Oggi è 20/04/2024, 11:33

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




 Pagina 1 di 1 [ 5 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: La "Conferenza dei cassetti" - Dornach 2\7\1921
Messaggio da leggereInviato: 08/11/2011, 0:14 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Cercherò di condensare e commentare qui pian piano questa importante conferenza, pubblicata in Antroposofia, genn-febb 2004 con il titolo GLI ORGANI CARDINALI E LE LORO FACOLTA' DA UN'INCARNAZIONE ALL'ALTRA; il nostro gruppo la sta affrontando in questo periodo con impegno e discussioni varie. Ho ritenuto che l'argomento potesse interessare anche gli esterni al gruppo, dunque eccoci qui. Perdonate le insufficienze del relatore.

All'inizio della conferenza vi è un richiamo alle leggi del karma, alle forze formatrici che passano da una incarnazione all'altra (e ci chiederemo una buona volta che cosa mai siano in realtà queste forze formatrici, al di là del nome, che par spiegare tutto ma può anche non spiegare nulla). Accenna inoltre alla tripartizione dell'organizzazione umana: neuro-sensoriale (soprattutto testa), ritmica (respiro, circolazione sangue) e metabolica + le membra, al metabolismo connesse.
Le forze formatrici che danno forma alla testa vengono da quelle metaboliche dell'incarnazione precedente. Si tratta di una metamorfosi per la quale guardando alla testa presente possiamo trovar riferimenti al metabolismo\membra dell'incarnazione precedente, e guardando quest'ultimo nel presente ci riferiamo alla testa quale sarà nella prossima incarnazione.

Ora, non è corretto analizzare il fegato, come anche attualmente si fa, allo stesso modo del polmone, cioè in base alla loro conformazione cellulare. Sviluppando una visione superiore si troverà l'essere spirituale che è sempre dietro a fenomeni quali i colori o le note musicali, per esempio. Possiamo così ricercare sia verso il nostro interno che in direzione del mondo esterno. Verso l'esterno troviamo, dietro i fenomeni sensibili, il mondo spirituale. Verso l'interno - ed evitando una conoscenza confusa di tipo mistico - conquistiamo una conoscenza psichica degli organi. Però verso l'esterno la nostra conoscenza si spiritualizza sempre più, verso l'interno, viceversa, si materializza.

La prima grande scoperta che facciamo consiste nel capire che la psiche non è affatto associata all'apparato neuro-sensoriale, come solitamente si pensa. Ad esso è aggregato solo il mondo delle rappresentazioni, ma non già il mondo dei sentimenti, che è associato all'organismo ritmico, né quello della volontà, che si connette al metabolismo-membra. Quindi quando voglio accade qualcosa in questo ambito metabolico, e il sistema nervoso si limita a darne "rappresentazione". A ciò è collegata l'importante affermazione che i cosiddetti nervi volontari non esistono, se non per percepire interiormente questa stessa volontà. Essi sono anche e allo stesso tempo nervi sensitivi. (Rimanderei la discussione su questo punto a più tardi, quando il quadro generale sarà stato ampliato).
(continua)


Ultima modifica di ginogost il 08/11/2011, 0:38, modificato 1 volta in totale.

Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: I quattro organi principali: polmone fegato rene e cuore.
Messaggio da leggereInviato: 08/11/2011, 0:30 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Con lo sguardo spirituale arriviamo ad avere una specie di visione d'insieme della superficie dei singoli organi. Attenzione, questo è un concetto nuovo e fondamentale. Questa superficie rappresenta un apparato riflettente per la vita animica. Questo apparato, (queste superfici), che cosa riflette? Riflette quanto percepiamo e anche quanto elaboriamo con la mente. Tale riflesso costituisce i nostri ricordi. Una percezione, o una elaborazione del pensiero, va dunque a riflettersi sulla superficie degli organi [che sono centri eterici], viene riflessa e in tal modo nascono i ricordi, la memoria [di cui diciamo sempre che è legata al corpo eterico, magari senza capire esattamente quello che affermiamo]: il riflesso si presenta come memoria, come capacità di ricordare.

Sono implicati i vari organi. La superficie del polmone è interessata particolarmente quando si tratta di pensieri astratti; quella del fegato in caso di pensieri segnati dal sentimento. La cosa si può intravvedere anche in certe parole, se ci si rende nuovamente attenti allo spirito del linguaggio. Ipocondria si può tradurre con: indurimento a livello del diaframma. A causa di questo indurimento si producono i ricordi che causano l'ipocondria, il percepirsi, cioè, sempre come malati (una fissazione).

