Oggi è 28/03/2024, 16:57

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




 Pagina 1 di 1 [ 6 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Il denaro e i ritmi universali: piccole osservazioni
Messaggio da leggereInviato: 22/11/2011, 22:13 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Il ritmo dell'anno, con le stagioni, con l'espandersi dei corpi della terra in estate e il loro riconcentrarsi in inverno, è in rapporto con quelli del nostro corpo fisico. In Primavera noi usciamo dal nostro corpo fisico, astrale ed eterico si espandono, sino al culmine estivo, per poi tornare a rinchiudersi progressivamente sino a S. Michele e poi sino alla massima concentrazione del Natale e delle notti sante.

Il ritmo del nostro corpo eterico è invece in rapporto con il mese, che è in rapporto con il ritmo della luna. Un mese è un tempo adeguato perché ciò che apprendiamo si inserisca nell'eterico, entri cioè negli automatismi della nostra vita, manifestando i suoi effetti in un piano profondo. Non a caso le indicazioni per gli esercizi (i 5 o 6 esercizi) propongono periodi iniziali di un mese ciascuno. Perché così possiamo farli veramente nostri.

Con l'astrale è collegata la settimana, a sua volta legata da una parte alle fasi lunari e dall'altra ai pianeti, come mostrano i nomi dei giorni. In una settimana i nostri moti incontrollati dell'anima possono placarsi, dopo una settimana certe infatuazioni spariscono, o si attenuano assai. La mobilità dell'astrale è dunque superiore a quella dell'eterico, che deve fare i conti, al piano inferiore, diciamo così, con il più pesante corpo fisico. Così come la mobilità dell'aria è diversa, e maggiore, rispetto a quella dell'acqua, che è a contatto con la terra.

Ogni notte l'io si allontana dal corpo, e torna la mattina seguente, con la sua coscienza: il ritmo del giorno è dunque in rapporto con quello dell'io. Quello che la Terra fa in un anno, l'io lo fa ogni giorno.

Fin qui la scienza dello spirito (ma potremmo aggiungere mille altre osservazioni, dal ritmo dei settenni e a quello vita\morte, da un lato, legati a ritmi cosmici più elevati, a quelli del respiro e del battito cardiaco, anch'essi in rapporto numerico con il grande anno cosmico).

Qui volevo solo aggiungere qualche minuscola considerazione a tanta saggezza. Per esempio, mi chiedevo come mai nel mondo "meridionale" la paga del bracciante fosse, classicamente, "a giornata", mentre quella del lavoratore dipendente viene data ogni mese. Il lavoro con minima partecipazione dell'io, privo di legami che oltrepassino il tramonto, vuole subito il suo compenso. Il rapporto di dipendenza, con un maggiore legame, segue invece i ritmi della vita, richiede un attesa maggiore. Addirittura il professionista, autonomo, viene pagato in differita, anche dopo la fine del lavoro: esiste là un rapporto più intenso tra gli io, e l'io ha come sua forza la caratteristica di saper attendere. Viceversa, il commerciante vuole subito il denaro, quando vi consegna la merce: lì l'implicazione dell'io è minima, tutto passa negli oggetti. Tant'è vero che, non così tanti anni fa, quando il rapporto tra negoziante e cliente era più stretto, più umano, era frequente l'abitudine di segnare sul conto e pagare ogni mese, o settimana.

La maggiore velocità di circolazione del denaro sembra dunque in rapporto con la minore partecipazione dell'io, salvo altre discordanti osservazioni. L'atto del pagare ci si rivela qui come una rottura di un legame, piuttosto che come la creazione di esso. In conformità con la frase: ho pagato il mio debito, e ora sono libero.

Resterebbe l'eccezione della Gran Bretagna (nel "paese dell'anima cosciente" la busta paga ha un ritmo settimanale), ma è una eccezione apparente: il ritmo più frequente della busta paga nel paese dell'anima cosciente rivela semplicemente, secondo me, che la "dipendenza" nel lavoro non viene vista dal lato del rapporto e della fiducia, ma viene considerata come un gradino di minor valore, rispetto alle mete di quella società. Un po' come una specie di bracciantato a livello superiore. E pertanto pagata più spesso, in conformità a questa "regola" del "me ne tiro fuori".

Vogliate scusare queste considerazioni scritte e rielaborate sul campo, e forse irrilevanti. Mi dicono che il flemmatico pensa mentre scrive, o parla, e pertanto può persino risultare irritante. Però internet non è luogo per collerici, e allora ...


