Oggi è 29/03/2024, 17:03

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




 Pagina 2 di 3 [ 22 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 02/08/2012, 17:19 
Avatar utente

Iscritto il: 14/07/2011, 17:41
Messaggi: 49
Cita:
Provocazione? Ma dove?
Santoni tra virgolette è una affettuosa abbreviazione. Vederci una provocazione scandalizza me.

Attenzione. Steiner considerava fondamentale il senso dell'umorismo per chi si occupa di scienza occulta. Coltivarlo un poco non farà male a nessuno.


Se non ti conoscessi un pò, direi che hai quasi ragione. :roll:


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 03/08/2012, 10:04 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
Purtroppo il sense of humor è una cosa abbastanza soggettiva, che ognuno ritiene di avere (il capufficio che fa battute è convinto che tutti ridano perché le trovano divertenti)
Mi viene in mente anche l'accademico antroposofo tedesco, le cui spiritosaggini non ero l'unico a trovare deprimenti: ma forse in Germania ridono per cose diverse, oppure lui pensava che gli italiani non meritassero di meglio...
Insomma, ci sono barzellette che ad alcuni non fanno ridere, ma un senso comune del sense of humor pure dovrebbe esistere, come in genere si riconosce se una barzelletta è divertente o meno.
Ci sono preti e carabinieri che si raccontano le barzellette su di loro, e ci ridono pure. Ma anche gli antroposofi.
(Torna Steiner e va in un gruppo tedesco e chiede: "Vorrei una rappresentazione veritiera di come vanno le cose dal punto di vista filosofico ed artistico"
Riposta: "Dal punto di vista filosofico benissimo, da quello artistico un po’ meno."
Fa la stessa domanda in un centro italiano. Risposta : "Filosoficamente non tanto bene, ma dal punto di vista artistico meglio non potrebbe!"
Va quindi a fare la stessa domanda a Dornach. Risposta: "Caro dottor Steiner, le cose davvero non potrebbero andar meglio, né dal punto di vista filosofico né da quello artistico ma, ci dica: cosa vuol dire "rappresentazione veritiera"?")
Se un amico d'infanzia che sa del mio essere antroposofo (?) mi chiedesse: "Come va col tuo guru?" sicuramente non mi offenderei. Se trovassi scritto in un testo parrocchiale che oggi si diffondono le pseudo-filosofie di santoni e guru come Steiner... forse sì, ovvero compatirei la loro ignoranza.
Posso dire a B o a G “questo testo l’ho spedito ai capoccioni della società” ma certo non indirizzerei “Spett. Sigg. Capoccioni…”
…..
Per la verità non pensavo fosse Maria a risentirsi per quel “santoni”, che comunque considero un po’ avventato… per il fatto che dall’altra parte si ha il sense of humor dell’ultras da stadio e certi personaggi si credono brillanti perché definiscono “diversamente antroposofi” chi non la pensa come loro, la qual cosa trovo solamente squallida (mentre scrivere scaliggeriani con dueggì, quando è il caso, mi pare solo una bonaria facezia).


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 03/08/2012, 13:54 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Antropop per antroposofo/i
Procopio per Prokofieff
Anima dell'uomo per Pietra di fondazione
RS per Rudolf Steiner
antromummie per "antroposofi non scaligeriani"
ecc.
trovati qua e là nei forum, sono un po' abbreviazioni e un po' leggera battuta.
Io non me ne sono mai offeso, anche se, nel caso, l'antromummia ero proprio io (ammetto persino che mi scocciò un poco, ma lo trovai anche "geniale" linguisticamente; perciò: pareggio).

D'altra parte oggi ci fanno dire:

Operatore ecologico per spazzino, netturbino
Non vedente per cieco
Diversamente abili per handicappati
Di colore per negro o nero.

C'è gente che ritiene di poter cambiare la realtà cambiandone il nome. Per me è un segnale di impotenza, oltre che di vacuo nominalismo. Il rispetto qui è soltanto un pretesto.

