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 Oggetto del messaggio: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 16:01 

Iscritto il: 12/09/2011, 8:29
Messaggi: 68
Località: Roma
Salve a tutti,

ho ricevuto l'invito a parteciapre a questo forum da Giuliano, con alcuni degli iscritti già ci conosciamo di fama, sempre per via telematica naturalmente.

Nuovi forum si aprono alla rete, altri si chiudono, quello di rudolfsteiner.it non si sa bene in che stato si trovi e in me sorge una certa confusione.

Mi piacerebbe conoscere da qualcuno di voi che conosce come sono andate certe dinamiche, il suo personale punto di vista, di come sia nata l'esigenza di questa parcellizzazione della piazza.

Anche perché mi sembra di capire che ci sono alcuni, ad esempio lonblu, per dirne uno, che non disdegnano di andare a fare visita anche negli altri forum antroposofici. Manifestando una libertà di movimento rassicurante ai miei occhi.

Anche io non trovo differenza tra l'uno e l'altro, tanto più che non ne conosco gli amministratori, e in genere non condivido la strutturazione della piazza con l'intermediazione della moderazione, ne l'accesso per livello raggiunto.

Non voglio assolutamente criticare la vostra scelta, ma volevo solo palesare la mia posizione, ognuno è libero di intraprendere ciò che gli sta a cuore, e a me preme di più cercare il fattor comune che possa unire i vari antroposofi (ma in realtà i vari uomini in cerca della loro componente spirituale), piuttosto che tracciare un territorio nel quale poter imporre il proprio punto di vista.

Sembrano parole dure, ma da quello che si legge sul regolamento, si dice di accettare delle regole non scritte, che possono essere modificate unilateralmente da ??? qualcuno che non si conosce.

Allora capisco che il forum è nato tra coloro che già hanno condiviso un percorso comune, per quanto lo possa essere uno o più incontri/studio, e anche se mi piacerebbe incontrarvi, per la curiosità di vedere quali diversi percorsi hanno portato delle anime ad incontrare l'opera di Steiner, so che anche questo non cambierebbe di tanto il mio rapporto con l'autorità.

Laddove questa autorità è nata come servizio alla comunità, sempre vi ho visto successivamente una implicita autorizzazione all'affermazionedel proprio pensiero a scapito di quello degli altri. Le tentazioni in questo campo sono altissime, e la probabilità di soccombervi è tale da non avermi mai permesso di tentare una moderazione, ma parlo di me. Spreo che tra voi sia diverso.

Quindi nell'attesa di conoscerci meglio, mi piacerebbe acoltar il vostro pensiero su questi argomenti.

Un saluto e scusate la schiettezza, che può suonare anche come presunzione, e magari ci starà pure in mezzo, ma abbiate pietà. :|