Oltre a quanto viene riflesso, c'è anche qualcos'altro che invece penetra negli organi [sostanzialmente ghiandolari], producendo in questi una secrezione. In tal modo parte di quelle forze si metamorfosa in metabolismo, volontà, azione. Ma un'altra parte ancora di queste forze viene invece accolta all'interno degli organi, non andando a muovere, dunque, il metabolismo, bensì accumulandosi all'interno dell'organo stesso. Per esempio, le forze legate al nostro formarci immagini del mondo esterno si accumulano all'interno del polmone. Queste forze non vanno perdute con la morte: stanno con noi tra morte e nuova vita, e al nostro reincarnarci vanno a determinare la forma esterna della testa. Entrano dunque nel nostro karma. Però...
Però può succedere che queste forze accumulate nel polmone non siano dominate nel modo corretto: allora accade che invece di venir conservate per le incarnazioni successive esse vengano, per così dire, spremute fuori già nell'incarnazione attuale (cioè fuori tempo). Nel caso del polmone, ciò produce pensieri ossessivi [fissazioni: anche in questo termine è presente l'idea di indurimento], o anche illusioni (v. strane idee presenti nei malati polmonari in fase acuta).

Steiner ne chiarisce il processo: i pensieri "spremuti fuori" sono carichi di forza formatrice, ed arrivano a costringerci. Dopo la morte, nell'aldilà, questa forza avrebbe dovuto condizionarci karmicamente, quello era giusto. Uscendo adesso la loro forza è fuori posto, perché i nostri pensieri dovrebbero essere solo immagini che ci lasciano liberi, non forze che ci costringono: la loro funzione di costrizione sarebbe riservata alla prossima vita, e per di più non riguarda i pensieri, bensì la costruzione, in questo caso, della testa fisica.
All'interno del fegato si concentrano le forze che determineranno la futura disposizione interna del cervello, ma, appunto in un'altra vita. Se se ne escono in questa, portano ad allucinazioni o visioni violente.
Il sistema dei reni è destinato a conservare le forze che nella prossima incarnazione determineranno l'organizzazione della testa, ma soprattutto sotto l'aspetto emozionale, quanto cioè è legato al temperamento. Se "spremute" in questa stessa incarnazione, anche queste forze producono patologie: stati nervosi, eccitamenti psichici, ipocondria, depressione...
L'aspetto emotivo/sentimentale della memoria è, peraltro, in relazione con la regolare funzione "riflettente" dei reni, quella che produce i normali ricordi: mentre polmone e fegato portano semplici rappresentazioni mnemoniche, come abbiamo visto più sopra, quelle che il riflettersi sui reni produce hanno un carattere di sentimento, portano ricordi di emozioni.
Quanto al cuore, esso non è affatto una pompa! E' invece il sangue che, grazie all'attività del corpo astrale e dell'io, mette in moto il cuore. Il quale è dunque l'espressione concreta di questo movimento, l'organo che lo esprime.
Che cosa riflette, nell'attività normale, il cuore? Esso riflette i rimorsi, a partire dalle esperienze di vita. Invece, le forze che penetrano nel cuore e che vi vengono conservate per la prossima incarnazione, sono le predisposizioni karmiche. Nel cuore la nostra vita attiva va a spiritualizzarsi, esso porterà nella vita successiva ciò che noi intendiamo per karma. [L'aspetto patologico delle forze ri-spremute dal cuore non viene in questo momento trattato]

Riassumiamo un momento: ognuno di questi organi (polmone, fegato, rene, cuore) da un lato
1) riflette percezioni ecc., e questo va a formare la nostra memoria;
2) accoglie queste percezioni, queste forze, e le elabora, le metamorfosa in comportamenti più o meno attivi, in azioni
3) trattiene al suo interno una parte di queste sollecitazioni per esplicarle nella prossima incarnazione
4) - e questo è l'aspetto patologico - può succedere che queste forze conservate nell'organo fuoriescano e si rendano attive già in questa vita, creando però problemi e sconquassi, perché allora sono fuori tempo e fuori posto.

