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 Oggetto del messaggio: Fine del mondo, o solo una crisi fisiologica?
Messaggio da leggereInviato: 21/12/2012, 16:54 

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Salve a tutti,

qualche giorno fa ho frequentato una conferenza e un seminario di Michel Joseph dal titolo:

La crisi mondiale, il 21 dicembre 2012:
LA MANIPOLAZIONE ATTUALE DELLE COSCIENZE E COME CONTRASTARLA


Esiste un forte parallelo tra gli eventi occorsi un secolo fa (ossia nel corso dei tre ultimi cicli solari di 33 anni e 1/3) e il momento che stiamo vivendo. Nel 1912, ci si trovava di fronte a diverse domande emergenti:
1) sul piano esteriore (exoterico) quella del problema sociale con le sue tre dimensioni, culturale, politica e spirituale;
2) sul piano interiore (esoterico) quella della nuova spiritualità, indispensabile perché gli individui potessero realizzarsi nella vita terrestre come veri esseri umani e trovare in autonomia la soluzione ai problemi.
Tuttavia, a questo emergere della libera spiritualità si opponevano poteri enormi:
1) sul piano exoterico, con i preparativi forzati della 'Grande guerra' (profetizzata e annunciata fin dal 1880) con il potenziamento dell'autorità degli stati, delle idee nazionaliste e della produzione economica stimolata dalla casta sociale militare-industriale;
2) sul piano esoterico, con lo sviamento della teosofia europea verso l'americanismo e verso antichi concetti dell'Oriente, in particolare dell'India. Così, alla madame Blavatsky e al colonnello Olcott succedevano Annie Besant e Leadbeater annunciando la venuta del Cristo reincarnato in India (un bambino trovato presso Adyar e preparato a questo ruolo da Leadbeater).
Oggi, il parallelo diventa osservabile sugli stessi due piani: 1) exoterico: lo sviluppo della società civile e la ricerca dell'autonomia, della libertà e della democrazia, sforzi questi, contrastati dalla guerra economica, dalla crisi finanziaria mondiale e dallo sviluppo del terrorismo; 2) esoterico: l'emergere di nuove facoltà, percezioni, idee e sforzi atti a realizzarli, contrastati dalla valanga di false spiritualità e di guru che vogliono sopprimere l'individualità personale e le sue aspirazioni alla libertà.
In parallelo con l'annuncio della reincarnazione del Cristo di cento anni fa, troviamo qui le forme di 'channeling' e varie altre pratiche e, soprattutto, l'annuncio della fine del mondo (o del cambio di dimensione) per il 21 dicembre 2012.
Come agire in questa situazione attuale?
Rudolf Steiner, insegnando negli ambienti teosofici, si oppose fin dal 1910 alle macchinazioni avverse, sviluppando in particolare la cristologia per collegarla alla sua filosofia individualista della libertà.
Nel 1912, egli arrivò a una rottura con la Società Teosofica e creò, nel mese di dicembre, la Società Antroposofica.
Nel settembre 1912, Rudolf Steiner tenne corsi sul 'Vangelo di Marco' riallacciandosi a uno dei suoi primi libri sulla scienza dello spirito, ossia a “Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri dell'antichità”.
Queste cose andavano di pari passo con l'avviamento della seconda fase dell'antroposofia e lo sviluppo delle applicazioni artistiche: euritmia, arte drammatica, architettura, scultura, pittura – e l'Arte sociale, la sintesi vivente di tutte le arti.
Oggi dunque avvertiamo la massima necessità di riallacciarci agli impulsi dati da Rudolf Steiner e di portarli a compimento: la cristologia (in particolare le due opere citate), la pratica delle arti e il loro sbocciare nella vera arte delle forme sociali.


Devo dire che sono stato contento di essere stato presente a quel seminario. Il signor Michel Joseph, ha parlato riguardo a quei temi che parlano di varie organizzazioni occulte che manovrano con largo anticipo le masse, per condurle attraverso varie metodologie di suggestione, a fare quello che conviene a questi gruppi.

Le manipolazioni perpetrate sono su tre livelli: il più semplice e forse intercettabile dagli uomini "svegli" è la manipolazione attraverso il pensare. E qui entrano in gioco tutta la serie di nuovi pensieri legati alla fine del mondo, e alla fine di un mondo. Tali pensieri sono subdoli in quanto, coadiuvati da suggestioni ancora più profonde (agenti sui sentimenti, in particolare le paure), creano uno scenario cosmico nuovo, indipendente dal nostro comportamento. Ovvero se oggi (21/12/2012) finisce il mondo, io che cosa ci possofare? Oppure, se oggi inizia un nuovo mondo, in cui regnerà la fraternità (sempre a causa di un ente esterno a me), la mia adesione sarà automatica, quindi dovrò solo attendere, come nel primo caso.

