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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 18/06/2012, 15:50 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
SIMBOLO APOSTOLICO
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

CREDO NICENO-COSTANTINOPOLITANO
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù
Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero
da Dio vero, generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono
state create.
Per noi uomini e per la nostra
salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo si è
incarnato nel seno della Vergine
Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio
Pilato, mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per
giudicare i vivi e i morti, e il suo
regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita, e procede
dal Padre e dal Figlio. Con il Padre
e il Figlio è adorato e glorificato, e
ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa
cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo per il
perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 19/06/2012, 13:37 

Iscritto il: 12/09/2011, 8:29
Messaggi: 68
Località: Roma
ciao Lorenzo, che vuoi dire?

... che abbiamo perso nel tempo, la compresione delle cose basilari del Cristianesimo? E che alla fine ci siamo aggrappati alle scritture?

Sono sempre più convinto che solo la Scienza dello Spirito, oggi abbia quella potenzialità di farci penetrare nei misteri profondi del Cristianesimo. Sono rimasto colpito dalla testimonianza della von Halle, che dapprima consideravo con un leggero sospetto, riguardo alle sue dichiarazioni sul Corpo di Resurrezione (fantòma), che lei ha acquisito per Karma assieme alle stigmate:

Judith von Halle, E se Lui non fosse risorto.


... può persino accadere di udire conversazioni attraverso le porte, i muri, o addirittura in altre case. L'effettiva particolarità del fantòma riguardo ai sensi consiste dunque in quest'estrama "espansione". Si manifesta nel fatto che l'attività sensoriale non è limitata dall'organizzazione corporea fisica ed eterica, ma si esplica direttamente nel fantòma. Esso può, al contrario del corpo eterico, distaccarsi dal corpo fisico senza per questo mettere in repentagliko la sopravvivenza terrena dell'essere umano. Questo corpo-fantòma [...] non è soggetto né alle leggi dello spazio né a quelle del tempo. In tale dimensione al di fuori dello spazio e del tempo, propria del mondo spirituale, esso può quindi giovarsi dell'esperienza stessa della percezione sensoria; diventa il generatore, il vivificatore della sostanza dei sensi.


ma nel continuare la lettura, mi sembra di scorgere in quello che dice una certa verità, quando parla ad esempio della discesa del Cristo negli inferi:


In questo senso il Cristo può essere inteso come Signore del Karma, in quanto se non fosse disceso nel regno di Arimane e non ne avesse incatenato il potere, l'essere umano si sarebbe reincarnato egoista. Già dalla nascita sarebbe stato egoista, senza la possibilità del libero arbitrio di diventarlo o no.

In questo sabato di Pasqua [il giono successivo alla morte] il Cristo, nel regno della morte, diede all'anima degli uomini i semi del corpo di resurrezione, redimendoli così dalla incapacità di crearsi da soli il loro karma, e dall'impossibilità di mettersi "nel giusto rapporto con il Cristo", per poter attrarre il secondo Adamo. Egli guidò i morti dalla sfera terrena di Arimane verso gli spiriti planetari macrocosmici.

L'incatenamento di Arimane, che avvenne con il risveglio della morte allo spirito, non deve essere immaginata come una lotta cruenta. Ma piuttosto il Cristo porta ad Arimane, nelle profondità degli abissi, qualche cosa che gli mancava: una luce d'amore che penetra nella rigidità delle tenebre. Il Cristo non porta nessuna bomba per combattere contro Arimane, è l'amore raggiante del figlio d Dio che incatena le forze di Arimane. Arimane è impotente contro l'impotenza.


e la veracità della sua testimonianza la trovo da queste piccole/grandi frasi:


Ecco perché, un giorno in cui sei stanco di tutti i problemi, di praticare gli esercizi, e cerchi dei risultati più veloci nel campo della scienza spirituale, è di grande aiuto considerare l'immenso sacrificio delle'essere del Cristo e lasciarsi pervadere dalla consapevolezza che i risultati si compiono solamente tremite un'incrollabile fedeltà verso lo spirito. Questi risultati - e qui l'uomo deve sforzarsi di guardare oltre "il bordo del piatto" della sua attuale incarnazione - si imprimeranno, al più tardi nella prossima incarnazione nella sua configurazione, come un sigillo.


e nella fedeltà all'idea, o fedeltà al Cristo trovo corrispondenze anche in Scaligero:

Da Iside-Sophia la Dea Ignota

Tutte le operazioni descritte dall'alchimia alludono sostanzialmente a processi di redenzione del pensiero, in particolare al suscitamento del germe segreto della trascendenza, ai fini di una trasformazione dell'anima che giunga sino alla corporeità. Sino alla corporeità può operare solo la forza che equivale al fuoco della Pentecoste. A differenza di Giovanni che battezzava nell'acqua, il Christo poteva battezzare con il fuoco.

