente la meccanica delle ossa e dei muscoli, come pure la struttura interna degli organi dei sensi:
…………. “Poi di nuovo una riassuntiva descrizione dei rapporti aziendali, trasporti e comunicazioni in relazione con la fisica e la chimica.”…………………..
Se si raccolgono insieme tutte le informazioni proposte e si cerca di comprendere complessivamente il suggerimento che è stato dato qui per il 7° e 8° anno scolastico, allora, mi sembra, si può dedurre quanto segue: per il 7° anno scolastico sono adatte le nozioni sui rapporti culturali spirituali dei singoli popoli di tutta la terra, gli influssi atmosferici e celesti e gli scambi reciproci materiali e culturali; si consiglia anche l’osservazione dei prodotti aziendali e quindi della fisica e chimica usata nella produzione stessa. All’8° anno scolastico le nozioni introdotte nel 7° si trasformano in un quadro complessivo fisico , chimico, atmosferico, astronomico, etnografico e di storia naturale . I temi su stato e giurisprudenza vengono solo accennati.
Qui si riporta una frase che Steiner proferì il primo mese alla scuola Waldorf di Stoccarda dopo il quesito del professore di storia naturale dell’8a classe, inteso a trovare, per la lezione di geologia, un nesso tra questa disciplina e la cronaca dell’ Akasha:
……………… “Sarebbe naturalmente un bene se poteste rendere gli alunni consci della formazione degli strati geologici, dare l’idea di come sono sorte le Alpi e trattare tutto il complesso derivante dalle Alpi, i Pirenei, i Carpazi, e gli altri monti , la formazione di una catena montuosa e la sua posizione rispetto alla rosa dei venti , e ancora le altre catene, quelle che vanno dall’America del Nord a quella del Sud. Si notino in seguito le orografie asiatiche ,le catene fino agli Altai estesi in direzione ovest- est. Procediamo da queste osservazioni e associamo la vegetazione e la fauna. In seguito cerchiamo semplicemente di studiare le coste dell’Europa e quelle ad est dell’America, la flora e la fauna delle diverse zone, come l’est dell’America e l’ovest dell’Europa si appartengano e l’oceano Atlantic sia semplicemente una loro zona abbassata. Con questi concetti cerchiamo poi di chiarire naturalmente che tutto ciò ha un moto, un ritmo di avvio. Ricordiamo che le isole britanniche sono salite e scese quattro volte, allora ritorniamo indietro al concetto di Atlantide nel cammino geologico. Possiamo far immaginare agli alunni com’ era diverso il quadro geografico quando una zona era in alto e un’altra in basso e questo fenomeno si può stabilire facilmente analizzando gli strati geologici; cerchiamo dunque di porre in relazione tutti questi elementi , ma non dobbiamo temere di parlare ai giovani dell’Atlantide, non dimenticatelo e possiamo fare anche dei riferimenti storici. Dovrete poi screditare la geologia tradizionale perché la catastrofe atlantica deve venire posta tra il 7° e l’8° secolo a. c; l’epoca glaciale, questa è la catastrofe atlantica, il periodo glaciale antico, medio e recente, è proprio durante quell’era geologica europea di glaciazione che l’Atlantide sprofondò, cioè nel 7°-8° secolo a. C..”………………………. (25.9.19, p. 16).
Seguono poi altre dichiarazioni sulla geologia che possono venir lette al punto. Qui si riporta soltanto un’osservazione breve sul metodo:
…………. “Possibilmente far conoscere gli strati geologici, lo si può fare su delle mappe, ma mai senza che i ragazzi sappiano qualcosa dei tipi di roccia poiché devono farsi un’idea delle sue qualità. Si inizi dalle informazioni sullo strato più alto della superficie terrestre, perché così si possono rendere le nozioni più facili e accessibili”………………. (25.9.19, p. 18).