Tutte queste rappresentazioni legate al 21/12/2012, create opportunamente, sono secondo M.J., un rimbalzo (100 anni [33,3 * 3]) di quando la Società Teosofica cadde sotto l'inganno della reincarnazione del Cristo (1912) nel giovane Krishnamurti. Viene spostata l'attenzione da un'altra parte, rispetto alla parte che in qesto specifico momento richiede la masima attenzione da parte nostra, ovvero di coloro più aperti alla spiritualità.

Secondo Steiner, ma anche secondo le antiche Tradizioni, il Kali Yuga (età del ferro) si chiude nel 1899, dopo 5000 anni di buio, ora il cielo si riapre. Secondo i MAYA la data relativa alla fine dell'età del ferro si sposta di 113 anni, ripetto a quella dichiarata da Steiner. M.J. diceva che in questi 113 anni non c'è stata ancora una reale ri-apertura al mondo spirituale, a parte qualche eccezione. Oggi il velo che copriva il mondo spirituale, si è levato, ma gli uomini non hanno sviluppato quegli organi spirituali per poter "vedere". E per svilupparli bisogna seguire le indicazioni di Steiner su Iniziazione e i 6 Esercizi, altrimenti quegli organi si svilupperanno senza consapevolezza, senza un Io che conduca il gioco, e siccome nel mondo spirituale non esistono vuoti, al posto di quell'Io che doveva dirigere e dominare quel nuovo collegamento con il mondo spirituale, ci saranno altre entità e ci saranno uomini che sapranno sfruttare le nuove capacità nascenti degli uomini, come oggi si sanno sfruttare le impressioni sensoriali dell'uomo a fini commerciali. Le vie del marketing già utilizzano questi metodi, e nonostante oramai in molti li conosciamo, nonostante questo, non bastando solamente un riconoscimento mentale, noi cadiamo spesso nelle trappole del marketing. Compriamo il giornale che ha in copertina una forma femminile provocante, ci vestiamo secondo le mode, pensiamo sia vero quello che la maggior parte delle persone crede sia vero.

Infatti arrivando alle manipolazioni al livello dell'anima, vediamo che rappresentazioni, immagini, suoni, odori ecc. contribuiscono a immettere suggestioni alle quali non ci accorgiamo, se non abbiamo fatto un vero lavoro di controllo del pensiero.
Infine ci sono manipolazioni perpetrate al livello della volontà (assolutamente invisibili) che vengono passate attraverso i vaccini e attraverso il cibo. Ci sono ricerche in internet che mostrano alcuni effetti di determinati vaccini, sulla popolazione: per i vaccini profilati prima del 4° anno di vita, c'è il rischio di problemi fisici, dopo il 4° anno si trasformano in problemi psichici, ma ambedue le profilassi hanno come effetto secondario (che per certi gruppi occulti, è l'effetto primario) quello di rendere più docile la persona, più manovrabile. Si riscontra infatti (dice M.J.) negli individui non vaccinati, una dose di autonomia e ribellione allo status quò, molto maggiore rispetto ai vaccinati.

Così M.J. ha indicato le varie correnti spirituali che sono state oggetto di manipolazione da parte di questi gruppi occulti. Già Rudolf Steiner ricordo che disse tali cose in una serie di conferenze tradotte da Archiati e pubblicate in un libro tremendo: "Riscatto dai Poteri" di cui do una piccola recensione:
Retroscena segreti della 1^ Guerra Mondiale
Leggendo queste conferenze di Rudolf Steiner ho visto per la prima volta, uno Steiner diverso. Sicuramente la gravità del momento storico fu determinante, infatti le conferenze sono del 1916, in piena guerra mondiale, in pieno periodo di dolore, che lui ha cercato in tutte le maniere di poter arginare, parlando con determinate persone che al tempo erano in una posizione tale da poter cambiare in qualche modo gli eventi. Le considerazioni sulle cause e le colpe che hanno determinato la guerra, sono affascinanti. Attraverso una lunghissima serie di citazioni di articoli di giornale e testimonianze dei protagonisti delle vicende, Steiner riesce a ricostruire nei 30 anni che hanno preceduto la guerra, uno o più movimenti occulti che l’hanno preparata. Riesce a ricostruire un quadro, assolutamente inedito di confraternite occulte che muovendo inconsapevoli politici di turno, hanno determinato lo scoppio della guerra, e tra le righe, l’annientamento del popolo tedesco, ovvero il popolo che, nella sua lingua e nel suo modo di pensare, è quello che potrebbe più di altri, determinare l’evoluzione spirituale dell’umanità. Insomma un libro assolutamente da leggere, dove non c’è nessun giudizio sugli eventi, ma soprattutto una successione di fatti, per lo più sconosciuti a molti, che illuminano un periodo che ha determinato molte delle situazioni attuali.