(continua)


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Espansione dopo morte, Mezzanotte cosmica, discesa e reincar
Messaggio da leggereInviato: 08/11/2011, 19:44 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
A queste trasformazioni non partecipa la testa. Essa è risultato, come abbiamo visto, di un lavoro svolto nelle membra durante la precedente incarnazione. Dopo la morte essa svanisce nel cosmo (come immagine potrei dare quella della pianta annuale: il seme è il risultato del lavoro dell'anno scorso, mentre la pianta dell'anno scorso si è disfatta totalmente; poi dal seme rinasce un nuovo corpo - ma attenzione, è solo un'immagine, non vuole essere un'analogia).

Si è dunque visto che il metabolismo non è solo un processo "chimico". Vi è una sfumatura morale: essa viene accumulata nel cuore e agirà come karma nella prossima incarnazione. E ciò che di noi passa così nel cosmo, quando ci espandiamo sino alla "mezzanotte cosmica", fornisce la configurazione astrale ed eterica della prossima incarnazione. Su questo occorre ragionare.

Sarà la madre a farsi portatrice di queste forze nel nuovo nato. Il padre invece porterà quanto si configura nel corpo fisico e nell'io. Questo è legato al fatto che la prima metà del dopo-morte differisce assai dalla seconda parte. Nella prima, espansiva, l'io si fa più cosmico, dice R Steiner, e nel cosmo prepara ciò che attraverso la madre passerà nell'incarnazione successiva (eterico e astrale). Ma dopo la mezzanotte cosmica l'io passa per quello che gli antichi chiamavano inferi, confluendo come parte inferiore attraverso il padre con ciò che proviene, come parte superiore, dalla madre. Nella fecondazione si compie un pareggio polare tra i mondi divini superiori e inferiori, che vengono appunto attraversati dall'io nelle due fasi. Sono le due polarità che anticamente venivano percepite come luce e gravità.
(continua)


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: La "Conferenza dei cassetti" - Dornach 2\7\1921
Messaggio da leggereInviato: 08/11/2011, 20:46 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Si è detto che quanto, patologicamente, viene spremuto dal fegato può portare ad allucinazioni. Ma se ciò avviene con il cuore, che porta le forze del karma? Queste forze agiscono fin dalla nascita spingendoci a fare questo o quello, in una certa direzione, simili a una fame che periodicamente si sazi e poi riprenda a spingerci. (Qui Steiner precisa che pure la libertà è presente nell'uomo, ma che ha un ruolo in altro àmbito).
Se, patologicamente, queste forze accumulate nel cuore vengono irregolarmente "spremute" in questa incarnazione invece che nella prossima, si formano immagini che stimolano la pazzia; la quale dunque non è che il manifestarsi ora di forze karmiche destinate alla prossima incarnazione. Questa patologia è causata da forze luciferiche, che provocano tutto ciò che nel mondo si manifesta prematuramente. Di passaggio: studiando la pazzia abbiamo allora un immagine di quanto il karma prevedeva per la persona. E se sapessimo cercare all'interno del nostro cuore potremmo anche presentire quanto saremo spinti a fare nella prossima vita, come se il cuore fosse un cassetto che custodisce i nostri diari e i nostri progetti inconsci.

Oggi la medicina non comprende il rapporto tra stati allucinatori agitati (per es. immagini striscianti intorno a sé) e sistema renale, né quello tra allucinazioni tranquille e fegato. Nel polmone sono accumulati i pensieri ossessivi, e curiosamente proprio il polmone è collegato non all'elemento aria, ma a quello terra! (Ricorda che scendendo ad incarnarsi - cacciata dall'Eden - l'uomo sviluppa gli arti e proprio i polmoni)
POLMONE-TERRA, FEGATO-ACQUA, RENE-ARIA (anche questo sembrerebbe strano) e CUORE-FUOCO: queste sono le relazioni - non però esaustive - tra organi principali ed elementi.

Il polmone conserva il materiale dei pensieri; se vi è la patologia descritta, ci dà pensieri ossessivi. Terra, spazio, pensieri astratti.
Il fegato può dare allucinazioni tranquille, "acquose", "depresse". (Acqua, che può divenire stagnante. Se ciò avviene, è bene "farla scorrere" con la vita sociale).
Il rene ci richiama alla mobilità dell'aria, al continuo cambiamento: in patologia porta stati emotivi agitati, colorati, con ansie ed imprevedibilità, espressioni ora mosse ora fisse: sarà difficile ottenere un buon ritratto di queste persone!
(Il cuore, come detto, ci può portare al fuoco della pazzia.)