Pierfrancesco


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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 23:21 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
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Ciao PF, grazie di aver accettato l'invito. Tu sai come io sia personalmente lontano dal cattolicesimo, mentre tu, credo almeno, lo senti abbastanza vicino (non è qui questione del come e del quanto): sottolineo ciò per confermarti che non sono le diversità a creare problemi, almeno secondo me, ma, eventualmente le modalità. Faccio solo un paio di esempi: se qualcuno comincia a postare qui venti lettere al giorno, oppure parla un linguaggio incomprensibile né vuole esser compreso, o ancora vuole commentare solo i Gran Premi di Formula Uno, è giusto, converrai, che i moderatori del forum possano porre dei limiti. In particolare, poi, tu ti sei allarmato perché da quello che si legge sul regolamento, si dice di accettare delle regole non scritte, che possono essere modificate unilateralmente da ??? qualcuno che non si conosce. Sappi che anche a qualcuno del nostro gruppo questa regola non è proprio piaciuta: purtroppo essa non dipende assolutamente da noi, è regola automatica della struttura-forum che usiamo (abbiamo persino cercato di modificarla entrandovi dentro, ma è risultato impossibile). Su questo, però, lasciami dire che si pone una questione di fiducia: come nella Società Antroposofica nella visione di Steiner non contano i regolamenti e i codicilli, ma contano le persone e quanto intendono fare, così qui io voglio dirti: il forum è amministrato e moderato da alcuni del nostro gruppo, non infallibili, ma certo persone di buona volontà. I pericoli che tu indichi esistono sempre, ma il fatto di frequentarci regolarmente e di avere fiducia, non fanatica, ma semplicemente fiducia nella buona volontà, mi fa credere che potremo sconfiggere questo demonio di cui siamo ben coscienti. Quanto a te, sarai tu a valutare se meritiamo la tua fiducia come moderatori.
Per ora ti saluto, è tardi, ma voglio rispondere in seguito anche alle altre tue domande.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 12/09/2011, 23:42 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Vedo di rispondere su alcuni punti.
Il forum RudolfSteiner è attualmente trascurato dalle sue amministratrici, che probabilmente non possono dedicargli troppo tempo: come vedi, varie pubblicità, tra cui quella del Viagra, lo stanno sommergendo - e molte centinaia di iscritti sono fasulli, a dimostrare la necessità di una moderazione e di un controllo. Poi, ci deve anche essere un problema tecnico.
Il nostro forum è nato anche per tenere i contatti tra noi, al quale scopo utilizzavamo Antrophorum: quando esso è andato in ferie senza preavviso alcuno ci è improvvisamente mancato uno strumento importante, e abbiamo deciso di rendercene autonomi. La sezione riservata esiste appunto per comunicare fra noi a proposito dell'attività del gruppo, senza il pericolo che, per esempio, un qualunque malintenzionato possa farci danno, oppure che una confidenza personale divenga pubblica. Anche per le riunioni settimanali dei soci vige nei gruppi della Soc. Antroposofica la regola che non si deve parlare a terzi di quanto successo in gruppo (al massimo si riferisce l'argomento, non certo i contrasti tra singoli). Comunque, si tratta di naturale riservatezza, non certo di esclusione verso altri: anzi, credo che per chi non fa parte del gruppo leggere quella sezione darebbe solo una gran noia. Ma se ti sentissi escluso ... vieni, il gruppo è aperto (ma ha dovuto limitare i luoghi d'incontro al già grande Nordest)! (Per venire: chiedi, la prima volta diamo indicazioni via PM). Bussate e vi sarà aperto!
Stavolta rimando davvero a un post successivo il discorso sui vari forum e sulla parcellizzazione. Buonanotte - o buon risveglio.

corretto solo per evitare fraintendimenti


Ultima modifica di ginogost il 14/09/2011, 23:14, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 13/09/2011, 9:10 
Amministratore
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Iscritto il: 12/07/2011, 0:33
Messaggi: 10
Ciao Pierfrancesco piacere di conoscerti, il mio nome è Antonio.

Dal canto mio la schiettezza è sempre ben accetta perché non lascia spazio a fraintendimenti ed è un ottimo strumento per possibili miglioramenti e chiarimenti.

Cita:
non condivido la strutturazione della piazza con l'intermediazione della moderazione, ne l'accesso per livello raggiunto.


L'accesso per livello o appartenenza al gruppo è uno strumento pratico per consentire (nel nostro caso) solo ai partecipanti del gruppo di vedere alcune discussioni, come ad esempio decisioni inerenti il gruppo o cose private, perché se cosi non fosse chiunque nel web potrebbe leggerle.

Avendo constatato la massiccia presenza di ''disturbatori'' nel web ritengo che la moderazione/amministrazione sia una nota fondamentale in uno spazio web...sia per vigilare che per un livello puramente gestionale del forum, penso che il numero debba essere dispari in modo tale che in caso di decisioni...''particolari'' si possa attuare il sistema di votazione o comunque ci sia un dibattito su cosa sia meglio fare....meglio ancora presentare eventuali problemi all'assemblea (gruppo).
Non si tratta assolutamente di censurare idee o conversazioni, riguarda solo comportamenti scorretti che possono sorgere da parte di alcune persone malintenzionate....(come ad esempio registrarsi solo per insultare una persona...o chi volutamente crea tanti messaggi vuoti per fare confusione).

Cita:
Laddove questa autorità è nata come servizio alla comunità, sempre vi ho visto successivamente una implicita autorizzazione all'affermazione del proprio pensiero a scapito di quello degli altri. Le tentazioni in questo campo sono altissime, e la probabilità di soccombervi è tale da non avermi mai permesso di tentare una moderazione, ma parlo di me. Spreo che tra voi sia diverso.


