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FdL: le note aggiunte anni dopo e i due "diversi" Steiner
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Autore:  ginogost [ 21/09/2012, 22:20 ]
Oggetto del messaggio:  FdL: le note aggiunte anni dopo e i due "diversi" Steiner

Inserisco qui la citazione dall'intervento di Robinson del 14/9/2012 ( viewtopic.php?f=49&t=172&p=1044#p1044 )che apre la discussione:

Cita:
Per ora, e la butto là come una prima pietra, ho colto (ma è da verificare) quello che è stato il passaggio dal primo Steiner, quello che appunto ha scritto il libro su Nietzsche (spero che qualcuno lo abbia letto: è veramente dirompente: magari riporterò qualche passaggio, perché è significativo) e anche FdL, ed il secondo Steiner, esoterico, che allega alla prima versione di FdL le note "aggiunte" scritte molti anni dopo.

Ora Steiner cerca di dimostrare che c'è un assoluto continuum (da parte sua), ma a me invece pare di cogliere proprio la differenza fondamentale che c'è tra il PRIMO Steiner ed il SECONDO. Il primo, scrive FdL ed ancora è ancorato (almeno per quanto sembra in ciò che ha scritto) alle percezioni sensoriali, il mondo esterno, che poi va unito al concetto per avere la "realtà"; nel secondo aggiunge che le percezioni possano essere di natura "interiore", e qua tutto il mondo sensoriale "esterno" si perde; tutti gli esempi fatti nel "primo" libro (i rami che si muovono ed ecco che un uccello se ne esce; la pietra che svolge una parabola nel suo ricadere ecc... ) sono tutti casi presi da percezioni del mondo esteriore; ora nell' "aggiunta postuma" (ed è moolto interessante soffermarsi sulle esatte parole di Steiner) occorreva "aggiungere" qualcosa che è stata la conversione allo Steiner esoterico.

Ma in tal modo a me pare che le cose cambino, e di molto; e come minimo per inserire nel contesto "scientifico" del libro (dove ne do' atto, non si parla in termini gerghesi: eterico, kamaloka, cherubini ecc...) ciò che lui ha "allargato" attraverso l' inserimento delle "percezioni" interiori; qua non bastava credo scrivere due paginette, quando per dimostrare il resto (che è anche la parte più facile da comprendere tutto sommato) di pagine ne sono state scritte circa 200. Insomma, nell' "aggiunta" Steiner dà la colpa al lettore che non ha capito; lui (dice) non è cambiato! è il lettore che non ha colto ciò che in nuce (!) andava compreso. Insomma, intanto l' ho buttata là. Diciamo che così però la "percezione" interna (e non sensoriale) dato come primo oggetto a cui poi si unisce il concetto pensante, vive in un mondo tutto interiore; bisognerebbe però a questo punto interrogarsi su queste "percezioni" interiori; la percezione di una sedia posso confermarla parlando con altre persone (e se no potrei pensare ad una allucinazione), mentre delle "percezioni interiori" che sistema ho per discriminarle e capire di che si tratta veramente? (sono oggettive o soggettive? sono "sempre" oggettive? che altro potrebbero essere??).
Cita:

Autore:  liarem [ 25/09/2012, 17:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: FdL: le note aggiunte anni dopo e i due "diversi" Steine

caro g non si comprende nella tua 2. parte a che 200 pagg. ti riferisci e citi due frasi di RS, di che testo o conf.?

con "percezioni interiori ed esteriori" il concetto è ridotto a semplificazioni estreme e si sa l'universale è ben più complesso, l'iniziato comunque soffre nel cercare i messaggi semplificati da comunicare al mondo contemporaneo e futuro.

DUNQUE PER EVITARE ESERCIZI IN SOFFERENZA
ADATTI AL FATICOSO PROGRESSO,
CI SI VUOL PERDERE IN UN PARTICOLARE
E LI' ANCORARCI A RIPARO DAL GRANDE MARE.

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