Entrambi le citazioni ultime non si possono considerare espressamente adatte solo per l’ottava classe, perché tra i dati dell’originale piano d’insegnamento la geologia non compare, e nell’undicesima conferenza del corso metodico.-didattico, fondamentale per la geografia, questa è limitata alla differenza tra pietra calcarea e granito addotta come esempio. Il concetto esposto nelle due ultime citazioni, potrebbe essere un consiglio interessante ma generico e comune, o forse utile a trasmettere più velocemente possibile agli alunni la notizia in questione. In ogni caso Steiner rispose e l’insegnante espose i principi didattici adottati dopo la fine dell’ ottavo anno scolastico, il 22 settembre 1920. “Svolta esemplarmente è l’epoca glaciale, movimenti di acqua e terra, soprattutto molta geologia di quel periodo.” Steiner diede anche per il 9° anno i seguenti consigli:

Nono anno scolastico:
……………….…. “Raccomanderei, in relazione a tutte le possibili informazioni da introdurre in un argomento di questo tipo, di intraprendere una completa suddivisione delle Alpi: a nord e sud le Alpi calcaree e granitiche, con tutte le valli fluviali che formano dei fronti, le catene montagnose, le suddivisioni, poi il paesaggio, qualcosa sull’attività geologica, cominciare dalle Alpi marittime e continuare fino alle Alpi Austriache attraverso tutta la Svizzera, Inoltre, trattando le Alpi, potete accennare che in realtà nella struttura della terra è presente un tipo di croce dai Carpazi attraverso le montagne boscose fino agli Altaj, e avete così una catena estesa da est ad ovest , questa continua poi sepolta a formare un anello intorno alla terra che viene incrociato perpendicolarmente dalle Ande e Cordigliere, formando così un’altra croce ad anello. Potete chiarire ai giovani molto bene i due anelli sovrapposti a forma di croce come struttura della terra, ricevono allora una chiara immagine del fatto che la terra è un corpo organizzato internamente. Potete fare tutto questo in modo sufficientemente prolungato. Non è necessario svolgere l’argomento tutto in una volta.”………………….….. (22.9.1920, p. 120).
Qui dunque, per la nona classe, è stato dato lo stesso tema (croci montagnose sulla terra) già proposto il 23.9.1919 per l’8a classe allora in relazione con l’Atlantide e l’epoca glaciale, come pure con l’alzarsi ed abbassarsi della terra; è stato proposto all’insegnante anche di non trattare necessariamente in una sola volta la geografia, poi ritornerà ancora sull’argomento.
Le conferenze sul piano d’insegnamento menzionano gli influssi climatici e del cielo per la 6a e 7a classe, non più però per l’8a. Dato che quest’ultima amplia il compito della 7a classe e lo porta a compimento, anche qui l’astronomia non può essere trascurata. Questa lezione però, al primo anno della scuola Waldorf di Stoccarda, era stata tenuta da un insegnante diverso da quello nominato. Perciò i dati per la 9a classe si trovano ad una altro punto dei “colloqui”, dopo altre proposte per la scienza naturale e per la fisica.

Ancora nono anno scolastico:
…………………. “In connessione a questo subentra il principio di Doppler, i moti apparenti delle stelle. Avete il moto apparente delle stelle. Considerate tutto quello che conduce a stabilire il movimento apparente delle stelle, dovete lavorare in questo senso.”………………………. (22.9.1920, p. 132).
All’osservazione dell’insegnante che per la trattazione e l’utilizzo del principio di Doppler nella 9a classe mancavano le conoscenze necessarie di ottica, e che per la lezione di fisica era prevista solo la termica, meccanica e l’elettricità, Steiner rispose:
Ancora nono anno scolastico:
……………………“Potete introdurre le nozioni necessarie per spiegare il principio di Doppler, potete dissertare anche su acustica e ottica.”…………………… (22.9.1920, p.132).
Condusse poi un discorso sul principio di Doppler, e Steiner raccomandò di considerarlo solo per le stelle doppie, non per il Sole. Lo si può notare al punto indicato. Personalmente, di questo dialogo ho l’impressione che Steiner non voleva necessariamente che si entrasse, già alla 9a classe, nella teoria dell’oscillazione della luce, per dedurre da qui il principio di Doppler e per adoperarlo con gli spettri stellari, e che anche non aveva nulla in contrario se lo si fosse introdotto teoricamente, però adoperava innanzitutto la parola “principio di Doppler” come una breve formula per tutto quello che si può intraprendere nella conoscenza del moto stellare apparente:
………………. “Considerate tutto quello che conduce a stabilire il movimento apparente delle stelle.”……………..