Se qualcuno sfrutta il potere dell'amministrazione, come è avvenuto in altri forum, per allontanare chi non la pensa allo stesso modo non è un amministratore ma un dittatore. L'amministrazione deve essere vista come un servizio e una garanzia verso il prossimo, un po' il concetto ''proteggere e servire''.
Avendo comunque numero dispari di persone si riducono le probabilità che quel che tu dici avvenga, per questo è importante che non ci sia un solo amministratore, in più la buona riuscita della gestione dipende molto dalla morale delle persone in questione.
Penso sia anche molto importante dimostrarsi pronti al dialogo sempre e comunque.

Cita:
ma da quello che si legge sul regolamento, si dice di accettare delle regole non scritte, che possono essere modificate unilateralmente da ??? qualcuno che non si conosce.


Questo è un ''malinteso'' che è già stato sollevato da una persona del gruppo.
Tu ti stai riferendo al regolamento che ti appare alla registrazione, ma quel regolamento non è stato fatto da noi ma bensi è un regolamento fisso dei ''propietari'' che offrono questi spazi web (altervista), non abbiamo il potere di modificare o cancellare questa cosa..noi qui abbiamo creato il nostro regolamento in una delle sezioni del forum.

Quel che a me sta particolarmente a cuore è evitare che si formino inutili incomprensioni causate dall'ego e favorire un clima di collaborazione in modo tale che possano nascere delle cose costruttive e non distruttive.

Io posso parlare solo per me stesso ma comunque spero di aver risposto in modo adeguato a quel che volevi sapere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 14/09/2011, 0:47 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Cita:
Mi piacerebbe conoscere da qualcuno di voi che conosce come sono andate certe dinamiche, il suo personale punto di vista, di come sia nata l'esigenza di questa parcellizzazione della piazza.

Io credo, e Servaj è stato il primo ad indicarlo, che più forum non significhi solo parcellizzazione, ma anche rispetto per le pluralità dei punti di vista. La realtà antroposofica "soffre" di divisioni sin dai tempi dopo la morte di Steiner. Dal mio punto di vista noto che le divisioni più feroci, e più inutili, riguardano dispute su aspetti prettamente spirituali, un po' come le antiche dispute teologiche che finivano con anatemi, scomuniche e massacri. Ma si sono visti nei forum anche comportamenti inaccettabili, diffamazioni, insinuazioni, allerta legali e quant'altro. Pazienza, dico io, non mi interessa voltarmi indietro perché essendo stato attento alla lezione, non mi serve una ripetizione. La rievocazione storica dice che partecipando ad Antrophorum ho visto un nevrotico che teneva in ostaggio l'intera antroposofia italiana internettizzata, spalleggiato da amici riuniti sotto una stessa bandiera. Quando la cosa mi è stata chiara, ho chiesto alla Presidenza se la mia quota servisse anche a finanziare un tale massacro, e mi fu risposto che conoscevano già il problema e sarebbero presto giunti ad una sospensione, il che avvenne dopo un mese. E qui mi fermo perché il mio fegato ha già pagato (certo, evitare di usare le armi scorrette dell'avversario è possibile anche a chi non è perfetto, ma gli costa qualcosa).
Detto questo per dovere, credo però che a te interessi piuttosto capire perché queste divisioni debbano, o non debbano, accadere. Contrariamente a molti, io non credo che esse siano un male in sé. La S.A. è una, e una è la Libera Università, ma poi esiste l'articolarsi nell'incarnazione pratica delle idee. Pure il dottore disse che non è questione di doverci rendere simpatici quelli che ci stanno antipatici, e di collaborare a forza con loro. Si può fare, è pure un buon esercizio, ma a priori devo rispettare anche il mio karma, le mie possibilità di azione, gli spazi dove i miei talenti trovino nutrimento. Se oggi abbiamo una bella rivista di scaligeriani civili, altri siti di scaligeriani approfonditi, di scaligeriani fanatici, di Nastati, delle Scuole steineriane (il febbricitante Antrophorum, ma c'è anche l'altra scuola di Milano, Cittadella ecc.) vuole semplicemente dire che ce n'è l'esigenza. Per lo stesso motivo le comuni sono cosa rara e le abitazioni normalmente sono individuali. Però è vero che la tendenza a ritrovarsi tra "noi" ed escludere il diverso è fortissima nel web, agisce automaticamente ed occorre averne coscienza. Dovrebbe peraltro anche essere consolante il fatto che l'ultimo episodio di separazioni, che mi vide implicato, non nacque sul web o per il web, ma proprio a causa di fatti avvenuti tra persone reali. In certo senso ciò rappresenta un progresso!
Provo a dirlo per immagini: se ho qui due muratori, uno slavo e uno cinese, e di là ancora due, uno slavo e uno cinese, probabilmente lasciandoli così combineranno ben poco, mentre facendo lavorare lo slavo con lo slavo, ecc., poiché si comprendono bene tra loro riusciranno a costruire qualcosa. (L'apertura al diverso viene dopo, quando la vera lingua è, per tutti, fatta di altro che di parole - per esempio già con la musica certe difficoltà si superano).