La forza segreta del pensiero è identica a quella che si sprigiona nella fiamma della Pentecoste. La differenza è che la fiamma della Pentecoste fu donata come premio a esseri che l'avevano meritata, in quanto, malgrado i loro limiti terrestri avevano sviluppato verso il Christo il massimo della fedeltà possibile al tipo umano di quel tempo: mentre la Pentrecoste di questo tempo è bensì anch'essa dono del Logos, ma è un dono che l'uomo deve conquistare, in quanto liberamente lo riconosca e lo decida.

Come essere libero, l'uomo è capace di scegliere tra la vita "tellurica", che è il dominio degli istinti, e la via dello spirito che supera e trasforma il mondo degli istinti. Nel pensiero, lo Spirito Santo è presente come trascendenza: nell'atto interiore libero, la trascendenza si fa coscienza. L'Io penetra nell'anima, cioè nell'anima della Terra, vincendo la materia: realizzando lo Spirito nella Materia, che è il Christo.

La risposta dell'anima al contatto con l'Io è la gioia di essere sul sentiero. Questa originaria beatitudine è la Vergine Sophia.

[... e qualche riga prima scrive ...]

L'Io è sul punto, di attuare coscientemente la coincidenza con la trascendenza del pensiero, ma non l'attua, perché un lungo lavoro di degnità deve essere previamente preparato nel profondo. Se si potesse indicare una qualità che riassuma tutte le virtù richieste al discepolo per la realizzazione della trascendenza del pensiero, si dovrebe dire la FEDELTA'.

La fedeltà all'idea prima e perciò all'insegnamento, la fedeltà alla verità intuita, all'amore intuito, la fedeltà al proprio maestro, la fedeltà alla direzione che ha indcato il giusto sentiero, la fedeltà alla propria tradizione ineriore, la fedeltà allessenza della fedeltà. Che è la Vergine Sophia.

Chi crede che in tale direzione valga l'astuzia umana necessaria alle conquiste esteriori, s'inganna fortemente: non avverte di seguire il sentiero del tradimento, dal quale potrà distoglierlo la serie dei fallimenti dell'impresa interiore, soprattutto l'avvertire la scomparsa della giusta ispirazione e della luce intuitiva. La trascendenza del pensiero gli diviene irraggiungibile, persino inconcepibile.


Un saluto Pierfrancesco


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 20/06/2012, 13:25 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
ciao Pierfrancesco
dei due Credo si era parlato nell'ultimo incontro del gruppo itinerante, non volevo dire nulla, solo riportare i testi
le tue lunghe citazioni mettono tanta carne al fuoco... e io che sono vegetariano...


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 20/06/2012, 14:48 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
pierfrancesco ha scritto:

La risposta dell'anima al contatto con l'Io è la gioia di essere sul sentiero. Questa originaria beatitudine è la Vergine Sophia.

..............

La fedeltà all'idea prima e perciò all'insegnamento, la fedeltà alla verità intuita, all'amore intuito, la fedeltà al proprio maestro, la fedeltà alla direzione che ha indcato il giusto sentiero, la fedeltà alla propria tradizione ineriore, la fedeltà allessenza della fedeltà. Che è la Vergine Sophia.

[/color]

Un saluto Pierfrancesco


Amerei avere su questo il parere di Michela, e in generale delle amiche che pensano che il nostro gruppo dovrebbe chiamarsi Iside-Sophia. Io non mi sento in grado di commentarle :roll: , ma so che loro hanno letto molto sull'argomento e dovrebbero esserne esperte al punto da poter commentare la citazione di Pierfrancesco-Scaligero

Chiedo scusa se tiro in ballo altri, prometto che lo farò il meno possibile. :?


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 20/06/2012, 18:24 
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Iscritto il: 06/08/2011, 12:37
Messaggi: 24
Mi intrometto... G. , mi pare che quanto dice Pierfrancesco stia ben in piedi. Trovo però delle imprecisioni in alcune espressioni di Scaligero, davvero di poco conto, che però non mi "risuonano".
Nella misura in cui Sophia è conoscenza, la Sua verginità è fedeltà alla ricerca, rinuncia all' illusorio, valore del Vero e promessa del Sapere . Da questo SACRIFICIO nasce la " gioia di essere sul giusto sentiero" , L' " HALLELUYAH "
L' ANIMA a mio avviso (e sarò grato a chi mi convincerà del contrario ) viene innalzata oltre la materia, fino a che lo SPIRITO può discendere, attraverso essa, come fuoco Pentecostale.
La situazione che si viene a creare a seguito di ciò può essere il Fantoma, in quanto il mondo materiale risuona con la Spirito. In tale condizione non possono forse aprirsi le porte dell' Akasha ? Ciò significherebbe poter comprendere lingue sconosciute, udire i pensieri, vedere le emozioni anche a distanza, potendosi porre in risonanza empatica con persone in altri tempi e luoghi.
La Sapienza fu la prima cosa creata da Dio ( cfr A.T prov 18...) e sento un' affinità fra questa e il Cristo, che morendo perdona la mancanza di essa.
Per poi ritornare alla Vita...


