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 Oggetto del messaggio: Re: FdL: pensare, pensieri e pensato.
Messaggio da leggereInviato: 21/09/2012, 23:43 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
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Cita:
Pierfrancesco ha scritto
Invece sul pensiero "limitato", che va "ampliato", ma che in nuce già comprende una sistesi dell'ente, posso fare quest'esempio tratto dal mondo informatico:

Premetto che l'ambito informatico si presta meglio che altri ambiti alla descrizione di questa cosa in quanto in altri ambiti "fuori della creazione umana" troppe proprietà dell'ente rimangono sconosciute all'uomo.

classe: essereVivente. proprietà: regno.
classe: animale. (estende essereVivente) proprietà: genere, specie.
classe: antilope. (estende animale) proprietà: numeroStomaci, lunghezzaCorna.

Consideriamo che solo queste sono le informazioni che vogliamo utilizzare. Quindi se io dico che la classe antilope fa parte del regno animale, ho già definito questa classe, ma non con il numero di proprietà esaustive di quella classe, in quanto ho solo riempito la parte di questa che è stata definita come classe essereVivente. Il concetto però che l'antilope fa parte del regno animale, non è sbagliato, necessita solo di essere ampliato. E questo lavoro potrà essere fatto definendo le proprietà genere, specie, numeroStomaci, e lunghezzaCorna.

Ecco in questo esempio le proprietà sono già state definite, mentre se invece della classe antilope, volessimo capire quali debbano essere le proprietà che distinguono un'antilope reale, da un altro animale, dovremmo metterci a tavolino e sforzarci di pensare quali proprietà sono accessorie e quali sono essenziali. Tutto ciò non toglie il fatto che la proprietà regno animale sia corretta (VERA) anche con un pensare LIMITATO.

Scusa, PF, ho paura di non aver capito molto di quello che volevi esprimere con ciò. Se puoi farlo meglio con altre parole, te ne sarò grato - e forse non sono l'unico (dove vi siete nascosti, eh?, vigliacchi! :mrgreen: ).
Come diceva Flaiano: se lei mi fa un esempio non capisco più niente... :D