Cita:
Anche perché mi sembra di capire che ci sono alcuni, ad esempio lonblu, per dirne uno, che non disdegnano di andare a fare visita anche negli altri forum antroposofici. Manifestando una libertà di movimento rassicurante ai miei occhi.
Andrea è pure venuto ad una delle nostre riunioni, quando ha potuto, ma il punto è che è probabilmente più facile rimanere semi-inseriti in ogni ambito se il proprio coinvolgimento interiore è minore, e se ciò si accompagna ad un isolamento fisico che fa sentire anche le polemiche e gli attriti come "lontani" ed inutili (senza che ciò significhi assolutamente una critica al buon Genio di Bruxelles).
Quanto a me, io non disdegno proprio nessuno, partecipo all'Arca nastatiana pur avendo una posizione ben diversa, e parteciperò finché regneranno i comportamenti civili sinora maggioritari (si parla, comunque di antroposofia). Certo non posso tornare dove mi hanno bannato fino al 2038 (è così!) o dove la mia presenza non potrebbe che risultare una provocazione, pur se io mi limitassi ad esprimere le mie opinioni (ne sai qualcosa!).
Voglio infine aggiungere che il tuo discorso, fatto altrove (puoi ripeterlo qui?) su fiancheggiatori e arieti dell'antroposofia io l'ho trovato abbastanza condivisibile.

piccole correzioni per la forma


Ultima modifica di ginogost il 15/09/2011, 23:19, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 14/09/2011, 12:43 
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Iscritto il: 21/07/2011, 18:17
Messaggi: 40
Più che altro, preferisco questo forum per la piacevole ordinata interfaccia grafica.

Penso inoltre che ci sono delle assunzioni tendenziose che gli utilizzatori di internet fanno quando vis-a-vis questo strumento.
Molti dei problemi che sono sorti riguardano esclusivamente la confidenza che gli utenti hanno con lo strumento informatico. E allora l'autorità dell'amministratore prende forza, agendo come un "grande-fratello" agli occhi delle vittime.
Evidentemente internet è ancora uno sconosciuto in molti sensi (anche per me che sono informatico), ma come ogni concetto creato dall'uomo è interamente comprensibile, si possono conoscere i suoi limiti, cosa aspettarci dall'informatica e in quali illusioni ci conduce...; cosa si può fare, e cosa è inutile provare a fare.

La metafisica della macchina è una secrezione psichica da primitivi. - MS


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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 14/09/2011, 17:32 

Iscritto il: 12/09/2011, 8:29
Messaggi: 68
Località: Roma
ginogost ha scritto:
Cita:
Mi piacerebbe conoscere da qualcuno di voi che Voglio infine aggiungere che il tuo discorso, fatto altrove (puoi ripetelo qui?) su fiancheggiatori e arieti dell'antroposofia io l'ho trovato abbastanza condivisibile.


Chi vuole può leggere il topic che ho aperto, su Ecoantroposophia: I fiancheggiatori e gli arieti dell'antroposofia, ma comunque il succo è questo:

Nella storia spirituale dell'umanità, ciclicamente sono state ispirate delle individualità che hanno avuto l'incarico di rinnovare l'impulso dell'atto creatore divino. Le civiltà, le religioni che nascevano e poi morivano, non morivano del tutto, ma ad esempio anche se la regligione dei miti greci è morta, in realtà ha dato un impulso alla filosofia, che oggi è vivo più che mai. Tomberg scrive che la crusca della religione è volata via, ma il seme ha fecondato ciò che rinasce più tardi in altre forme.

