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 Oggetto del messaggio: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 16/07/2011, 21:33 
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Cari amici,
questa è una mia iniziativa personale; tuttavia potrebbe venire supportata dagli amici del Gruppo di studio antroposofico itinerante del Nord Est, che da molti mesi è attivo e a cui questa stessa lettera viene indirizzata per sapere che ne pensano e se vorrebbero attivarsi in relazione alla proposta.

Vorrei organizzare un convegno, possibilmente a Rolo in febbraio 2012, ma eventualmente anche altrove e in altre date, per capire insieme, tramite interventi sintetici e succosi, con osservazioni e discussioni, ed infine proposte operative finali, quali sono gli interventi concreti, fattibili e subito "esportabili", in breve, le risposte che gli antroposofi hanno da dare alla crisi del sistema attuale con cui viene condotta l'economia mondiale. Dobbiamo proprio "aggredire" il mondo economico, dobbiamo "mutare mente".
Si tratta, a mio avviso, di ritrovare la strada per reinserire l'uomo come elemento base del discorso economico. Chi in qualche modo sa come la penso, ricorderà che personalmente vedo nell'eliminazione dell'interesse sui prestiti a favore della partecipazione economica, nonché nel parallelismo salario fisso/interesse fisso su prestiti vs lavoro autonomo/reddito di capitale, una chiave attuabile da subito sia in campo teorico che in quello pratico (sempre con i giusti correttivi che l'antroposofia può dare, questa è solo una sintesi estrema).
Lo scopo sarebbe di confrontarsi con un discorso economico quantitativo malato che oggi vuole addirittura essere insegnato come regola elementare (per es. maggior rischio = maggior rendimento), al di là di qualsiasi elemento qualitativo che implichi anche l'umanità dell'investitore. Tutto questo ci sta portando verso il baratro che sappiamo.
Ma lo scopo massimo sarebbe poter giungere ad iniziative concrete nuove, capaci di illuminare il desolante panorama nazionale (certo, al di là dei vari e benemeriti Janus, Le Madri, Ecor ecc., a cui sarebbe comunque richiesto un rinforzarsi delle concezioni economiche stesse su cui si basa il loro lavoro).
Per ora vi prego di rispondermi personalmente. Tuttavia ben presto il discorso potrà venire dislocato su un forum di antroposofia, da noi creato, che per ora è in fase di avanzata preparazione, e il cui indirizzo comunicherò al più presto.
Naturalmente non a tutti sarebbe chiesto un impegno personale oltre la sola partecipazione, ma a qualcuno - volontario - probabilmente sì, se non altro per comunicarmi le sue passate esperienze organizzative.
Vi ringrazio dell'attenzione e delle risposte, quali che siano (ma che siano!).

g.


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 Oggetto del messaggio: IMPORTANTE APPELLO A TUTTI GLI ANTROPOSOFI
Messaggio da leggereInviato: 05/08/2011, 9:16 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
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Speculazione internazionale = Brigate Rosse del 2000

