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 Oggetto del messaggio: Il curioso incidente di un vegetariano
Messaggio da leggereInviato: 29/10/2011, 0:19 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Sono vegetariano per scelta. Avevo eliminato anche il pesce, ma quando mi sono reso conto che ciò mi comportava altri e peggiori squilibri alimentari ho ritenuto di non essere in grado di arrivare a tanto.
Comunque, né carne né salumi, che pure non mi disgustano, un po' per motivi umanitari, un po' per salute, un po' per quanto l'antroposofia mi comunica a questo proposito (tipo: "nel dopo morte avrai a che fare con l'io degli animali sacrificati", al che mi immagino questo maiale con lo sguardo severo ... ;) ).
L'altro giorno, in Germania, avendo a che fare con un menù letto troppo superficialmente, ho ordinato un piatto di patate e verdure - secondo me. Invece c'erano anche 3 belle fette di maiale scottato.
Che fare? Ero in compagnia, quindi ho subito "generosamente" proposto agli altri di papparsele: in tal modo ne ho distribuite due. Loro la carne la mangiano comunque. E la terza? Da scegliere tra: non mangiarla, per coerenza; oppure mangiarla, per evitarne lo spreco, per rispetto verso il sacrificio dell'animale.

So che a questo punto qualcuno già mi considera uno sballato, altri un fissato, ecc. Tuttavia, anche questi sono i casi veri in cui l'antroposofia viene messa alla prova dalla vita, e allora ho pensato di parlarne qui, tranquillamente.
Che ho fatto? ho valutato che c'era stato un mio errore, per il quale poteva essere giusto "pagare" in qualche modo. Ho ritenuto più importante il rispetto verso l'animale sacrificato piuttosto che il rigido attenersi ad una scelta in modo totalitario e dunque sprecarne le carni risultasse un ulteriore errore. Ho dunque mangiato la terza fetta senza particolare piacere, occorre dirlo, ma nemmeno disgusto, considerando ciò una conseguenza della mia superficialità, da mettersi nel mio conto (infatti, l'animale era stato indirettamente, si capisce, già sacrificato per causa mia).

Vorrei trovare qui di seguito i vostri pareri. Non solo le vostre personali scelte, nel caso vi foste trovati in tale situazione, ma anche un giudizio sui miei ragionamenti - o vaneggiamenti.
Grazie. G.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il curioso incidente di un vegetariano
Messaggio da leggereInviato: 29/10/2011, 14:08 

Iscritto il: 25/07/2011, 21:36
Messaggi: 131
E' che sei un vegetariano recente (da quanto?)... la tua soluzione mi sembra abbastanza accettabile, comunque. Fosse stata la mia amica Antonella (non quella che hai conosciuta tu) non sarebbe assolutamente riuscita a mangiare la carne. Anche lei fino a qualche anno fa gustava il pesce, ma ora non ce la fa più, non è che non voglia, proprio non ci riesce!
Un caro saluto ai 3 viaggiatori e alla bella Germania, pallida madre e
RIUSCISSIMO A DIVENTARE TUTTI VEGETARIANI!


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 Oggetto del messaggio: Re: Il curioso incidente di un vegetariano
Messaggio da leggereInviato: 30/10/2011, 13:32 
A mio avviso, la tua scelta è stata sensata. Proprio in virtù del ragionamento che hai condiviso qui....Certo essere rigidamente ortodossi è una via possibile, ma da sempre amo pensare (e sentire) che l'antroposofia deve vivere non nel dogma, ma nelle realtà quoitidiana.
Trovo apprezzabile che si consideri che comunque l'animale era già stato sacrificato, pertanto la possibilità era di gettare il cibo, o sacrificarsi a tua volta. La ritengo una decisione saggia.
Certamente non condivisa da tutti immagino, ma ripeto, se l'antroposofia viene da noi vissuta nello spirito che Steiner ci ha sempre caldeggiato d'avere, nuovi orizzonti potrebbero schiudersi, e chissà.....Magari davvero potremmo agire nel mondo in modo concreto, e non solo con le belle parole e fatti spesso meno coerenti, come ci viene sovente criticato da ciò che qualcuno chiama ancora "mondo esterno".