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 23/06/2012, 10:19 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
Messaggi: 159
pierfrancesco ha scritto:
Sono rimasto colpito dalla testimonianza della von Halle [...] riguardo alle sue dichiarazioni sul Corpo di Resurrezione (fantòma), che lei ha acquisito per Karma assieme alle stigmate:
Judith von Halle, E se Lui non fosse risorto.
Esso può, al contrario del corpo eterico, distaccarsi dal corpo fisico senza per questo mettere in repentaglio la sopravvivenza terrena dell'essere umano.

allora tutti quelli che fanno viaggi astrali li fanno col fantoma?
Mah...


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 23/06/2012, 16:42 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Credo che la Von Halle faccia implicito riferimento a Dalla Cronaca dell'Akasha, ed antr, pag 125
Cita:
[Su Giove] l'uomo potrà comunicare con esseri che ora si sottraggono alla sua percezione sensoria. E' evidente che ciò trasformerà del tutto non soltanto le percezioni umane, ma anche l'attività, i sentimenti e tutte le relazioni col mondo circostante. ... A questo punto non si potrà più parlare di nascita e morte nel senso attuale, perché la "morte" avviene solo per il fatto che la coscienza sta in relazione col mondo esteriore per mezzo di organi sensori fisici. Allorché questi non funzionano più, cessa ogni rapporto col mondo circostante; ciò vuol dire che l'uomo è "morto". Se la sua anima è giunta al punto di non ricevere più gli influssi del mondo esterno per mezzo degli organi fisici, bensì per mezzo delle immagini generate da lei stessa, essa acquista anche la facoltà di regolare secondo la sua volontà le proprie relazioni col mondo circostante; vale a dire che la sua vita non può più essere interrotta senza ch'essa lo voglia; l'anima è diventata signora della nascita e della morte. Tutto ciò avrà luogo su Giove, allorché sarà stata raggiunta la coscienza immaginativa consapevole.


Per quanto detto nello stesso capitolo (La Terra e il suo avvenire), questo stadio riflette quello lunare, solo che ora la coscienza immaginativa sognante è divenuta coscienza immaginativa consapevole. Per me equivale a dire che, come già oggi gli angeli, domani anche gli uomini raggiungeranno questo stadio in cui non avviene più la "morte". A livello di "io" rimarrà comunque la possibilità di annullamento, in caso di gravi deviazioni (es. magia nera), e comunque anche in questo caso mi pare si parli non di morte ma di separazione di destini (qui spero qualcuno se lo ricordi meglio).

Quanto ai viaggi astrali, li facciamo tutti di notte, il veggente li fa da semisveglio, il chiaroveggente da sveglio. Vuol dire che il chiaroveggente ha già raggiunto il livello di uomo-spirito? Non finché è incarnato in Terra. Non dimentichiamo che su Giove la condizione dell'uomo sarà diversa, senza corpo fisico, con al livello più basso il corpo eterico.


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 23/06/2012, 17:17 

Iscritto il: 13/07/2011, 7:20
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viaggi astrali... sdoppiamento...
confesso la mia ignoranza
ovviamente di notte ci separiamo dal corpo fisico e dal corpo eterico
l'iniziato riesce a separare e portare con se' i due eteri superiori del corpo delle forze formatrici, per questo rimane "sveglio" anche di notte.
Io arrivo fin qua
non so spiegare le bilocazioni, ad esempio, di Sant'Antonio
non so spiegare cosa succedeva all'amica dell'amica che dopo un'anestesia del dentista le succedeva di essre presa all'improvviso da tremori, ad esempio per strada, e ritrovarsi "in astrale" (?) da qualche altra parte
Non bastano le stigmate...
ne ho conosciuti, di stigmatizzati, che credevano agli Ufo, o che facevano "viaggi astrali" conducendo, ad esempio, un'amica a vedere come se la stava spassando il fidanzato
A questo punto, ignorante come sono, se c'è anche uno scaliggeriano che riesce a farsi capire...


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 Oggetto del messaggio: Re: CREDO
Messaggio da leggereInviato: 23/06/2012, 17:22 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Quanto alla "fedeltà" citata da Pierfrancesco in Scaligero, non posso che tradurla in adesione dell'agire alle idee, al pensiero. Adesione totale: come al solito Scaligero mostra il risultato completo e compiuto (e lo fa per ripetizioni) senza soffermarsi sugli stadi parziali per cui dobbiamo passare noi, poveri mortali. (Probabilmente la sua antroposofia si rivolge soprattutto agli eletti, agli iniziati, e lo dico senza tanto polemizzare, come semplice osservazione).
Cita:

La fedeltà all'idea prima e perciò all'insegnamento, la fedeltà alla verità intuita, all'amore intuito, la fedeltà al proprio maestro, la fedeltà alla direzione che ha indicato il giusto sentiero, la fedeltà alla propria tradizione interiore, la fedeltà all'essenza della fedeltà. Che è la Vergine Sophia.
dove per fedeltà alla propria tradizione interiore intendo coerenza verso sé stessi, sincerità. Però tutto questo enunciare non mi commuove, non mi serve in quanto, dal mio punto di vista, sono considerazioni a posteriori. Rischiano anzi di risuonare come una specie di "catechismo antroposofico".


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