Forse qualcuno si ricorda di quanto avevo postato su Antrophorum tra maggio e giugno (mi pare) a proposito dei "33 anni e un terzo".
Notando che Rudolf Steiner ci fa sapere che i pensieri avuti dagli uomini in un dato periodo tendono a concretizzarsi nella realtà dopo circa 33 anni e un terzo, avevo posto l'attenzione sul delitto Moro (9 maggio 1978, i 33 e 1/3 saranno ai primi di settembre).
In questo momento Antrophorum è chiuso, ma ricordo bene di aver sostenuto che quanto allora si svolse sul piano fisico verso una sola persona presa come simbolo, ora rischiava di verificarsi su un piano superiore e riguardare come bersaglio (su un piano probabilmente eterico) la stessa anima di popolo italiana. Questo non perché io sia un veggente, ma solo sulla base della lettura consequenziale di quanto l'antroposofia comunica (che è appunto quello che tutti saremmo chiamati a fare, piuttosto che trastullarci sulle differenze tra ortodossi patentati e tradizionalisti pecoroni - pur se talvolta anche questo ci può stare).
Come esempio di quanto sopra avevo indicato (ripeto, ESEMPI!!!) un incendio alla Cappella Sistina, un incidente riguardante astronauti italiani, e anche un vulnus grave al sistema economico-bancario italiano. Per la verità non ho avuto il coraggio di ipotizzare per l'Italia una crisi di tipo Grecia-Irlanda-Portogallo, ingannato e intimidito dal fatto che tutte le fonti spingevano a dichiarare l'Italia fuori da tale possibilità, e mi sono limitato a nominare black-out informatici o simili (pur, sinceramente, avendo pensato anche a quell'ipotesi là, che sarebbe stata la più logica e conseguente. Mi sta bene, così imparo ad aver coraggio fino in fondo)
In questi giorni (corrispondenti a quelli del rapimento Moro) il peggio sta accadendo, l'Italia è stata usata (dalle forze occidentali, come con una certa coerenza sosteneva Andrea Franco) per attaccare l'Euro, i titoli di stato crollano e occorre rendersi conto che in prospettiva ci può essere di tutto (il peggio). Intorno al 9 settembre è prevedibile che la tempesta toccherà i suoi massimi. Poi si vedrà, ma certo ci saranno vittime (non necessariamente sul piano del corpo fisico).
Da subito mi preme dire a chi si sente antroposofo che secondo me occorre prendere coscienza di questi collegamenti e fare su di essi dei pensieri intensi e, in opposizione, positivi. Realmente, questo è l'unico modo che abbiamo di influenzare il corso degli eventi, e non mi interessa se qualcuno mi deriderà per aver sostenuto ciò.
Anzi, considerato che i gruppi d'estate sono dispersi, sarebbe bene che, in più, il mercoledì sera alle 21 ci ritrovassimo spiritualmente a meditare brevemente su questo, ciascuno nel suo luogo, soci o non soci, in modo da sentire la forza di questa "muraglia cinese" che quasi solo noi possiamo costruire.
Non si tratta di preoccuparsi egoisticamente per i propri risparmi o per l'Italia. Si tratta di pensare, di riflettere, di meditare su come la potenza del denaro arimanicamente utilizzata stia distruggendo la libertà degli uomini, e su come R. Steiner indicasse necessaria una posizione mediatrice dell'Europa rispetto a Cina ed America, cosa impossibile se l'Europa non si drizzerà subito a proteggere sé stessa.
Perché in realtà bastano pochi umili positivi per salvare una città di dannati. Ma i pochi devono anche attivarsi.
Vi prego di rispondere, se possibile. G.


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 12/08/2011, 9:40 

Iscritto il: 12/08/2011, 9:35
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L'idea della triarticolazione di Steiner è l'unica via in grado di rimediare al caos sociale odierno. Saluti a tutti


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 02/09/2011, 22:50 
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Ho inviato a coloro che avevo sollecitato riguardo l'idea del Convegno Economico, la seguente mail:

Cara\o amica\o, l'iniziativa trascritta, qui sotto a suo tempo proposta, non ha ottenuto che pochissime risposte. Pertanto, nonostante personalmente percepisca una certa urgenza, è un fatto che non è possibile per ora organizzare il convegno di cui parlavo.
Ciò non toglie che, secondo me, valga la pena di insistere (e lo scrivo in trepida attesa dei disastri che in questo settembre, sulla base delle comunicazioni di Rudolf Steiner, sto attendendo per l'Italia - ma lasciamo stare).

Propongo allora una cosa diversa e più semplice: un incontro preliminare tra 4\10 persone al solo scopo di verificare se di tale convegno sussista la necessità, ed in caso di risposta positiva cominciarne la preparazione stessa.

Ti chiedo solo di rispondere indicando il tuo interesse e la tua eventuale disponibilità, anche se ridotta. Lo puoi fare , in primis, rispondendo a questa mail. Se poi vuoi aggiungere un contributo nel forum Antroponordest te ne sarò ancor più grato.

G.



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Messaggio da leggereInviato: 06/09/2011, 22:37 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
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Stanno arrivando i giorni peggiori, secondo quanto scritto più sopra. E oggi, in prima pagina del Sole-24Ore, l'articolo di fondo del direttore Napoletano sembra far inconsapevole riferimento a quanto s'era detto sulla base di R.Steiner.

Cita:
L'assuefazione allo scandalo quotidiano che investe direttamente il Presidente del Consiglio, suoi ministri e loro strettissimi collaboratori, uomini rappresentativi del più importante partito dell'opposizione (e non solo), mina alle radici la coscienza civile di un paese, indebolisce in modo preoccupante la sua fibra etica, tocca al cuore l'identità della Repubblica Italiana e la forza propulsiva della sua comunità di cittadini e della sua economia.