Quindi la spiritualità del popolo tedesco, portatrice degli impulsi per la scoperta dell'Io in noi stessi, è stata distrutta facendolo patire la miseria, fino al punto da suscitare un Hitler e la tragedia che ne è conseguita.
Mentre è già stato preparato per tempo una manipolazione dei popoli che dovranno portare allo sviluppo del Sé Spirituale, ovvero i popoli slavi. Imponendo, tramite una serie di mosse occulte, un protettorato da parte dei popoli occidentali. E' stato impiantato il bolscevismo, ovvero la incarnazione delle idee di Karl Marx, che scrisse dello sfruttamento delle popolazioni, da parte della nascente industrializzazione e di coloro che la guidavano, ovvero qualcosa che poteva allora avvenire in nazioni quali l'Inghilterra e la Francia. Tale ideologia è stata invece esportata in Russia, dove la stragrande maggioranza delle persone era contadina e non c'era veramente quello sfruttamento industriale. Inoltre il popolo russo era uno dei più religiosi di tutti e è stato passato il concetto del "comunismo" in maniera tale che oggi un russo medio, alla sola parola "comunismo", gli viene da vomitare. Ha accennato ad un convoglio in cui era nascosto Lienin, che passò tranquillamente dalla Svizzera alla Russia, e non fu fermato da nessuna frontiera. Fu lasciato passare per tutta un'Europa in fiamme.
Anche i movimenti spirituali più recenti furono, come quello nato nel 68, che lottava pacificamente per unanuova libertà, fu distrutto immettendo grandi quantitativi di droga in quel circuito.

Alla fine del seminario, il monito è stato quello di non crederci inermi di fronte agli eventi di questi tempi, il nostro percorso di sviluppo spirituale è fondmentale. C'è una grande differenza tra fare e non fare gli esercizi di concentrazione e meditazione.

Ma alla fine del seminario, concedendomi la poarola, mi ha chiesto cosa ne pensassi io. E io dissi che, nonostante tutta la trattazione, mi sembrava non comprensibile il fatto che persone del calibro di Ita Wegman, Marie Steiner, Elisabeth Vreede ecc. non riuscirono a superare il loro lato "umano troppo umano", come potevamo pensare di riuscirci noi? E poi se qualcuno ci fosse riuscito, non ci sarebbe stato un gran numero di individualità che invece avrebbe attirato comunque una "catastrofe risanatrice" da parte del mondo spirituale?

Ora chiedo a voi, che cosa ne pensate a riguardo?

Un abbraccio Pierfrancesco

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 Oggetto del messaggio: Re: Fine del mondo, o solo una crisi fisiologica?
Messaggio da leggereInviato: 21/12/2012, 23:47 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
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In effetti, caro PF, sarebbe interessante sapere quale risposta avrebbe dato MJ alla tua domanda. Perché continuamente mi appaiono e mi accadono fatti legati a queste tendenze individuali.
La mia modesta opinione è che le divergenze e le rotture nascono in quanto questa materia e questo ambito sociale da una parte non permettono e non promettono onori e guadagni tali da modificare la vita, e pertanto gli individui possono permettersi di porsi liberamente e totalmente in gioco senza, in prospettiva, perdere nulla di materiale: va da sé che in tal modo i contrasti facilmente si accentuano; dall'altra l'antroposofia è un sapere che confina con quello teologico, il quale ha l'ineffabile caratteristica di non permettere né vere prove né vere confutazioni, cosicché nessuno può essere smentito se non sopprimendolo nella violenza e nel sangue (anche nel nostro gruppo sorgono di tali tendenze ...).
Come tu segnali, ci sentiamo portatori di una responsabilità tremenda, e ciò ci autorizza, o almeno ci spinge a gesti estremi ... verso l'esterno, quando, viceversa, è verso l'interno che essi gesti andrebbero rivolti. Parlo per esperienza personale: può darsi che i miei lunghi anni di psicanalisi con una terapeuta reichiano-steineriana non siano stati sufficienti alla bisogna, ma certo furono dolorosi ed impegnativi, e mi hanno certamente reso più sicuro, più cosciente e più umano rispetto a com'ero prima. Solo per questo mi permetto di notare che molti comportamenti mostrano chiaramente di non essere passati al vaglio di una autocritica abbastanza approfondita come quella (da soli si può giungere solo sino a un certo punto). Ecco allora chi mescola antroposofia e corteggiamenti, chi unisce sempre ad un complimento una critica, finendo per dare il doppio messaggio che rende psicotici i neonati, e talora non solo loro, chi vive l'antroposofia come una fede senza il minimo senso dell'umorismo, ma con tanto tanto fanatismo, chi si santifica da sé e chi cerca di risolvere negli altri i propri problemi interiori... e il lavoro di gruppo ne viene ogni volta ferito e si deve ricominciare daccapo.
Detto questo, è Natale: auguriamoci il meglio per l'umanità e cerchiamo di servire con acutezza ed affetto, ma soprattutto con rispetto, quella parte di essa che il karma ci ha messo per traverso sul cammino, per così dire.
E' Natale anche per me: avendo raccolto valanghe di critiche e ben poco del contrario, sono umilmente qui a chiedere se ho per caso fatto anche qualcosa di buono. Chissà chi risponderà.
Quanto a Pierfrancesco: tutti vorrebbero conoscerti di persona, se vieni su hai alloggio garantito ... ;)