Scrivere un nome tra virgolette non è come scriverlo senza.
Posso dire che qui siamo un gruppo di "occultisti senza speranza" intendendo che non saremo mai veggenti, non che non abbiamo speranza; che nella S.A. ci sono più "capi" che "soldati", ed è altro ancora, ma comunque non si parla di un esercito; che gli antroposofi sono tutti un po' "fuori di testa", "pazzarielli", "svaniti", e ancora cambia, ma in manicomio credo non ci finiremo (in realtà riflette il fatto che il nostro C.Et. è un po' più lasco nei confronti del C.Fis. rispetto alla media); infine, chi non ha mai pensato "ma che cavolo dice qui il dottore???" forse si censura prima ancora di alzarsi dal letto.
Il rispetto per la parola si mostra cercando di evitare le imprecisioni, non censurando le varianti espressive.
Fine OT, spero.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 04/08/2012, 10:27 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
pierfrancesco ha scritto:
lorenzo ha scritto:
Non so che valore dare a questa testimonianza, non so perché non venga divulgata come sembrerebbe meritare (perché è un fatto che in tanti anni di frequentazioni mai ne ebbi sentore).
Beh io l'ho letto da Prokofieff in Possano Udirlo gli Uomini
Sì appunto: non divulgata come sembrerebbe meritare. Cioè, dovrebbe comparire in ogni biografia, o almeno sempre si dovrebbe dire "è stato avvelenato", ma così non è. Da questo i miei interrogativi.
pierfrancesco ha scritto:
lorenzo ha scritto:
Di persone che sono deperite/ammalate fino a morirne dopo aver visto dissolversi il lavoro di una vita ne ho conosciute più d'una, ed è cosa purtroppo abbastanza frequente.
E' possibile, ma il fatto che il vero tracollo (l'avvelenamento o la deperita) avvenne non nel momento dell'incendio, ma nel momento della festa, e della gioia per l'avvenuta posa della pietra di fondazione, mi fa credere il contrario.
Qui non ti seguo: succede che uno vede svanire tutto il suo lavoro, poi comincia a ricostruire... ovviamente, il momento nel quale si manifesta fisicamente il tracollo non indica il momento nel quale ha avuto inizio.
pierfrancesco ha scritto:
Comunque si può pensare anche a che sia le cause "umane" (il vedere la pochezza dei suoi collaboratori)
Assolutamente non ho mai pensato che Rudolf Steiner facesse considerazioni simili sui suoi collaboratori, mi scuso se mi sono spiegato male.
Comunque c'è una testimonianza che riferisce come Steiner, guardando sconsolato una cerniera lampo dicesse "Ah, se solo l'avesse inventata un antroposofo!"


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 04/08/2012, 10:58 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
Ciao Pierfrancesco e grazie dei tuoi preziosi contributi.
Solo "quotando" il tuo messaggio mi sono accorto de link e ho letto il tuo intervento su anobii
Beh io l'ho letto da Prokofieff in
http://www.anobii.com/books/Possano_udirlo_gli_uomini/9788888392073/01b0ed6c9d7f9e90ac/Possano%20Udirlo%20gli%20Uomini
di cui riporto una parte
"Prokofieff riesce ad evocare, attraverso una serie di avvenimenti, per lo più sconosciuti a molti, il percorso di come Rudolf Steiner decise di assumersi il karma della Società Antroposofica. Da quelle pagine si percepisce la grandiosità di quegli anni e di quei giorni, dai racconti dei suoi più intimi discepoli si evince la tragedia di chi non ha saputo portare a compimento quello che il "maestro" aveva iniziato fino alle estreme conseguenze della morte dovuta all'incomprensione della sua opera."
Ora, è da sempre che cerco di farmi una rappresentazione di cosa significhi "assumersi il karma della..." ma confesso che da solo non ci riesco e quanto vado leggendo e sentendo qua e là non mi aiuta affatto. Mi sembrano considerazioni o generiche o fideistiche, dogmatiche che non soddisfano un anelito alla conoscenza. Spero che tu non mi risponderai che le risposte le devo trovare in me stesso ed a nulla possono giovare gli aiuti esterni (grazie)... (stoppo subito l'accenno di polemica)
Io penso che anche se mi iscrivo al partito sidereo-umanistico, in un certo senso ne condivido il karma. Tantopiù se ne divengo il segretario.
Se fondo una società, se l’acquisto, se la gestisco… in qualche modo pure ne condivido il karma.
Tu dirai che questo non è “assumerne il karma”.
Bene; posso chiedere a te o a chi ritiene di poter dire qualcosa di intervenire spregiudicatamente su questo tema.
Grazie.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 04/08/2012, 23:50 
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 12/07/2011, 0:36
Messaggi: 90
Ritengo che l'espressione "assumere il karma di" venga usata quando un iniziato fa sì che tutto quanto avviene a colui o coloro di cui si è assunto il karma vada ad influenzare (e a richiedere compensazione, o comunque un lavoro specifico supplementare) l'essere dell'iniziato stesso, che a sua volta, appunto, arriva ad agire sul karma di costui o costoro ecc.
L'influenza di tale karma che vien assunto su di sé si manifesterà, ritengo ancora, nel suo corpo eterico, che dunque dovrà sostenere non solo il suo corpo fisico ma anche, nelle carenze o mancanze, l'essere, gli esseri o l'ente (la S.A., per es.) di cui si è assunto il karma.