Poi, qualche cenno alla terapia. Steiner fa questo esempio: Se consideriamo le qualità terrose delle piante, dovremo cercare in esse i rimedi per le malattie, in senso lato, che hanno origine nel polmone. E ancora: in quello che nella pianta è succo che circola troviamo rimedi per l'organizzazione epatica. Insomma, i rimedi terapeutici potrebbero venir trovati non a caso, ma sistematicamente, con l'indagine spirituale.

Infine, Steiner considera come vi siano delle corrispondenze tra i 18 respiri al minuto, che portano a 25.920 respiri al giorno, e il fatto che ogni notte espiriamo l'io e il corpo astrale, per poi inspirarli al mattino, che fa un respiro al giorno, cioè in una vita di 72 anni quasi la stessa cifra (26.300 circa). Vi è quindi una concordanza tra questi ritmi. L'uomo è inserito nel cosmo. Non solo: esso ne determina il futuro! I geologi e gli astronomi credono che l'uomo si limiti a subire. Invece, all'interno dell'uomo (ma proprio letteralmente) si matura il futuro: mentre ciò che è esteriore passa del tutto, le forze presenti negli organi, visti quasi come dei cassetti, agiranno nelle vite future e modificheranno il cosmo. Solo ciò che ha origine nell'uomo formerà il futuro [è qui una grande responsabilità per noi].
La legge della conservazione dell'energia è una "bufala". Con essa l'uomo viene visto materialisticamente, dunque come l'ultima ruota del carro. Ad essa si contrappone la vera parola: "Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". Cioè: dalle forze della morte a quelle della rinascita!
FINE

Così termina questa importante e difficile conferenza, che inizialmente avevo inserito sotto "Medicina", ma evidentemente poteva forse meglio inserirsi sotto "Psicologia", dove l'ho spostata. I miei interventi aggiuntivi, come si sarà notato, risultano di diverso colore, lo stesso del presente paragrafo. Ora, spazio ad eventuali domande e discussioni. Eventualmente, vedrò in seguito di cercare l'apporto, per le questioni più ardue, di chi ne sa più di me.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: La "Conferenza dei cassetti" - Dornach 2\7\1921
Messaggio da leggereInviato: 17/11/2011, 2:16 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Una mia considerazione, nata nel corso del secondo incontro che abbiamo dedicato a questa conferenza, è la seguente, e la offro sinteticamente alla vostra riflessione.

Si è visto che: ognuno di questi organi (polmone, fegato, rene, cuore) da un lato
1) riflette percezioni ecc., e questo va a formare la nostra memoria;
2) accoglie queste percezioni, queste forze, e le elabora, le metamorfosa in comportamenti più o meno attivi, in azioni
3) trattiene al suo interno una parte di queste sollecitazioni per esplicarle nella prossima incarnazione
4) - e questo è l'aspetto patologico - può succedere che queste forze conservate nell'organo fuoriescano e si rendano attive già in questa vita, creando però problemi e sconquassi, perché allora sono fuori tempo e fuori posto.


Ebbene, notiamo come il punto 1) si riferisca alla creazione stessa della memoria, cioè di un passato.
Il 2) elabora e porta ad azioni che si svolgono nel presente, in qualche modo reazioni allo stimolo, al pensiero, alla sensazione.
Il 3) riguarda la prossima incarnazione, cioè il futuro (lontano).
Abbiamo così tre direzioni del tempo alle quali si rivolgono i nostri organi interni, ognuno, peraltro, a suo modo, producendo rispettivamente memoria, azione e karma.

Come già evidenziato, il 4) consiste in una deviazione patologica, e per ora esce da questo genere di considerazioni.
Dalle quali forse possono sorgerne delle altre...
A me ricorda una immagine: il raggio di luce che colpisce un vetro ne viene in parte riflesso, in parte lo attraversa ed esce, in parte va a spegnersi nell'opacità relativa del materiale. Nel primo caso torna donde era venuto, nel secondo si modifica ed agisce verso il mondo, nel terzo va come a rinchiudersi nella materia, magari sotto forma di calore, e noi sappiamo che le forze del futuro sono appunto quelle interne alla materia, dalle quali dunque qualcosa di quel raggio potrà agire nel futuro dopo profonda modificazione.

Nulla più che un'immagine ... solo per indicare che le modalità di azione di pensieri e sensazioni potrebbero favorire la comprensione di ciò che accade in ben altri ambiti.


Non connesso
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
 Pagina 1 di 1 [ 5 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
phpBB skin developed by: John Olson
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group


Creare forum
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010