Valentin Tomberg - Lazzaro, Ed.Estrelle de Oriente pag.153
Quando il Credo dice dello Spirito Santo che "è Signore e da la vita" (dominus et vivificantis), intende che è Egli a decidere che cosa vivificare e cosa lasciare al destino naturale, sfociante nella morte.

e in un altro capitolo dice:
Il cristianesimo non è un sovrastruttura ideolgica imposta ai fatti psicologici, sociologici ed economici; è la rivelazione che l'ordinamento morale del mondo esiste ed opera effettivamente all'interno dell'ordinamento meccanico e causale dello stesso.

Quindi se ipotizziamo che Rudolf Steiner è una delle persone in questione, perché sembra che a quasi 100 anni dalla sua morte, il movimento da lui fondato non sta in fase crescente ma già calante? E' forse vero che la struttura scelta da Steiner in forma di Scienza, abbia favorito la via (il metodo: esercizi e meditazioni) e la verità (libri e conferenze), a scapito della vita?

Ed è proprio questa mancanza di vita che oggi accusa il movimento antroposifico? Favorendo lo sviluppo di anime specializzande in fiancheggiamento (amanti della verità) o in sfondamento (gli arieti amanti del metodo)?

Sono solo provocazioni a cui nel topic stavamo iniziando a rispondere e chi vuole può dire la sua.

Un saluto Pierfrancesco


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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 14/09/2011, 23:11 
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Iscritto il: 13/07/2011, 20:31
Messaggi: 585
Mi sento direttamente implicato nelle ultime domanda di PF, in quanto esse riguardano drammi che si vivono in continuazione all'interno del mondo antroposofico.
Direi che i "seguaci della verità" hanno un atteggiamento per così dire parareligioso, tendono a dare sempre ragione ai vertici, si entusiasmano se possono mettersi al servizio della struttura ecc. Chi osi mettersi in minoranza in tali contesti (lo vivo da sempre) diviene automaticamente un disturbatore da sopportare "cristianamente".
Gli amanti del metodo si ritirano invece orgogliosamente nel loro sacello fatto di esercizi senza sbocco, dimenticando che qualunque idea non divenga un ideale ci danneggia, invece di giovare. Buona l'immagine di uno sforzo inane dell'ariete che spinge in direzione perpendicolare allo spostamento. A testa bassa e ad occhi chiusi (e invece, il vero meditare si può fare ad occhi aperti, e allora sei già nella conoscenza immaginativa: solo, bisogna vedere come li vivi quegli occhi aperti).
Però questi sono casi estremi, certo frequenti (i gruppi della Soc. Antroposofica spesso abbondano di cercatori di verità), ma non esaustivi.
E anche nel gruppo opposto, cui fa riferimento il forum del tuo link, più di qualcuno cerca onestamente di realizzare nel mondo, incarnandola, la presunta sedicente superiorità morale: che ci riesca è poi altro affare.
Da tutt'e due le posizioni io ho imparato ed imparo, ma cerco di mediare in me, e non è facile.
La via. Sissignore, faccio gli esercizi, ma non è cosa né da vantarsene né da raccontare tanto in giro.
La verità. Sissignore, le verità spirituali sono importanti ed interessanti, ma, seppure mi interessi conoscerle, voglio soprattutto viverle, non impararle a memoria.
La vita. Gran parte di quanto R.Steiner dice a proposito della triarticolazione riguarda proprio questo terzo aspetto. PF stesso riportava altrove lo scoramento del presidente in persona della S.A. italiana per l'incapacità degli antroposofi di dialogare ed imporsi in quanto tali nei rapporti con il mondo "esterno". Però è importante che oramai, magari goffamente, sia stata riconosciuta l'importanza del pensiero del cuore, in pratica della vita, anche nei suoi aspetti artistici, questi ancora in genere maldestramente gestiti (nei convegni, mezz'ora di euritmia appiccicata col Vinavil, corsi di arte della parola per creare dei perpetui principianti...). La S.A. sta cercando di dare al pensare del cuore, alla cristianizzazione dell'arte, la giusta importanza, proprio intuendo che si tratta della terza parte dell'edificio. Sono uno dei più critici all'interno, ma questa volontà la vedo. Che ci si riesca è tutt'altra faccenda.
Piuttosto, rischiano risultare di impedimento proprio i professionisti dell'antroposofia, coloro che ne hanno fatto un mestiere e pertanto sono pronti a lapidare chi osi criticare lo status quo. Insegnanti Waldorf ben alieni dal voler vivere l'antroposofia, euritmisti che trattano gli adulti come trattano i bambini ("fate così!" :shock: ), tanto hanno solo imparato una tecnica; artisti del suono o della parola che passano anni a "sensibilizzare" - a costo di euri buoni - rinunciando a far compiere agli sventurati allievi paganti un secondo passo verso l'autonomia - e quindi verso la tanto citata libertà; pittori falliti che trovano un riscatto sociale nel proporre a vita esercizi iniziali e i propri acquarelli incancreniti. Tutti coi loro incarichini gerarchici, tutti a dirsi bravi tra di loro (a dire il vero, anche sull'altro versante, basta dichiararsi fedeli al santone oramai trapassato, e allora ogni nostro dipinto, filmato o poesia verrà coperto delle più superlative aggettivazioni, in spregio della verità, ma anche della via e della vita ...).
Quei suddetti "professionisti", invece, forse vivono talora o spesso la "vita", ma dimentichi della "via" e anche della "verità".