_________________
E.D.N. I.C.M. P.S.S.R.
Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 05/08/2012, 14:22 
Avatar utente

Iscritto il: 12/12/2011, 22:30
Messaggi: 189
credo che assumere il karma di altri sia possibile solo a chi lo conosce e ha risolto tutti i nodi del suo karma, dunque è libero. Ma se è quello di una società significa seguirne con coscienza chiara i percorsi, è cosa ben diversa. Di un singolo non si dovrebbe assumere nulla perché gli si toglierebbe l'esperienza necessaria per progredire, salvo casi molto eccezionali.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 05/08/2012, 17:31 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
In effetti, assumere il karma di singole persone non pare essere nelle facoltà nemmeno dell'iniziato (solo in quelle del Cristo), e quindi quanto ho scritto come Mahler (ritenendola una spiegazione "neutra") andrebbe corretto. A meno che non ci si possa in ciò riferire a quanto Steiner operava nel ricevere i singoli in audizioni private. Infatti, agire sul karma altrui in negativo è possibile, sia con la magia nera, sia con operazioni delittuose: dovrebbe dunque esistere anche l'aspetto speculare. Peraltro "agire sul karma di" non è la stessa cosa che "assumersi il karma di". Nel caso di RS peraltro si potrebbe considerare il grande iniziato, al pari di Cristiano Rosacroce, come "collaboratore" (si notino le virgolette :) ) di Michele, e quindi del Cristo, e pertanto in grado di assumere su di sé anche il karma di singoli individui.

Salvatore Colonna sosteneva che Steiner avesse donato alla S.A. il proprio corpo eterico, e Stefano Pederiva, richiesto di commentare la cosa, spiega che questo donare il CE corrisponderebbe appunto all'assumere su di sé il karma della SA.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 06/08/2012, 8:42 

Iscritto il: 12/09/2011, 8:29
Messaggi: 68
Località: Roma
lorenzo ha scritto:
Io penso che anche se mi iscrivo al partito sidereo-umanistico, in un certo senso ne condivido il karma. Tantopiù se ne divengo il segretario.


Ciao Lorenzo, in realtà questo che dici, è proprio quello che è accaduto.

Nella fondazione della prima società antroposofica nel 1913 Rudolf Steiner, non divenne segretario, non prese neanche la tessera, rimase solo come presenza di aiuto spirituale a coloro che decidevano in loro autonomia, di fondare una Società.

Dunqe le sorti di quella Società, non erano direttamente collegate con la sua storia personale, qualora questa Società avesse fallito, gli insegnamenti di R.S. potevano essere accolti da altre individualità, per essere utilizzati come strumento di crescita.