Un anno dopo , il 17.6.1921, Steiner diede il piano d’insegnamento per la 10a classe, e disse per la geografia quanto segue:
…………………“Descrizione della terra come un insieme morfologico e fisico. In geologia si dovrebbe descrivere la terra nella sua formazione a croce, i due anelli incrociati, la direzione est-ovest e quella nord-sud. Le forme dei continenti, il sorgere delle montagne. Un collegamento alla fisica.(?), poi i fiumi, la fisica...: isoterme, la terra come magnete, il polo magnetico sud e nord, la morfologia. In aggiunta le correnti marine e dei venti l’interno della terra, gli alisei, in breve tutto quello che forma la terra come un’ unità.” ……………….(17.6.1921, p. 39)
Contemporaneamente la lezione di misure campestri permette agli allievi uno sguardo sulle dimensioni dei territori. Per l’11° anno scolastico i colloqui non contengono un tema geografico in senso stretto, ma nell’ambito dei dati per la tecnologia e per la lezione di misure campestri ; per l’ 11a classe, disse Steiner alla apertura dell’anno scolastico a proposito del piano d’insegnamento:
Undicesimo anno scolastico:
………….. “Vorrei ora che stabiliste un collegamento tra la scienza delle misurazioni e la geografia affinché gli alunni abbiano una chiara idea di quello che è una carta mondiale di Mercatore, perciò sarà necessario spiegare come il metro sia stato realizzato secondo un particolare procedimento.”……………….. (21.6.1922, p. 42).
Come per altre materie, anche per la geografia si è discusso il piano d’insegnamento per la 12a classe due volte: il 25 4.1923 Steiner espresse le sue considerazioni sulla limitazione di libertà, sugli obblighi e costrizioni necessari dovuti all’approssimarsi degli esami di stato:
Dodicesimo anno scolastico: 1923
……………………….. “E’ auspicabile che, proprio in questo periodo di vita, circa 18 anni, gli allievi abbiano ben compreso lo storico-artistico in storia, letteratura e storia dell’arte e accolgano lo spirituale senza impartire loro dogmi antroposofici. Dovremmo proprio cercare in letteratura, storia dell’arte e storia, di introdurre lo spirituale non solo relativo al contenuto, ma anche al modo di trattare; dovremmo per esempio ottenere per questi ragazzi, quanto meno, i risultati previsti e ottenuti poi a Dornach; a loro potevo già spiegare che un’isola, diciamo, come quella britannica, nuota nel mare, e viene trattenuta all’esterno dalle forze stellari. E’ in realtà un’isola che non posa su una base, ma nuota e viene trattenuta dall’esterno.Le forme iniziali originarie dei continenti e delle isole furono attivate dall’esterno, dal cosmo. Questo è soprattutto il caso della configurazione della terraferma. Sono attività del cosmo, attività del mondo stellare. La terra è proprio un’immagine del cosmo, non qualche cosa che viene attivato dall’interno. Queste notizie però non le possiamo far presenti adesso, perché i ragazzi sarebbero messi nelle condizioni di esporle ai loro professori durante gli esami, ed allora ci faremmo una fama spaventosa. A queste notizie però dovrebbe tendere la lezione di geografia.”………………………. (25.4.1923, p. 89).
Questa osservazione sul nuotare dei continenti fu completata da Steiner in seguito ad una domanda. Il lettore la può trovare:
Il 30.4.1924 fu dato il piano definitivo per la 12a classe:
…………….. “Allora con la lezione di geografia (come quella di storia) si potrà dare una visione d’insieme. In storia e geografia soprattutto si dovrebbe dare soltanto uno sguardo d’insieme.”………………… (30.4.1924, p. 32).
Allo sguardo d’insieme qui proposto per la geografia come compito per il 12° anno scolastico, è stato dato un contenuto ben determinato nei dibattiti del 12 luglio e del 25 aprile 1924. Il 12.7.1923 dice a proposito del primo esame di maturità statale :
Ancora dodicesimo anno scolastico (1924):
……………… “per geologia, raccomanderei di andare a ritroso dall’alluvio al diluvio, poi far conoscere il periodo glaciale, dare un’idea d’insieme di questi periodi, il periodo glaciale già si produce con il cambiamento dell’asse terrestre; poi da lì ri
tornare al periodo terziario; chiarire ai ragazzi quando appare il primo periodo della comparsa dei mammiferi e quando il secondo periodo. Si può, riandando al periodo carbonifero, semplicemente considerare la trasformazione : sarebbe ideale considerare il passaggio: alle formazioni più tarde…………………. si è distinto il minerale, inoltre anche il vegetale e l’ animale hanno assunto sostanze minerali. Poi il periodo carbonifero in cui cessa l’aggiunta di minerali al mondo animale e solo il vegetale assume minerali. Tutto il periodo carbonifero è costituito da vegetali e cessano altre trasformazioni, non c’è più null’altro che piante. Riandando ancora più indietro si incontra un mondo completamente indifferenziato.”………………………… (12.7.23, p. 122)
Steiner si espresse anche sulla geologia in due conferenze tenute ai lavoratori del Goetheanum (n. 38 dell’indice lett.):
…………………….. “Le forme in realtà erano prima solo forme eteriche. In verità la formazione del periodo carbonifero è da rappresentarsi con una debole individualizzazione nelle singole piante. Oggi le persone credono che esistessero delle felci, era più che altro una massa indifferenziata che si pietrificava (N.D.T. che assumeva in sé dei minerali) ed in questa massa era sempre attivo l’eterico, aveva secrezioni che poi cadevano, ed era la vera sostanza organica allo stato nascente che si mineralizzava. ”…………………………… (12.7.1923, p. 123).