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il denaro e i ritmi universali: piccole osservazioni
Messaggio da leggereInviato: 09/03/2012, 0:13 
Avatar utente

Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Tornando al rapporto tra velocità di circolazione del denaro e implicazione dell'io, riflettevo sull'uso del Pagobancomat e delle carte di credito. Non voglio demonizzare nulla, ma solo notare che nella smaterializzazione dei mezzi di pagamento abbiamo una minore coscienza dell'io (tendenziale) e, paradossalmente, maggiore influenza del materialismo. Il minore coinvolgimento sensoriale rispetto all'uso del denaro liquido (contanti) porta infatti a considerare il valore del denaro come essenzialmente numerico, astratto. Occorrerebbe dunque compensare con una maggiore presa di coscienza: se questo non avviene, percentualmente abbiamo dunque, per così dire, una minore quota di coscienza.

All'inizio del secondo Faust Goethe sbeffeggia l'invenzione di quei pezzi di carta che allora erano gli assignat, cui oggi corrisponde proprio il contante, carta e metallo. Dal 1971 il dollaro non è più convertibile in oro (le altre monete anche da prima), e uno stato può stampare quanto vuole, al massimo la sua valuta sarà deprezzata. Viene detto che il valore del denaro è oggi in rapporto con l'insieme dell'economia di un paese e dei suoi mezzi. Però ciò può durare finché esiste fiducia, ma in caso di crisi, panico, paure ecc. che succederà? Da ciò viene che l'opinione pubblica risulta continuamente manipolata per creare un alone di fiducia verso la moneta stessa. In tal modo, il circolante nel mondo è tale che si potrebbero acquistare ben tre volte tutti i beni esistenti al mondo. Un caso evidente di sovravvalutazione. Una bolla che potrebbe esplodere prima o poi. Ma soprattutto, lo stesso meccanismo che fu sbeffeggiato da Goethe: la creazione di ricchezza ... stampando.


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il denaro e i ritmi universali: piccole osservazioni
Messaggio da leggereInviato: 20/08/2012, 20:14 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
ginogost ha scritto:
All'inizio del secondo Faust Goethe sbeffeggia l'invenzione di quei pezzi di carta che allora erano gli assignat, cui oggi corrisponde proprio il contante, carta e metallo.
Non so di quali assignats parlava Faust: a scuola imparai che gli assegnati si fondavano su quanto si prevedeva di ricavare dalla vendita dei beni nazionali (anzi, dei beni sottratti al clero)(Papier-monnaie dont le paiement était assigné sur la vente des biens nationaux, émis pendant la Révolution.) mentre oggi il contante non si fonda proprio su nulla, se non la fiducia e l'accordo, e il riconoscimento condiviso sul potenziale economico-politico (ma corre dire anche militare) di chi lo emette.
ginogost ha scritto:
Dal 1971 il dollaro non è più convertibile in oro (le altre monete anche da prima), e uno stato può stampare quanto vuole, al massimo la sua valuta sarà deprezzata.
Magari! Separiamo pure l'economia dalla sfera del diritto ma fintantoché non avremo la triarticolazione, forse è meglio che a gestire le emissioni siano le banche nazionali guidate da politici che ne debbono rispondere al popolo piuttosto che enti sovranazionali amministrati da burocrati legibus soluti scelti da elites sconosciute ed autolegittimantisi.
ginogost ha scritto:
In tal modo, il circolante nel mondo è tale che si potrebbero acquistare ben tre volte tutti i beni esistenti al mondo.
Scusa G, intendi proprio il circolante, cioè l'insieme delle banconote e delle monete usate come mezzo legale di pagamento?