Per fare un esempio è come il prete che sposa i due fidanzati, lui celebra "in nome di Dio" il loro matrimonio, ma i novelli sposi non sono con esso direttamente implicati nel loro karma personale, lo sono tra loro due stessi. Se il matrimonio fallisce, il karma del prete che li ha uniti, non ne rimane coinvolto che indirettamente.

Anche nel 1922, nella fondazione della Società Antroposofica Austriaca, R.S. rimase seduto accanto a Marie Steiner tra le prime file e non intervenne. Prendeva appunti sulle varie questioni, ma ne riferiva solo per aiutare.

Diversamente nel 1923 (convegno di Natale) egli decise di far parte integrante della nuova Società, Prokofieff dice che ci pensò tantissimo, non lo voleva fare. Ad un certo punto pensò addirittura di fondare una comunità di ELetti (mi sembra in Olanda), ma alla fine non lo fece.

Volle così prendere lui stesso parte alle sorti della nuova SOcietà, volle diventarne Sergretario, e volle designare la presidenza (Albert Steffen, Marie Steiner, Elisabeth Wreede, Ita Wegman e Gunter Washmuth), senza possibilità di obiezione. O questi o niente. Volle stilarne lo statuto (con possibilità di modifca si intende, ma non ce ne furono, se non veramente marginali, e se ne dispiacque), prese parte all'organizzazione della mensa, dei turni, e di mille cose pratiche di questo tipo.

In questo caso lui fu (nell'esempio del matrimonio) uno dei due sposi, e il celebrante fu direttamente Michele (spiritualmente presente nel convegno di Natale). Infatti Steiner aveva timore che questa sua decisione non venisse approvata dal Mondo spirituale, ma ciò non avvenne, Michele approvò. Anche Christian Rosenkreutz, era presente (tant'è vero che aggiunse i motti rosicruciani alla Meditazione della Pietra di FOndazione).

Ma che vuol veramente dire prendersene il karma? Continuiamo con l'esempio dei novelli sposi.

liarem ha scritto:
credo che assumere il karma di altri sia possibile solo a chi lo conosce e ha risolto tutti i nodi del suo karma, dunque è libero.


ginogost ha scritto:
In effetti, assumere il karma di singole persone non pare essere nelle facoltà nemmeno dell'iniziato (solo in quelle del Cristo) ...


Anche io posso (se voglio e con l'aiuto del Cristo) assumere il karma di qualcuno:

Se io e mia moglie ci sposiamo, può accadere che a me piaccia andare in vacanza in montagna e a lei invece piace il mare. Se siamo abbastanza evoluti ci organizzaremo per andare una volta al mare e l'altra in montagna, ma se io non voglio assolutamente andare al mare, costringerò mia moglie a prendere una decisione: o rinunciare per sempre al mare o troncare il matrimonio. Ma tanto più una individualità è evoluta (è liberà come diceva liarem) tanto più rinuncerà facilmente alla sua preferenza (si sacrificherà), ma questo significa che tutte quelle esperienze che solo il mare poteva donarle, subiranno un mutamento karmico e dovranno avvenire in montagna, naturalmente differenziate (peggiorate). Ecco mia moglie s'è assunta parte del mio karma. Tanto più io ho un karma pesante da risolvere, tanto più mia moglie dovrà (se vuole stare con me) partecipare a questo karma, che lei non doveva scontare.

In questo senso io credo che Steiner si sia addossato il karma dei partecipanti alla Societa Antroposofica, e rinunciando a "volare in alto", si è diligentemente situato al livello di coloro con cui voleva creare in terra un involucro protettivo al moviemnto antroposofico.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Le fatiche di Rudolf Steiner
Messaggio da leggereInviato: 08/08/2012, 4:38 
Avatar utente

Iscritto il: 12/12/2011, 22:30
Messaggi: 189
pierfrancesco. e forse anche prokofieff ditemi per cortesia da dove provengono le informazioni su tutte le particolari da te citate intenzioni, decisioni, ripensamenti di RS sulla SA, dalla sua autobiografia? grazie per il chiarimento.


Non connesso
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
 Pagina 2 di 3 [ 22 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
phpBB skin developed by: John Olson
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group


Creare forum
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010