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antroposofo implicito?
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Autore:  solmagà [ 05/10/2012, 1:52 ]
Oggetto del messaggio:  antroposofo implicito?

Bene buongiorno a tutte e a tutti,sono felice di ritrovarvi (grazie a Servaj) ricordo, in altro antropophorum e antropotempo, di aver letto ipotesi varie sull'antroposoficità o meno del movie Matrix (che a mio parere suonava un tantino luciferino); la scorsa settimana ho rivisto The Truman Show, ecco si, lì ho respirato antroposofia (a iniziare col nome... true-man). IL film è di Peter Weir, fatemi sapere che ne pensate.
Vi abbraccio con vero bene, Magà

Autore:  ginogost [ 05/10/2012, 23:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: antroposofo implicito?

Ciao Magà! Raccontaci che succede laggiù, magari in PM. Dicci anche se vuoi entrare nell'area riservata, visto che ai gruppi sei venuta (ha senso se almeno una volta intendi tornare...).

Su Matrix in effetti c'era chi ne trovava tutti gli agganci con l'antroposofia, senza considerare che erano posticci. A mio parere, tutti son buoni a buttare là dei riferimenti esteriori anche precisi. Ma che diresti mai su di un film di animazione in cui, per esempio, sette robottini-elhoim disegnassero il cielo e la Terra, poi si riposassero, o costruissero un robottino assai agitato chiamandolo Terry (Terrestre...), cioè un Adamo la cui Eva fosse una calcolatrice di nome Apple=mela, ecc. ecc., e magari i due litigassero tutto il giorno, i loro conti fossero inconciliabili, uno doveva prevalere (sottile riferimento a Caino ed Abele), poi si fa una festa-orgia poco prima che cominci a piovere per mesi e mesi e la Tollantide finisca sott'acqua, ma l'acqua viene tramutata in vino da Noah, cantante drogato ... ... ...
Però i veri agganci non sono esteriori, bensì formali: stile, espressione ecc.

The Truman Show, me lo ricordo abbastanza. Gli americani sono tendenzialmente paranoici, e questo film esasperava tale caratteristica. Vedere dappertutto complotti e minacce può comunque anche aver a che fare con la realtà, talora i pericoli ci sono veramente.
In questo caso vediamo appunto una grande bugia, una vita che vive in una grande bugia; e vediamo la complicità di tutti contro uno, che va esattamente nel senso opposto a quello della libertà, perché stimola a ritirare la fiducia nell'altro - che già si fa fatica a darla normalmente. Non male, ma ... ?

Il film è un po' troppo "americano" (talora pure francamente improbabile, ma questo può anche essere un pregio, uscire dal piatto realismo). La metafora di una vita fasulla rimane comunque abbastanza sul piano esteriore, pur se qualche domanda il protagonista, e noi con lui, arriva a porsela.
Insomma, che il film possa esser goduto a vari livelli (simbolico, ovviamente, ma anche narrativo, o nell'equilibrio tra realtà ed irrealtà, o psicologico ecc.) è assai possibile. Non capisco però dove sia l'aggancio chiaro che tu proponi con l'antroposofia. Magari se citi qualche episodio - che così arrivo anche a ricordarmelo meglio pure io - si può vedere. Certo, se mi dici semplicemente che il film mostra come la realtà possa essere pura apparenza, maya, siamo un cincinino sul generico, no?
Ciao, un pensierino anche a Servaj.

Autore:  solmagà [ 09/10/2012, 15:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: antroposofo implicito?

Ciao caro Ginogost, si rivedervi mi farà molto piacere, per il resto ti chiederei di ri-guardare il film, concentandoti sul regista dello show, sulle sue parole , sul luogo da cui tesse la quotidiana prigione di truman. vi abbraccio Fede

Autore:  lonblu [ 12/10/2012, 16:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: antroposofo implicito?

Beh l'antroposofia può spiegare tante cose, anche non antroposofiche, o non coscientemente antroposofiche. L'intervento di Seth Miller su youtube vuole spiegare matrix da un punto di vista antroposofico. Lui stesso dice che gli autori del film si sono trattenuti dal dare spiegazioni profonde, e secondo lui, molto cautamente.

Quello che a me interessa è che anche se l'antroposofia non è riconosciuta dai "media", diciamo, le idee che ha coltivato sono comunque entrate nella cultura di tutti, perché compatibili con la realtà di tutti.

Nel caso di Matrix abbiamo Zion, il centro degli esseri umani sopravissuti. Nella realtà i zionisti, o sionisti, erano e ancora sono ebrei che hanno a loro modo interpretato il regno dei cieli sulla terra, la terra promessa, e via dicendo; Steiner stesso ha partecipato ad uno dei loro ritrovi, ma non condivideva i loro principi, come spiega egli stesso nella sua autobiografia.
Ma evidentemente lo Zion di Matrix è simbolico, ed a mio avviso simboleggia bene il regno dei cieli sulla terra; nel film Zion è sotto terra per mostrare quanto distanti siano gli uomini dalla possibilità di un regno dei cieli sulla terra.

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