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 Oggetto del messaggio: Re: FdL: pensare, pensieri e pensato.
Messaggio da leggereInviato: 24/09/2012, 17:17 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
robinson ha scritto:
Mi fa piacere di ritrovare Lorenzo ***, da cui per tanto tempo (ultimamente no, mi devo preoccupare?) sono stato inondato di mail-s;
questo mi ricorda balengo che sull'altro forum scriveva
balengo ha scritto:
La moralita di Lorenzo *** che ha riempito di balle mezze mail di antroposofi per poi smentirsi con l'autogol su Meurois e rivelarsi un teosofuccio?
http://ecoantroposophia.forumfree.it/?t=53860129&st=15
Caro R, temo che chi debba preoccuparsi sia io
che io ricordi, con te ho avuto uno scambio di quattro o cinque mail (ma forse meno) con argomento la Filosofia della Libertà. Scambio che si interruppe quando non ebbi risposta alla mia ultima mail (e temevo ti fossi risentito avendo espresso un'opinione sul prontuario dei dentosofi, opinione poi rivista sulla base di una correzione fattami dal cliente che in precedenza si era espresso in modo quasi opposto) Ti avevo anche inserito nella mia lista di destinatari di comunicazioni varie, sia a tematica antroposofica che non, con la quale credo di avere fatto in tutto, nel corso di una decina d'anni, forse una trentina di invii. Può essere che nel breve periodo di nostra interlocuzione ti abbia spedito qualche “arretrato”, diciamo che posso averti mandato in tutto, durante un paio di mesi, una decina di mail: perché scrivi che per tanto tempo sei stato inondato di mail?
Il balengo aveva addiritura scritto cose ben peggiori (una calunnia che forse proprio l'avvocato gli deve aver fatto opportunamente togliere) ma quella sul riempire di balle etc ha ritenuto di doverla lasciare (se la vedrà nel kamaloka).
Aggiungo che nei miei invii ho sempre inserito la scritta che chi non vuole più ricevere ecc. ma né tu né balengo l'avete utilizzata.
Un'ultima cosa: non è cortese mettere nome e cognome di un utente di un forum che per un qualsiasi motivo (sul quale non si è tenuti a sindacare) non ci tiene a firmarsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: FdL: pensare, pensieri e pensato.
Messaggio da leggereInviato: 01/10/2012, 10:32 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
Dice Pierfrancesco
Cita:
“un pensiero di Prokofieff, il quale diceva (ricordo a senso) che poiché c'è una legge spirituale che dice che le rivelazioni che il mondo spirituale concede a qualcuno ritenuto degno (Steiner ad esempio) vengono date una sola volta, quindi dopoche l'iniziato le ha esposte al mondo in forma intelleggibile, queste non possono più essere rivelate, quindi non dovevamo aspettarci altro dal cielo, ma prendere l'opera omnia e cercare di scientificizzarla col metodo del pensiero scientifico moderno.”
Come va inteso “vengono date una volta sola”?
- una sola volta al mondo?
o
- una sola volta agli iniziati, e solo a uno di questi?
Nel primo caso vi possono essere iniziati che prò non possono parlare e stanno nascosti.
Nel secondo, Steiner è unico e tale rimarrà per sempre.
Non mi fido di Prokofieff, comunque potresti dirmi da dove hai tratto la citazione?
Inoltre, quando parla di “rivelazioni che il mondo spirituale concede” a cosa si riferisce di preciso?
Steiner non è sempre originale e unico nelle sue rivelazioni: più o meno molte delle sue comunicazioni sono state rivelate da altri prima e dopo di lui (ma a mio avviso solo lui parla il linguaggio dell'anima cosciente). Ci si riferisce, quindi, a ciò che vi è di peculiare ed esclusivo nelle rivelazioni trasmesse da Rudolf Steiner. E cioè, in breve sintesi e senza pretesa di completezza:
- i due bambini Gesù (un po' complicato ma ci si può arrivare);
- l'evento del Golgotha – la resurrezione (comunicazioni dateci in forma incompleta, a volte contraddittoria, sicuramente prima di aver potuto investigare a fondo per l'irrompere della guerra ed il disordine intervenuto nel mondo spirituale);
- Giovanni-Lazzaro (un rebus che manco le stigmate aiutano a risolvere);
- gli ostacolatori (due, non uno);
- Cristo come Signore del karma (difficile trovare una posizione netta o riferire qualcosa che non trovi smentita in un'altra citazione [ops, naturalmente volevo dire “che non possa essere considerata da un altro punto di vista”], es. “occorre pagare fino all'ultimo soldino” e “una comunità può farsi carico del debito di un suo componente”).
...
E secondo il buon Procopio, su questi e altri argomenti ciò che si può fare è solo continuare a compulsare l'Opera Omnia, comprendendo le figure alla lavagna (una new entry), la sua corrispondenza, i suoi quaderni di appunti e le note della spesa e le ricevute dell'affitto che pagava. Grazie, no. Io continuo a “sperare altro dal cielo”, anche se non so bene in che forma.
Quanto a scientificizzare l'Opera Omnia “col metodo del pensiero scientifico moderno” voglio credere che per tale non intenda il suo, di metodo (ma chissà che altro vorrà dire) o quello di chi tiene “seminari” o fa conferenze a raffica.


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 Oggetto del messaggio: Re: FdL: pensare, pensieri e pensato.
Messaggio da leggereInviato: 01/10/2012, 10:35 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
Dice Pierfrancesco
Cita:
“un aspetto esoterico del mondo steineriano si spiegava con un'altra conferenza dello stesso Steiner. Ok i pensieri si reggevano l'un l'altro, ma chi reggeva il tutto? Mancava il collegamento con la realtà! [...]
si giudicava ahrimanica la tecnologia e si crescevano figli in oasi protette in cui li si nutriva con alimenti biodinamici.”
Mah... è vero, credo, che quando un medico prescrive 19 somministrazioni al giorno il suo contatto con la realtà avvenga attraverso contesse e maggiordomi con la sveglia e non anche con gente che, modestamente e prosaicamente lavora, oltre che dilettarsi di scienza dello spirito. Ma qua, ad essere scollegato è il medico non l'antroposofia. A me questa ha fatto nascere interesse per aspetti del mondo che non avei mai considerato, mi ha invitato ad aprirmi a discipline che consideravo sterili, ha portato vita e calore in tanti ambiti che mi apparivano morti, egemonizzati dal materialismo. Studiando l'antroposofia il contatto con la realtà cresce a dismisura, non diminuisce!
L'accusa di crescere i figli in oasi protette mi sembra un po' superficiale e anche un po' stantia. Intanto, è dimostrato che nel prosieguo degli studi gli studenti usciti da scuole Waldorf non vanno certo peggio degli altri. Ma poi, cosa vuol dire “oasi protetta”? Tempo fa, per non proteggerlo troppo, una famiglia cinese lasciò un bimbo di due anni sotto la neve. Io stesso ho visto, nelle ore più calde di un giorno di un'estate torrida, una mamma col passeggino e il bimbo non riparato dal sole. A me sembrano genitori snaturati, mentre quelli che gli danno le merendine e i sofficini della pubblicità sono solo dei poveri ignoranti (e/o).
Oggi che la pazzia si chiama normalità, ben vengano le oasi protette!


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