Un secondo scabroso tema sollevato da Robinson è tutto in questa citazione dal suo intervento del 14/9/2012 sulla FdL. (
viewtopic.php?f=49&t=172&p=1044#p1044 )
Cita:
Butto là un altro punto in nuce: uno dovrebbe parlare solo di quanto ne ha la percezione e concetto, ossia quanto il suo spirito (pensante) riesce a creare.
Ora Steiner ha creato un mondo spirituale oggettivo, e chapeau; Ma come si fa a parlare impunemente di cose che altri hanno creato, che altri hanno pensato,"come se" fossero nostre, digerite da noi? Insomma, non va bene la "fede" che "crede": solo un' anima desidera credere desidera con la fede; uno spirito crea (Archiati); un cattolico "crede" pertanto nelle parole "esterne" di qualcun altro; ok. Ma allora come si fa a non fare lo stesso parallelismo con chi "crede" ed ha "fede" ad esempio nel kamaloka, nelle gerarchie angeliche, nel fatto che il "linguaggo" è opera degli arcangeli ecc... Come parlare di cose a cui non si è direttamente attinto? Allora devo solo SCEGLIERE se "credere" alla Chiesa... o a Steiner?
Insomma, questo è un altro punto interessante su cui riflettere (e su cui è facile arrivare alle porte sbattute in faccia).