  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il curioso incidente di un vegetariano
Messaggio da leggereInviato: 30/10/2011, 13:55 
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Iscritto il: 30/10/2011, 13:09
Messaggi: 6
Colgo l'occasione per presentarmi e porre a tutti voi un cordiale saluto e grazie per l'opportunità di confronto che proponete... :)
Per quanto riguarda la questione, mi viene in mente (e perdonatemi se non ricordo dove l'ho letto o chi mi abbia raccontato l'aneddoto), che una volta il signor Steiner tenne una conferenza nella quale parlò dei funghi e della loro capacità di assorbire forze negative, come fossero un depuratore della terra. Poco dopo a cena vennero offerti dei funghi e tutti colori che avevano partecipato alla conferenza si riufiutarono di mangiarli. Steiner, per cortesia e sotto gli occhi stupiti di tutti i commensali, accettò la cena di buon grado.
Ritengo debba sempre prevalere il buon senso. Già il fatto che tu ti sia posto il problema credo sia significativo... A mio avviso, per quanto nella vita sia giusto fare delle scelte (etiche, morali, ecc...) bisogna essere anche in grado di sacrificarle laddove sia necessario, altrimenti si trasformano in forme di egoismo... E quì si apre un grande tema che nelle comunità è il primo fattore di disarmonia. Quanto devo far valere le mie esigenze, motivate da scelte di vita, rispetto ad una situazione sociale? Quanto e quando devo sacrificarmi?
Non vorrei però uscire dal seminato...
Nel tuo caso, ormai, la carne era nel piatto, gettarla avrebbe significato misconoscere un sacrificio che comunque era già stato fatto.
_misia_



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L'importante è incamminarsi...
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 Oggetto del messaggio: Re: Il curioso incidente di un vegetariano
Messaggio da leggereInviato: 02/08/2012, 16:01 
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Iscritto il: 31/07/2012, 13:14
Messaggi: 2
Ciao Gino.
Ho letto il tuo post e lo ho trovato interessante in quanto come te anche io sono vegetariano, o meglio, prevalentemente vegetariano.
Infatti già da anni, ho adottato una dieta ove l'assunzione delle proteine avviene assumendo uova e latticini, nonchè svariati alimenti vegetali.
In una dieta vegetariana bisogna avere una grande attenzione alle proteine in quanto soltanto assumendo particolari e diversi vegetali si riesce a supplire al fabbisogno dell'organismo.
Nella mia dieta ho quindi esluso tutti gli elementi carnei pesce incluso.
Devo dire comunque che di tanto in tanto sento la necessità di assumere pesce o carne, in questo caso escludendo il maiale, nell'avvertire un senso di leggerezza e di distacco per certi versi eccessivi.
Di fatto capita di trovarsi difronte a situazioni simili a quella che hai descritto in cui un elemento morale ci mette in difficoltà difronte ad un piatto inatteso.
Inoltre a ben pensare è anche difficile eliminare del tutto la presenza dell'elemento animale dai pasti. Basti pensare all'uso comunissimo dello strutto nella preparazione del pane.
Credo che come tu hai fatto difronte a quella fetta di carne sia stata una buona soluzione.
In questo caso si può anche esercitare per un attimo un senso di gratitudine
per il maialino sacrificato, anche perché mangiare quella fettina ha voluto dire armonizzare con i presenti credo, per non creare un disagio, e per evitare lo spreco.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il curioso incidente di un vegetariano
Messaggio da leggereInviato: 04/08/2012, 11:52 
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Iscritto il: 12/12/2011, 22:30
Messaggi: 189
devo assolutamente dire che lo strutto messo nel pane ha questo effetto: se la pasta madre viene ogni volta estratta dall'impasto, messa da parte per la prossima lievitazione e ogni volta così si ripete, quel poco di strutto all'interno della pasta viene potenziato in forma omeopatica una enormità di volte, agisce pertanto come un medicinale omeopatico alla centesima, millesima potenza.E dunque è sufficiente mangiarne qualche grammo per ingrassare come un maialino per decenni. Sarebbe una buona cura per i magri o affamati che si troverebbero in carne senza mangiare e risparmiando moltissimo. Pensaci Maurizio ...........che splendida situazione è proprio celestiale il maialino deve essere glorificato.


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