Ho avuto qualche problema ad interpretare questo passaggio dalla Scienza Occulta, capitolo 2, quando entra in campo la differenza tra Corpo e Anima. Nella versione inglese si parla di errore "fatale", non solo "grave".
E' questo tipo di errore che mi spinge a cercare chiarimenti. E siccome non sono in grado di distinguerlo, posso esserne passivo? Considerando soggettiva la mia interiorità (sono una personalità psicosomatica?) probabilmente fraintendo la funzione della memoria in rapporto col mondo.
Cita:
A base dell’affermazione che l’uomo conosca la propria memoria per mezzo dell’introspezione, che invece egli non può applicare all’animale, sta un errore grave. (Traduzione versione inglese: Se diciamo che l'uomo è consapevole della propria memoria osservando la propria vita interiore -un metodo che ovviamente non possiamo applicare all'animale- commettiamo un errore fatale.)
L’uomo infatti non può per nulla ricavare dall’introspezione l’opinione ch’egli si fa della propria capacità mnemonica, ma solo dall’esperienza del proprio rapporto con le cose e i processi del mondo esterno.
Ora queste esperienze egli le fa allo stesso modo con sé stesso, con un altro uomo e anche con gli animali.
È solo una fallace apparenza quella che fa credere all’uomo ch’egli giudichi della esistenza della memoria soltanto in base all’osservazione interiore.
Potremo chiamare interiore la forza che sta a base della memoria; ma il giudizio su questa forza viene acquistato, anche per la propria persona, a contatto dei mondo esterno, mediante l’osservazione dei rapporti tra i fenomeni della vita.
E di questi rapporti possiamo giudicare per noi stessi, come per gli animali.
Relativamente a questi problemi, la nostra psicologia abituale soffre dei suoi concetti del tutto inesatti, imprecisi, altamente fallaci per errori di osservazione.