"Tocca al cuore l'identità": il giornalista descrive così quanto, secondo le mie parole,
Cita:
rischiava di verificarsi su un piano superiore e riguardare come bersaglio (su un piano probabilmente eterico) la stessa anima di popolo italiana


Tutti ricordiamo la geometrica potenza delle Brigate Rosse, in chiaro stile arimanico. Non resta che attendere pochi giorni, vedremo fuochi artificiali ad un livello superiore, il livello dell'anima di popolo italiana.
Come sempre, spero di sbagliarmi, o che qualcosa/qualcuno intervenga. Noi possiamo farlo mercoledì sera, come detto sopra.


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 14:19 

Iscritto il: 25/07/2011, 21:36
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Che ci sia necessità estrema di occuparci di economia sono convinta. Ho due amiche che stanno facendo letture su questo (la decrescita felice e altri su quel filone). Io però mi dimentico regolarmente di pensarvi al mercoledì sera - temo sia grave - e non so nulla di economia (se non che questa in atto è folle e destinata al fallimento, in fin dei conti voto verde!) né di cosa proponga Steiner in questo campo. Perciò non posso dare granché di contributo...


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 21:58 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
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Forse può aiutare ripercorrere almeno in parte quanto già fu postato su Antrophorum.

8 maggio 2011 (scritta da me)
La ricorrenza dell'anniversario del 9 maggio (uccisione di Aldo Moro, 9\5\78) mi spinge a far presente alcune altre "coincidenze" e valutare se da esse siano possibili delle previsioni.
Mi spiego. R. Steiner ci indica che dopo un periodo di 33 anni e un terzo, quello che gli uomini avevano inizialmente pensato, vissuto nell'ambito dell'idea, produce degli effetti nell'ambito materiale del mondo. Ora, faccio notare che il '68 francese, quello più noto, trovò il suo culmine tra il 2 e il 13 maggio 1968. Si trattò di una specie di esaltazione luciferica che, pur contenendo anche istanze "giuste", sarebbe dovuta essere in qualche modo gestita dalle coscienze, onde non evitare una sua degenerazione. Cosa che in effetti poi avvenne, con tutta una scivolata verso il terrorismo, le droghe e un presunto comunismo su cui non sto a dilungarmi, essendo ben nota.
Fenomeni luciferici non controllati, non moderati, non metamorfosati portano però a conseguenze "arimaniche". Da una parte si può notare che dopo l'esaltazione artistico-espressiva degli anni 60, gli anni 70 abbiano rappresentato il trionfo del freddo, del fotografico, del bianco e nero irrigidito; e anche degli ultimi sprazzi di potere dei vari partiti comunisti. Ma dal punto di vista che più ci interessa, ecco che, facendo i conti, 33 anni e 1/3 dopo il maggio '68 abbiamo l'11 settembre 2001, il trionfo di Arimane. Pensieri luciferici hanno portato ad incarnazione realtà arimaniche. Se non ve ne eravate accorti ...
Se poi pensiamo alla morte di Moro, che fu il culmine, in Italia, di quel sentire freddo da anni '70, un culmine ancora una volta arimanico nei suoi effetti (morte e proclami di guerra), allora ci possiamo chiedere: a distanza di 33 anni e 1/3, cioè nel settembre 2011, che tipo di conseguenze possiamo attenderci?
Mi permetto di immaginare conseguenze a livello ancora più grave, di tipo "asurico". Immagino gravi minacce per l'integrità dell'io, e anche della vita stessa in generale, nel nostro paese. Più avanti cercherò di essere più preciso, con grave sprezzo del ridicolo.

Poiché però non sono un "veggente certificato" come altri che insegnano qualunque fantasia attraversi la loro testa, ma semplicemente un creatore di ipotesi, giro la domanda anche ai frequentatori di Antrophorum.

