Oggi è 28/03/2024, 18:57

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




 Pagina 1 di 1 [ 2 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: ALCUNE CONSIDERAZIONI PERSONALI sul DENARO DI PRESTITO
Messaggio da leggereInviato: 29/03/2012, 18:43 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Quand’ero bambino mi educarono a risparmiare i non pochi soldini che il nonno mi regalava. Venivano messi in un libretto di banca e lì, come mi spiegarono, sarebbero magicamente cresciuti. Io avrei preferito spenderli (denaro d’acquisto) in liquirizia e cioccolata. Mai li avrei regalati ad alcuno (denaro di donazione), ero egoista come lo sanno essere i bambini. Avrei però potuto (un po’ a malincuore) investirli, o prestarli (denaro di prestito), che è a sua volta una forma di investimento. Così mi toccò fare. Ma quasi nessuno oggi si stupisce, come invece accadde quella volta a me, che i soldi dati in prestito producano un interesse: anzi, ci si arrabbia quando questo non c’è, o è troppo scarso.
E perché un prestito dovrebbe dare un interesse? L’economista dice: per compensarti della rinuncia ad usare subito quel denaro. Questo è ragionare astratto: vediamo un caso concreto.
L’amico Dino mi chiede un prestito perché non ha i soldi per mangiare: è giusto, è morale che debba poi restituirmi più soldi di quelli che già non ha? Che amico sono io che glieli chiedo? Però magari l’amico non è in difficoltà, ma vuole solo migliorare la sua condizione, crearsi un lavoro nuovo, investire in un’impresa. Credo io nelle sue possibilità? Se no, perché mai prestargli denaro? E se sì, e sono anche conscio che c’è un rischio che lui corre, è giusto che io mi ripari da questo rischio chiedendo un interesse costante comunque vada e lasciando rischiare solo lui? Fa così, un amico? O non dovrei rischiare il mio denaro nella sua impresa, condividendone successi e fallimenti, guadagni e perdite? Anche perché, se vogliamo, ove le cose andassero male, difficilmente prestito e interesse mi verrebbero restituiti…
Per motivi simili esiste la finanza islamica, cioè un sistema dove gli interessi sui prestiti non esistono, il Corano lo vieta (ma una volta era lo stesso anche nel mondo cristiano). Questo crescere del denaro su se stesso era visto come cosa diabolica. Ma anche le obbligazioni societarie non sono altro che dei prestiti. Diabolici, in quanto vogliamo un guadagno sicuro senza assumerci il rischio, cioè chiudendo gli occhi su chi, come e con quali risultati gestirà questo potere. Peggio ancora con i Bot, i BTP, insomma, i titoli di stato: oltre a finanziare i governi chiudendo gli occhi, operiamo contro i principi dell’economia sana, poiché permettiamo ad un potere giuridico di intervenire nel campo economico, limitando le nostre libertà. Masochismo puro.
A questo punto, ti dice il funzionario di banca, lei può sempre investire in azioni, terreni, immobili, oro. Bene, dico io, consideriamo case e terreni un po’ alla stregua dell’oro, cioè un prodotto che si deteriora poco o nulla e di cui esiste una quantità definita, non facilmente aumentabile. Se la gente lavora e produce ricchezza, tutti siamo più ricchi, ma l’oro è sempre lo stesso: aumenterà perciò di prezzo, ma questo aumento parassiterà la vera ricchezza altrove prodotta, ne ruberà una parte. Case, oro, terreni, danno illusione di aver trovato la formula dell’eternità del denaro, però questo avviene derubando chi ha lavorato. Ciò fa ammalare l’economia.
Non resta che l’investimento diretto: credo nelle capacità di un’impresa e ne condivido i fini, perciò ci investo direttamente dei soldi (corrisponde all’acquisto di azioni): se va bene o male, va bene o male anche per me. Ma così rischio! Certo, e ti devi pure svegliare! Così divieni più cosciente verso l’uso e il significato del denaro. Proprio per questo l’etica cattolica considera la Borsa una bisca: lì rischi di prendere coscienza ed autonomia, cioè quanto di peggio per il cattolicesimo.
Abbiamo visto come l’interesse fisso (o variabile, cambia poco) ti intorpidisca, ed inquini l’economia. Chiediamoci come mai si possano acquistare obbligazioni dello stato ma non azioni. Certo, sarebbe assurdo divenire proprietari di uno stato e dei suoi abitanti. Però è altrettanto assurdo (e antisociale) prestargli del denaro per averne un guadagno.
C’è un altro aspetto di cui tener conto. Quando io acquisto qualcosa, per es. una mela, io ottengo la mela, il venditore i soldi. Io elevo il mio stato (con i biglietti di banca non ci si può far nulla, con la mela sì), il venditore fa il contrario. Io metamorfoso il denaro da cosa fisica inutile a cosa utile alla vita, potremmo dire da stato fisico a stato eterico. Lui viceversa. E se li presto? (senza interesse!) Rinuncio provvisoriamente alla mela e permetto all’altro di comperarla. Cioè lui passa dal desiderio (piano astrale) all’oggetto utile (piano eterico), io invece mi allontano da questo mondo della necessità e salgo ad un mondo astrale di possibilità future (alla restituzione). A tale mondo rinuncio ulteriormente quando dono il denaro, ma mi elevo moralmente come individualità, mi libero. Il ricevente fa il percorso contrario, si impegna nel sentimento della gratitudine ecc. In tutti e tre questi casi, vengono create, tramite il denaro, continue oscillazioni nelle due opposte direzioni tra chi cede denaro e acquista libertà e chi lo riceve e si impegna nelle necessità del mondo.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: ALCUNE CONSIDERAZIONI PERSONALI sul DENARO DI PRESTITO
Messaggio da leggereInviato: 09/04/2012, 5:52 
Avatar utente

Iscritto il: 12/12/2011, 22:30
Messaggi: 189
i cattolici tendono a non sostenere le imprese e iniziative sociali? ci devo pensare per scoprire con esempi se è vero o meno.


Non connesso
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
 Pagina 1 di 1 [ 2 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
phpBB skin developed by: John Olson
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group


Creare forum
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010