Ooooops ... mi accorgo ora che tra pochi minuti il giorno della fine del mondo ... finirà. Meglio postare, prima della catastrofe dell'ultimo minuto (all'italiana :mrgreen: )


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine del mondo, o solo una crisi fisiologica?
Messaggio da leggereInviato: 23/12/2012, 19:21 

Iscritto il: 12/09/2011, 8:29
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Cita:
In effetti, caro PF, sarebbe interessante sapere quale risposta avrebbe dato MJ alla tua domanda.


Dal sito di Angelo Lanati http://www.angelolanati.it, qualche giorno prima dell'incontro con M.J. avevo letto un suo articolo su Valentin Tomberg: Chi era Valentin Tomberg di Michel Joseph, in cui mi aveva colpito molto questo passo:

Wolfgang Gavelmann, oggi medico antroposofo, che conobbe l'antroposofia grazie a Tomberg nel 1944, seguì assiduamente il suo insegnamento e divenne cattolico seguendo i suoi passi, racconta che tra il 1944 e il 1948 tutte le loro conversazioni giravano intorno al tema Antroposofia e Cattolicesimo:

"Era interiormente convinto che l'impulso antroposofico avesse deviato e sarebbe dunque diventato inefficace. E siccome quell'impulso non era riuscito ad affermarsi il mondo spirituale era ormai costretto a guidare l'umanità in un altro modo - dato che l'evoluzione dell'anima cosciente era "fallita", bisognava che l'Io umano fosse sostenuto da un lato dall'anima razionale e affettiva (la fede, nota di M.J.) e dall'altro dal Sé spirituale (la rivelazione agente, nota di M.J.). In altre parole: una "dittatura del mondo spirituale" dirigeva l'umanità.

E' per questo che per Tomberg la Chiesa Cattolica era l'unica istituzione che avesse ancora la forza di salvare la spiritualità dell'umanità e, in questo modo, il suo cristianesimo.


Non credo che M.J. volesse appoggiare la tesi di Tomberg, infatti gli ricordai questo suo articolo dicendo che forse quella tesi iniziava a fare breccia nella mia mente, ma lui mi guardò serio, e io intuii che lui stava facendo quel seminario, proprio per non cedere a quella tesi di Tomberg.

Il fatto è che sento dentro me, uno scoramento che in questi giorni sembra bloccare ogni mia iniziativa volta al proseguimento del cammino. Sarà l'ultima tentazione astrale, per non riconoscere la nascita di Cristo nel mio cuore, adesso che arriva Natale?

Invidio chi non si trova a girare per centri commerciali, problemi di chiusura anno, proiezioni di contrizione economica ecc., ma forse sono proprio queste cose che predispongono un cuore ad essere aperto alla grazia.

Vedo come assolutamente necessario un atto di GRAZIA da parte del mondo spirituale, in quanto la mia anima non è ancora abbastanza forte (cosciente?) e le contro-forze imponenti lo status quo attuale, sempre più determinate.

Come i magi, vedo la stella antroposofica nel cielo, ma fino a quando non sarò alla presenza del bambino incarnato, il pensiero di Tomberg sarà duro da cancellare nella mia mente.

Un augurio a tutti noi a lasciare uno spazietto aperto alla grazia di Dio.

Cita:
Quanto a Pierfrancesco: tutti vorrebbero conoscerti di persona, se vieni su hai alloggio garantito ...


Ringrazia tutti, anche io vorrei conoscervi, devo solo trovare un'occasione propizia per venire sù.

Pierfrancesco


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