10 maggio
Tornando alle "conseguenze" prossime di ciò che durante il caso Moro fu pensato ed operato: se crediamo a Rudolf Steiner, questa non èuna teoria, e tantomeno un giochino, ma una certezza. Ci resta solo da cercare di capire - goethianamente - in quali direzioni andranno i fatti.
Ragionando.
Se l'apertura "eccessiva" del 68, che aveva portato ad una certa\incerta libertà di costumi ed una velocità "solare" dei cambiamenti morali ha portato alle torri gemelle, con distruzione nel piano materiale di vite ed edifici; se cioè la distruzione di un vecchio sistema di valori relativi all'anima, al cuore, alla sessualità, al centro dell'uomo ha portato alla distruzione di un sistema organizzato interno alla città "centro del mondo"; e se notiamo che ambedue i sommovimenti utilizzano per uccidere il vecchio le parti eminenti ed emergenti dello stesso vecchio, e cioè il benessere e il nuovo senso di libertà nel primo caso, i grattacieli e gli aerei nel secondo;
allora ci resta da chiederci: che cosa realmente avvenne con il caso Moro? Il vecchio che fu ucciso era proprio un uomo, colpito per sommuovere e sopprimere il vecchio mondo politico; lo strumento per far ciò (le armi) sorgeva in questo caso dalla parte "nera" della civiltà contestata.
Dunque possiamo attenderci che cambi il piano - vedremo poi come - ma la qualità dei mezzi usati corrisponda. Qualcosa verrà distrutto, e questo qualcosa riguarda l'aspetto più individualizzato del vecchio mondo, non più politico, ma, per esempio, eterico, o fisico, o ancora finanziario.
Lo strumento sarà tratto dalla parte peggiore dello stesso vecchio che verrà distrutto. Per esempio il nucleare, o la speculazione finanziaria, o la rete. O addirittura un sommovimento tellurico. Non dimentichiamo che le forze ora dovrebbero agire sul piano asurico.
Chi agirà dovrebbe infine avere un "grado", un "livello" assai superiore a quello dei semplici terroristi. Non si tratta, comunque, di Fukushima, e non tanto per le discrepanze cronologiche, ma soprattutto perché la cosa dovrebbe riguardare l'Italia (o magari la Russia, se gli imput ai terroristi giunsero dall'Unione Sovietica).

Che tipo di esito dovremmo dunque attenderci per il settembre 2011?
Posto che in Italia di nucleare non ce n'è, ma in Russia sì, facciamo una piccola serie di esempi, su cui esercitare la percezione e la sensibilità.
Gravissimo incidente nucleare in Russia.
Incidente a navicella spaziale che riguarda l'Italia (per es: precipita su Milano, c'è un italiano dentro...) o la Russia
Risveglio del Vesuvio, dell'Etna o del vulcano in mezzo al Tirreno.
Guerra portata dai Libici in Italia con un attentato.
Distruzione della Cappella Sistina (o simile) per un incendio.
Collasso del sistema magnetico-internet ecc. su cui si regge il sistema bancario italiano.


Mi fermo qui perché, ad onta delle eventuali apparenze, non ho nessun gusto dei disastri, né mai ho avuto interesse per quei film - e ce n'è sempre di più - basati su disastri, esplosioni, guerre ecc.: anzi! Ne parlo perché mi sembra di aver individuato delle connessioni: se queste avessero riguardato esempi umili ed edificanti ne sarei stato maggiormente felice: ma così non è.
Osservo solo che forse l'evento non dovrebbe essere così vasto, così generalmente distruttivo, se non altro perché i pensieri arimanici dei terroristi uccisero comunque pochi uomini (sei, credo) e, se pur sconvolsero tutta l'Italia, ciò avvenne soprattutto sul piano politico e delle coscienze. Per questo motivo l'ipotesi dell'Etna, anche in relazione a Cayce, quella della Sistina e quella del nucleare in Russia mi appaiono come più probabili, anzi, "probabili" delle altre.

12 : Maggio 11, 2011, 11:46:30 am »

Cercando di interpretare quanto dettoci da R. Steiner su certe ricorrenze, io, lo ripeto, con sommo sprezzo del ridicolo - e comunque con la massima serietà - ho creduto di poter dedurre che nel prossimo settembre potrebbe accadere in Italia un riflesso di quello che fu l'assassinio di Aldo Moro.
Questo riflesso dovrebbe consistere in un danno, un vulnus, patito non più da una o più persone ("io") ma addirittura da qualcosa, o qualche istituzione, che rappresenta l'anima del popolo italiano, e, per quella via, dallo Spirito di popolo italiano stesso. Danno grave ma non particolarmente esteso, anzi, probabilmente concentrato, un po' come una ferita da pallottola (deduco questo aspetto dagli stessi esempi su cui mi sono basato).
Ho portato l'esempio di un incendio alla Cappella Sistina: questo, di tutti gli esempi fatti, resta il più appropriato. Molti degli altri servivano solo a mettere in moto dei "ragionamenti immaginativi". Ma anche questa immagine resta appunto un semplice esempio, e mi dispiace di non riuscire ad essere meno generico di così. Si converrà che peraltro, da un altro punto di vista, sono stato fin troppo specifico.