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il denaro e i ritmi universali: piccole osservazioni
Messaggio da leggereInviato: 20/08/2012, 21:00 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
ginogost ha scritto:
mi chiedevo come mai nel mondo "meridionale" la paga del bracciante fosse, classicamente, "a giornata", mentre quella del lavoratore dipendente viene data ogni mese. Il lavoro con minima partecipazione dell'io, privo di legami che oltrepassino il tramonto, vuole subito il suo compenso. Il rapporto di dipendenza, con un maggiore legame, segue invece i ritmi della vita, richiede un attesa maggiore. Addirittura il professionista, autonomo, viene pagato in differita, anche dopo la fine del lavoro: esiste là un rapporto più intenso tra gli io, e l'io ha come sua forza la caratteristica di saper attendere. Viceversa, il commerciante vuole subito il denaro, quando vi consegna la merce: lì l'implicazione dell'io è minima, tutto passa negli oggetti. Tant'è vero che, non così tanti anni fa, quando il rapporto tra negoziante e cliente era più stretto, più umano, era frequente l'abitudine di segnare sul conto e pagare ogni mese, o settimana.
Caro G, mi pare ne avessimo già parlato, mi ripeto solo qui anche se tu affronti lo stesso tema riferendo delle conferenze di Trieste.
Il bracciante viene pagato la sera (o a mezzogiorno, quando come al mercato ortofrutticolo il lavoro inizia all'alba) perché altrimenti il giorno dopo lui e famiglia non saprebbero cosa mangiare, e neppure sanno se ci sarà ancora lavoro (sai cos'è il caporalato? sai che vuol dire mettersi in fila con uno che passa e dice "vieni tu col berretto rosso, tu con la giacca verde ecc.?)
Il lavoratore dipendente, con un rapporto stabile, può fare affidamento su una retribuzione che gli arriverà costantemente, può comprare a rate, può avere credito e concederlo al suo padrone.
L'io avrà la caratteristica di saper attendere, ma la pancia no.
E comunque, pure il medico è pagato immediatamente dopo aver fornito la prestazione.
L'idraulico che ripara il rubinetto di solito viene pagato subito, se invece fa un bagno nuovo probabilmente passeranno mesi prima che ottenga tutto il compenso.
Lo stesso il dentista, a seconda che faccia un’otturazione o un intervento più complesso.
------------
Nota che non vuole essere né polemica né personalistica: finiamola di agitare i quattro miseri concetti appena appresi (appresi?) dall’antroposofia pensando di far uscire dalla provetta la trovata geniale, tante volte sono solo banalità non pensate fino in fondo (come tante delle mie, del resto).


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il denaro e i ritmi universali: piccole osservazioni
Messaggio da leggereInviato: 20/08/2012, 21:02 
Avatar utente

Iscritto il: 21/07/2011, 18:17
Messaggi: 40
Cita:
Resterebbe l'eccezione della Gran Bretagna (nel "paese dell'anima cosciente" la busta paga ha un ritmo settimanale), ma è una eccezione apparente


Lì si ragiona spesso, per non dire sempre, in stipendio annuale lordo...quindi incluso di tredicesima e vacanze...


Non connesso
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il denaro e i ritmi universali: piccole osservazioni
Messaggio da leggereInviato: 21/08/2012, 2:17 
Avatar utente

Iscritto il: 12/12/2011, 22:30
Messaggi: 189
a noi studiosi di antroposofia risulta difficile esprimere le esperienze individuali , le traduzioni odierne come ci esorta RS. Non facciamo della poesia da definizioni, ma continuiamo a dare definizioni: es. la mela è rossa e verde, oppure gialla con punti scuri, e non riusciamo a poetare sul fatto che la mela giunga fino al confine della sua rotondità e lì si fermi, che si intenerisca e diventi succosa al termine dei suoi giorni e all'inizio sia invece ben più solida e dura a differenza dell'uomo che da neonato è più tenero e poi si consolida sempre più nella maturità e vecchiaia.
Tutto questo per dire che facciamo già fatica a vedere il nostro corpo eterico e quello di piante o animali, se poi ci dicono che l'eterico è in relazione con luna,sole settimane o mesi, paghe mensili o settimanali ci perdiamo.

Scusatemi molto, io vorrei ascoltare un artista che mi dice: mentre ricevi il tuo denaro oggi e anche domani, fra 7 giorni o 1 mese il tuo eterico tende la mano assieme al braccio fisico guidato dall'astrale e io, in sonno se solo con l'eterico lo accogli e va bene perché non protesteresti nemmeno un minuto, con il fisico soltanto se tu fossi morto , automa o anche iniziato, con l'astrale perché ne avresti gioia o dolore, rammarico o esaltazione, con l'io perché calcoleresti subito il bilancio oppure ignoreresti di proposito il fatto per esercitare tutto te stesso in altre attività di conoscenza o nel sapere chi, perché quale futuro effetto....... MA GRAZIE COMUNQUE PER QUESTE DISQUISIZIONI A VOI ; SONO SEMPRE SAPIENZA.


Non connesso
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
 Pagina 1 di 1 [ 6 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
phpBB skin developed by: John Olson
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group


Creare forum
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010