Il 30 aprile 1924 consigliava di passare dalle scienze zoologiche e botaniche, già introdotte nella 12a classe, alla paleontologia. Nel corso di geografia proposto per la 12a classe si aggiunge così un nuovo settore di studi , la paleontologia; i dati del 12.7.1923 ne introducono le direttive e il 30.4.1924 esprime indicazioni d’insieme su tutto il corso . Per completare il quadro cognitivo complessivo si dovrebbe anche aggiungere l’etnografia; già nelle indicazioni date per la 10a aveva anticipato che nelle classi successive sarebbe stato utile introdurre l’ etnografia , il lettore lo cerchi al punto. Con uno sguardo complessivo sulla geografia si deve tendere a collegare in paleontologia il regno animale e vegetale con le ere terrestri , e in antropologia l’uomo singolo con la conoscenza dei popoli. Non rende note altre indicazioni sull’etnografia . Si completano qui di seguito le finalità didattiche per la geografia nella 12a classe:

12° anno scolastico , informazioni complessive: Lo sguardo d’insieme sulla geografia deve da un lato trattare la paleontologia delle piante e degli animali, dall’altro l’etnografia in rapporto all’antropologia già nota negli anni scolastici precedenti.

Riunendo le varie indicazioni, si può dedurre il seguente schema:
4° Anno scolastico: (6.9.1919): “ conoscenza delle zone geografiche circostanti”, prodotti agricoli, di allevamento e artigianato.
5° anno scolastico: (6.9.1919): “conoscenza delle zone geografiche circostanti , prodotti agricoli , di allevamento e artigianato .
6° Anno scolastico: (6.9.1919): zone geografiche dei territori limitrofi , clima e astronomia.
7° anno scolastico; (6.9.1919): zone geografiche di tutta la terra , rapporti culturali e spirituali , relazioni economiche, conoscenza delle aziende, relazioni commerciali e trasporti.
8° anno scolastico: (6.9.1919) zone geografiche di tutta la terra , descrizione complessiva di un’azienda , vie di comunicazione e trasporti in relazione agli scambi culturali. (23.9.1919): strati geologici, l’emergere delle Alpi, croci di catene montuose, salire e scendere dei continenti, catastrofe atlantica.
9° anno scolastico: (22.9.1920): suddivisione delle Alpi, croce delle catene montuose (”non tutti i temi geografici in una volta”), principio di Doppler e astronomia.
10° anno scolastico: (17.6.1921): terra come unità morfologica e fisica, croci delle catene montuose, formazione dei continenti e delle montagne, fisica nel senso più ampio, agrimensura.
11° anno scolastico: (21.6.1922): agrimensura , mappe e cartografia .
12° anno scolastico: (24.4.23): ere geologiche , consolidamento delle nozioni complessive , paleontologia ed etnografia.
Concludendo si ricordano le innovazioni didattiche e le speciali concezioni scientifiche di Rudolf Steiner sulla triplice croce di catene montuose della terra e sui “continenti sospesi” consigliate per l’8a classe, la 9°,la 10a , abbinate nell’8° classe al concetto dell’impronta attiva del mondo stellare, nella 10° alla formazione delle catene montuose . Alcuni importanti concetti didattici sono molto innovativi : per la nona classe la geologia e il principio di Doppler , l’indagine sulle profondità della terra e le ampiezze dello spazio celeste, le trasformazioni delle ere geologiche, la mappa stellare e il suo influsso ; nella decima classe i consigli a considerare la terra come il luogo delle forme molteplici e campo delle normali attività produttive ed aziendali , nell’undicesima l’ introduzione della scienza delle misurazioni agrarie e la conoscenza delle carte geografiche della terra , mappe e cartografie, per la dodicesima conoscenze generiche complessive, ere geologiche e riferimenti alla paleontologia e all’ etnografia.


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