Giugno 25, 2011, 10:58:55 pm »

Avevo così esemplificato: "Collasso del sistema magnetico-internet ecc. su cui si regge il sistema bancario italiano".

Ora il mondo delle agenzie di rating si è fatto interprete di quell'America che vuol distruggere le energie sane dell'Europa: prima un uppercut alla Grecia, poi un calcio in bocca alla Spagna, ora una serie di colpi all'Italia, non tutti insieme, ma proprio uno al giorno, portati dalle agenzie di rating americane.
Mi sembra evidente che questi risultati derivino dall'aberrante legge dei prestiti ad interesse: chi è meno affidabile deve pagare di più. Non si entra nel merito, non si attivano aspetti umani, la cosa passa tutta all'interno di leggi del denaro spacciate per economiche, come se ignorare l'uomo fosse più scientifico che impegnarsi a considerarlo (almeno la finanza musulmana proibisce l'interesse su prestiti, e anche per il vecchio cattolicesimo, denaro che produce denaro era cosa demoniaca).
Se vogliamo, è l'effetto dell'aver spostato la libertà sul piano economico, da quello spirituale.
Beh, non vorrei che la previsione di cui sopra, buttata là per settembre solo per esemplificare, fosse la versione ottimistica di un vero e proprio collasso economico europeo, che ovviamente passerebbe per il collasso spagnolo e italiano.
L'unica cosa buona è che le agenzie di rating (Moody's, Standard & Poors, Ficht) hanno mostrato il loro vero volto e di chi siano al servizio. Ci vorrà molto per buttarle in discarica?
L'esempio migliore lo sta dando ... la Cina: hanno creato una loro propria agenzia di rating, che sta dando giudizi ben diversi dalle tre sorelle.
Peraltro, abbiamo la grande occasione di passare da un economia dei prestiti a interesse ad una di prestiti senza interesse ovvero partecipazioni a rischi e guadagni, dove almeno l'attività svolta, lato legato in parte all'umano, viene valutata. Ma temo la falliremo alla grande, purtroppo: ne siamo troppo lontani.


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 22:03 
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Parole dell'economista Luigi Zingales, articolo in prima pag. Sole24Ore 11/9/2011

Cita:
Il 9 di settembre 2011 rischia di essere ricordato come la data di inizio della fine dell'euro. Le dimissioni di J.Stark ... sono una presa di distanza della Germania da un'istituzione in cui non si riconosce più.


Dunque sarebbe l'euro il Moro, la vittima di oggi?


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 22:05 
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michaela ha scritto:
Che ci sia necessità estrema di occuparci di economia sono convinta. ... Io però mi dimentico regolarmente di pensarvi al mercoledì sera - temo sia grave - e non so nulla di economia ... né di cosa proponga Steiner in questo campo.

Che sia giunta l'ora di studiare insieme le conferenze di R. Steiner su economia e triarticolazione?


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 Oggetto del messaggio: Re: PROPOSTA DI CONVEGNO ANTROPOSOFIA-CRISI ECONOMICA
Messaggio da leggereInviato: 15/09/2011, 0:27 
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Come detto in precedenza, il danno nei confronti dell'Italia doveva essere grave ma concentrato, lasciare strascichi ma essere superabile. Se ciò è vero, in questi giorni abbiamo toccato il punto più basso, cioè il più forte come attacco finanziario. Gli strascichi sono già garantiti (tasse, modifiche istituzionali...), ma il periodo peggiore essendo finito dovremmo d'ora in poi risollevarci pian piano (che significa non in linea retta, ma un po' su, poi giù, poi più su di prima ecc.)

Non ho la sfera di cristallo, ma ricordo che l'uccisione di Moro e della scorta segnò l'apice dell'attività BR ma anche l'inizio di un rapido declino. Mi aspetto dunque qualche duro colpo portato alle agenzie di rating americane e ai loro compari tipo Goldman Sachs e compagnia. So che queste considerazioni sembrano un po' troppo meccaniche, ma approfondirle sarebbe un lavoro enorme per me e quasi incomprensibile per tutti.


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