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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 29/06/2012, 2:40 
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Iscritto il: 12/07/2011, 0:36
Messaggi: 90
Vorrei inserire in questo discorso, essendovi certo una stretta parentela, una breve considerazione.
In questo forum, intendendo essere utili all'antroposofia (e non a una setta di spiritualisti) noi amministratori abbiamo sempre fatto la scelta di informare anche sugli altri forum e siti esistenti.
Viceversa, tanto per citare i due casi più eclatanti, altri forum antroposofici hanno scelto di evitare di citare il nostro, chiaramente al solo scopo, concorrenziale :lol: , di non farci pubblicità. Ciò sia eliminando link che avrebbero portato qui (orrore!), sia citandoci indirettamente con descrizioni estremamente critiche, ma non dando elemento alcuno con cui capire, se non già a conoscenza della nostra esistenza, a chi ci si riferisse.
Su questo non ho fatto alcuna vera polemica, mi sono limitato ad osservare. Né ho mai pensato di rispondere con ripicche, e quei tali forum hanno continuato ad essere qui liberamente citati.
Scrivo questo perché ieri ho ricevuto una telefonata da una regione abbastanza lontana, da parte di un'antroposofa che non conoscevo e che è tale da vecchia data, la quale, a un certo punto, mi disse di seguire l'insegnamento scaligeriano. Non ho esitato a darle l'indirizzo del relativo forum "estremista" - oltre che di Antroponordest, si capisce - perché questo poteva esserle utile, indipendentemente dalle mie opinioni e preferenze. Credo che rispettare e amare la libertà significhi proprio questo, appunto: nel caso presente, la libertà altrui, che si nutre di un aumento delle possibilità e delle opportunità, e che è tutt'uno con la mia personale, in fondo.
Credo che chi evita di citarci non dimostri per la libertà lo stesso amore che a parole proclama, e comunque capisco che occorre aspettare che anche costoro progrediscano pian piano e "prendano coscienza".
Nel frattempo, per fortuna, il forum di Antroponordest, non ancora giunto al suo primo anno di vita, gode di più di 60 visite quotidiane ed è facilmente reperibile da parte di chi ricerchi in Google, per esempio, antroposofia + forum: questo va ascritto soprattutto a merito dei miei due valenti colleghi amministratori.
Perché, ogni tanto, le cose vanno pure dette. ;)



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E.D.N. I.C.M. P.S.S.R.
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 Oggetto del messaggio: Re: Le dinamiche che hanno portato ad aprire questo forum
Messaggio da leggereInviato: 02/07/2012, 10:20 

Iscritto il: 12/09/2011, 8:29
Messaggi: 68
Località: Roma
Mahler ha scritto:
... e comunque capisco che occorre aspettare che anche costoro progrediscano pian piano e "prendano coscienza".


Apprezzo la pacatezza e la lungimiranza delle parole qui riportate.

Pierfrancesco (piacevolmente ritornato itra queste sponde, dopo aver naugragato nel turchese mar di sardegna) ;-)


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